MegaLab.it
Stampa Articolo
Aperiodico gratuito di informatica
 
20100415115647_1623486297_20100415115612_1994561105_spotlight_nuovi_win.png

Tutti i Windows della storia... e del futuro

a cura di Zane
09/09/2010 - articolo
Mondo Windows - Il nostro viaggio nel mondo dei sistemi operativi Microsoft inizia qui: si parte da MS-DOS (o da "MIDAS"?) e, navigando fra OS/2, Windows 1.0 e le tante versioni successive, incontreremo Windows Neptune e Windows Odyssey, per poi superare Windows Server 2008 R2 e scoprire che cosa ci riservi il futuro.

Molte sono state le incarnazioni del sistema operativo Microsoft susseguitesi su PC e server nel corso degli anni. In questo articolo cercheremo di schematizzare tutte le versioni di Windows realizzate, con una breve descrizione delle nuove funzioni introdotte da ogni step evolutivo

Presentazione_storia_win2.jpg

Daremo poi uno sguardo al futuro, per scoprire cosa ci riservi questa piattaforma per gli anni a venire.Dos_logo.jpg

Prima di Windows... MS-DOS

Molti lettori sono probabilmente troppo giovani per averlo provato in prima persona, ma, prima dell'avvento di Windows, Microsoft commercializzò un altro software di base: si chiamava MS-DOS, acronimo di Microsoft Disk Operating System

Il colosso non lo realizzò internamente, ma si limitò ad acquistare i diritti di sfruttamento di un sistema operativo di nome 86-DOS realizzato dall'allora 24enne Tim Paterson. Il programma, meglio noto con l'alias QDOS (acronimo per Quick and Dirty Operating System, cioè fatto in fretta), venne poi rimarchiato e licenziato ad IBM. Correva l'anno 1982.

MS-DOS era completamente sprovvisto di interfaccia grafica: l'utente doveva utilizzare unicamente comandi testuali, da immettersi tramite il "prompt di comando"

Dos1.jpg

Si trattava di un sistema operativo a 16 bit, privo di molte caratteristiche che oggi siamo abituati a dare per scontate: niente multitasking (era impossibile eseguire più di un programma per volta), niente multithreading (i programmi non potevano eseguire due operazioni per volta, come elaborare dati in background mentre accettavano input dall'utente), niente multi-utenza

Dos4.jpg

Proprio il programma di modifica dei testi, raffigurato nell'immagine precedente, è sopravvissuto fino ai giorni nostri.

MS-DOS ha visto almeno 8 "major release" nel corso degli anni ed è rimasto, fino a Windows Me, un componente indispensabile al corretto funzionamento del sistema operativo.

Prima di... MS-DOS?!

In alcuni articoli storici si trovano menzioni di M-DOS (noto anche come MIDAS): si tratta di un sistema operativo realizzato da Microsoft nel 1979 per i processori a 8 bit 8080 e Z80 (8 MHz).

Non trattandosi comunque di CPU IBM-compatibili (come quelle che equipaggiano anche i computer moderni), MIDAS può essere considerato un antenato solamente "concettuale" di MS-DOS.

Windows 1.x

La prima generazione della famiglia Windows esordì nel 1985. Proposta almeno nelle evoluzioni 1.01, 1.02, 1.03 e 1.04, Windows 1.0 era una semplice interfaccia grafica a 16 bit studiata per lavorare come "strato" intermedio fra MS-DOS e l'utente

Win1.jpg

Una volta acceso il PC governato dal consueto MS-DOS, l'utente era chiamato ad avviare l'ambiente grafico con l'apposito comando. Anche in questo modo comunque, la maggior parte delle funzioni di accesso all'hardware erano demandate a MS-DOS.

Proprio per questo motivo, generalmente si parla di Windows 1.0 come un mero front-end (oppure come un ambiente operativo), e non di un sistema operativo vero e proprio.

Non era presente un elemento dal quale lanciare i programmi: l'applicazione principale, denominata MS-DOS Executive, era di fatto una mera finestra di accesso al file system, mediante la quale localizzare il giusto .exe da aprire direttamente.

Per quanto il successo commerciale sia stato limitato, Windows 1.0 gettò le basi per importanti paradigmi utilizzati ancora oggi. Benchè le finestre non potessero essere sovrapposte (non è chiaro se si sia trattato di una scelta di usabilità o se sia stata una decisione tesa unicamente ad evitare possibili azioni legali da parte di Apple che, nel suo Mac OS dell'epoca, già usava un'impostazione molto simile) e mancasse anche il menu Start, compariva il primo, rudimentale "desktop", utilizzato però per conservare le applicazioni aperte.

Ai piedi della schermata non si trovava la barra delle applicazioni, ma una porzione di sfondo, sempre visibile, nella quale venivano affiancate le icone dei vari programmi aperti, senza però la possibilità di muoverle liberamente

Win1_2.png

Presentava quindi una prima, timida possibilità di utilizzare più programmi contemporaneamente (sebbene ancora si fosse lontani da un multitasking propriamente detto).

È curioso notare che il supporto ufficiale fornito da Microsoft per Windows 1.0 è scaduto soltanto sul finire del 2001, ovvero dopo un totale di quasi 16 anni di presenza sul mercato.

Per una galleria di screenshot si veda "GUIdebook - Windows 1.01" oppure "Nathan's Toasty Technology - Microsoft Windows Version 1.x ".

Windows 2.x

Windows 2.0 vide la luce nel 1988 come diretta evoluzione della generazione precedente

Win2.png

Solo secondarie le migliorie all'interfaccia grafica: oltre alla possibilità di sovrapporre le finestre, si notavano anche pulsanti di controllo e barra del titolo meglio definiti e la possibilità di spostare liberamente le icone sul desktop.

Questi perfezionamenti richiamarono l'attenzione di Apple. L'azienda di Cupertino trascinò Microsoft in giudizio per violazione del diritto d'autore: secondo gli avvocati della Mela, Windows 2.0 era un plagio di Mac OS. Stando a quanto stabilito da una corte nel 1994 però, Apple non poteva reclamare alcun diritto sulla generica idea di "interfaccia grafica", per di più mutuata da quanto precedentemente realizzato da Xerox. A meno di alcune minuzie, la partita fu quindi vinta da Microsoft.

La software house di Seattle potè così procedere con lo sviluppo del proprio Windows. Un primo, importante passo in avanti avvenne con Windows 2.10 e Windows 2.11: queste due edizioni minori veicolavano infatti una gestione della memoria nettamente più avanzata.

Entrambe le versioni 2.1x furono rilasciate, a propria volta, in due edizioni: una per CPU 80286 (denominata Windows/286), l'altra, più avanzata e potente, per processori 80386 (Windows/386). Tanto per contestualizzare, si ricordi però che si sta parlando di due classi di CPU, rispettivamente, da 12 MHz e 25 MHz.

Anche il supporto per Windows 2.x è stato interrotto sul finire del 2001.

Per una buona gallery di screenshot tratti da Windows 2.x si veda "GUIdebook - Windows 2.03" e "Nathan's Toasty Technology - Microsoft Windows Version 2.x".

La parentesi OS/2

Parallelamente alle prime due versioni di Windows, Microsoft fu impegnata anche nello sviluppo di un altro sistema operativo concorrente a Windows, denominato OS/2.

Il colosso lavorò alle prime tre revisioni del ramo 1.x di OS/2, in collaborazione con IBM. Si trattava di un software da linea di comando, inizialmente sprovvisto di interfaccia grafica e, sebbene nettamente superiore come capacità, compatibile anche con MS-DOS.

Poco dopo il rilascio di Windows 3.0 (v. pagina successiva) però, una serie di divergenze d'obbiettivi portarono Microsoft ed IBM a rescindere l'accordo: la prima avrebbe proseguito con la famiglia Windows, mentre la seconda scommetteva autonomamente su OS/2.

IBM riuscì a lanciare OS/2 2.0 nel 1992: il prodotto fu capace di ricavandosi una nicchia di mercato, ed IBM ne proseguì nello sviluppo, ribattezzandolo frattanto OS/2 Warp (in riferimento alla "velocità curvatura" dell'universo di Star Trek).

Nonostante le quattro versioni principali rilasciate però, OS/2 Warp non riuscì comunque mai a decollare come sperato: IBM ne interruppe quindi lo sviluppo sul finire del 2001. L'ultima release commercializzata fu la 4.52.

Win3_logo_2.png

Windows 3.x

Il 1990 fu l'anno della terza incarnazione di Windows. Non fosse per le sostanziali novità proposte, Windows 3.0 è da ricordare perché fu la prima versione dell'ambiente operativo Microsoft a trasformarsi in un vero successo commerciale.

Oltre a vistosi ritocchi sul fronte grafico e pesanti ottimizzazioni alla gestione della memoria, Windows 3.0 proponeva una shell tutta nuova, denominata Program Manager: una finestra, avviata automaticamente da Windows ed organizzata in gruppi, conteneva tutti i collegamenti ai programmi disponibili sul computer

Win3_0.png

Windows 3.0 veicolò anche File Manager, ovvero un programma di accesso al file system che può essere considerato l'antenato dell'odierno Windows Explorer (Esplora risorse).

Arrivava anche una versione ottimizzata del Pannello di controllo, sempre più punto d'accesso preferenziale per la modifica alle impostazioni del sistema.

Nel 1991 sbarcò sul mercato la declinazione Windows 3.0 with Multimedia Extensions 1.0. Si trattava fondamentalmente di Windows 3.0 affiancato dalle caratteristiche necessarie a supportare le prime schede audio. Le funzionalità erano estremamente limitate: impossibile eseguire due programmi che desiderassero utilizzare la risorsa contemporaneamente o gestire ingresso ed uscita allo stesso tempo, ma gli appassionati avevano finalmente a disposizione il lettore per CD Audio ed un altro per file Wave.

Windows 3.1 (nome in codice: Janus, rilasciato nel 1992) e la release del 1993 Windows 3.11 (la prima installabile anche a mo' di aggiornamento su una postazione già dotata di Windows 3.1), costituirono la diretta evoluzione della declinazione multimediale di Windows 3.0. Oltre ad ereditarne tutte le funzioni e la capacità di gestire le schede audio, presentarono una miglior gestione dei caratteri e, di nuovo, alcuni perfezionamenti alla gestione della memoria e del disco fisso

Win3_1.png

A pochi mesi di distanza da Windows 3.1 e Windows 3.11, Microsoft rilasciò le corrispondenti edizioni "for Workgroups": Windows for Workgroups 3.1 (nome in codice: Kato oppure Sparta) e Windows for Workgroups 3.11 (nome in codice: Snowball). Si trattava dei medesimi sistemi operativi, dotati però di funzionalità native di accesso alla rete: era quindi possibile utilizzarli per creare le prime LAN, e scambiare file mediante le condivisioni in maniera non dissimile da quanto avvenga oggi.

Windows 3.2 (1994) fu riservato al mercato orientale: era infatti un Windows 3.11 con supporto migliorato agli ideogrammi cinesi.

Il supporto alla famiglia Windows 3.x è stato interrotto a dicembre 2001 contestualmente alle versioni precedenti.

Per altri screenshot tratti da Windows 3.0 si veda "GUIdebook - Windows 3.0", "Nathan's Toasty Technology - Microsoft Windows Version 3.0" e "Nathan's Toasty Technology - Microsoft Windows (Version 3.0) Graphical Environment with Multimedia Extensions 1.0".

Alcune gallery tratte da Windows 3.1x sono: "GUIdebook - Windows 3.1", "GUIdebook - Windows for Workgroups 3.11", "Nathan's Toasty Technology - Microsoft Windows Version 3.10", "Nathan's Toasty Technology - Microsoft Windows Version 3.11".

Per catture tratte da Windows 3.2 invece: "Nathan's Toasty Technology - Windows 3.2 (Chinese Windows 3.1)".

Windows NT 3.x

Parallelamente a Windows 3.1, Microsoft lanciò una nuova classe di sistemi operativi desinanti specificatamente al pubblico professionale, continuazione del progetto OS/2 al quale aveva lavorato fino a poco tempo prima in collaborazione con IBM.

Il capostipite arrivò sul mercato con il nome Windows NT 3.1, ma si trattava, di fatto, dello stesso prodotto inizialmente pensato per essere lanciato come OS/2 3.0: il nome in codice è infatti proprio questo

Win3_1NT.png

L'anno era il 1993, ed il progressivo fu scelto per richiamare l'estrema somiglianza con l'interfaccia grafica proposta da Windows 3.1. "NT" stava invece inizialmente per "New Technology", ma, nel corso degli anni, il significato originale è sfumato, lasciando la stringa "NT" a contraddistinguere genericamente i sistemi operativi business.

Rilasciato in due edizioni (una per workstation, una per sever), Windows NT 3.1 gettava le basi per molte caratteristiche usate ancora al giorno d'oggi, fra le quali spiccano il supporto al set di caratteri internazionali Unicode, il modulo Hardware Abstaction Layer (HAL) e le importantissime Windows API a 32 bit.

L'anno successivo, 1994, fu la volta di Windows NT 3.5 (nome in codice: Daytona). Modellato sulla controparte Windows 3.11 for Workgroups, uno degli obbiettivi per Windows NT 3.5 fu quello di proporre benefici di natura prestazionale, ma veicolò almeno altre due novità importantissime: la possibilità di utilizzare nomi di file lunghi fino a 255 caratteri e la compatibilità con il protocollo DHCP per la configurazione automatica dei parametri di rete.

L'ultima evoluzione di questa famiglia fu Windows NT 3.51 (1995): l'obbiettivo era quello di realizzare una declinazione di Windows NT 3.5 in grado di funzionare anche sui processori PowerPC realizzati da IBM e Motorola, ma venne sfruttata anche per introdurre il pieno supporto alle applicazioni a 32 bit studiate per il nascente Windows 95

Win3_51NT.png

Il supporto alle varie declinazioni di Windows NT 3.x è stato interrotto a dicembre 2001.

Altre immagini tratte da Windows NT 3.1 sono disponibile presso: "GUIdebook - Windows NT 3.1 Workstation", "Nathan's Toasty Technology - Microsoft Windows NT 3.1".

Per alcune catture di Windows NT 3.51 si veda invece: "GUIdebook - Windows NT 3.51 Workstation", "Nathan's Toasty Technology - Microsoft Windows NT 3.51".

Win_95.gif

Windows 95 ("Chicago" / "Windows 4.0")

Il 24 agosto del 1995, Microsoft rilasciò lo "storico" Windows 95 (nome in codice: Chicago oppure Windows 4.0).

Si trattò di un balzo in avanti impressionante rispetto alle generazioni di Windows precedenti e, per molti versi, proprio Windows 95 può essere considerato il capostipite dei sistemi operativi Windows odierni: ha introdotto il menu "Start", la "Barra delle applicazioni", il desktop come area operativa, le icone distintive dei tre pulsanti di controllo delle finestre, l'installazione dell'hardware semplificata ("plug-n-play") e tutta una serie di tecnologie e paradigmi operativi ben noti anche alle nuove generazioni

Win95.png

Win3.png

Considerevoli anche le novità sotto al cofano: sebbene MS-DOS fosse ancora presente (in versione 7.0), Windows 95 si presentò come un sistema operativo molto meno legato a tale piattaforma: sebbene la possibilità di riavviare il PC accedendo al vecchio prompt di comando invece che al desktop grafico fosse ancora presente (rimarrà fino a Windows 98), è da notare che, una volta che Windows 95 era in esecuzione, gestiva la maggior parte delle risorse in maniera indipendente da MS-DOS.

Volendo forzare un po' i termini, possiamo pensare che si trattasse di una sorta di "dual boot" integrato, sebbene i due software non risultassero esattamente disgiunti.

Windows 95 era in grado di gestire sia applicazioni a 16 bit, sia i nascenti programmi a 32 bit e di offrire tutte le caratteristiche di base per poter sfruttare il multitasking propriamente detto. Lo spot pubblicitario, lanciato in pressoché tutti i Paesi industrializzati, divenne presto un vero e proprio tormentone

Contestualmente al lancio del prodotto, lo sviluppatore propose anche Microsoft Plus! for Windows 95 (nome in codice: Frosting), un add-on a pagamento in grado di veicolare numerose migliorie, fra le quali il supporto ai temi (non si dimentichi che, ai tempi, le possibilità di personalizzare il sistema erano molto ridotte!) e 12 combinazioni fra i quali scegliere, un nuovo gioco, alcune utilità di compressione, sostanziali miglioramenti grafici di vario tipo e il browser Internet Explorer 1.0

Win95_2.jpg

Nel corso degli anni si susseguirono diverse versioni del software:

I requisiti ottimali per impiegare Windows 95 prevedevano una CPU 80486 e 8 MB di RAM.

Il supporto tecnico per Windows 95 si è interrotto il 31 dicembre 2001.

Per ulteriori immagini di Windows 95 "originale" si veda "GUIdebook - Windows 95".

Due gallery relative a Windows 95 OSR2 sono invece "Nathan's Toasty Technology - Microsoft Windows 95" e "GUIdebook - Windows 95B".

Win_nt_workstation.gif

Windows NT ("Cairo")

Parallelamente, Microsoft lavorava anche al filone "professionale" dei propri sistemi operativi.

Il 24 agosto 1996, all'incirca un anno dopo il lancio di Windows 95, il colosso proponeva Windows NT 4.0 (nome in codice: Cario) diretta evoluzione della precedente versione 3.51

Win4NT_1.png

Se Windows NT 3.5x riprendeva graficamente Windows 3.1x, Windows NT 4.0 si ispirò invece a Windows 95: eccezion fatta per l'aspetto esteriore però, i due prodotti erano piuttosto differenti.

In particolare, Windows NT 4.0 non era dotato della capacità di riavviare il sistema in modalità MS-DOS ed era in grado di garantire una stabilità operativa nettamente superiore rispetto alla controparte consumer: il risultato era garantito da una gestione della memoria più rigida e l'impiego di un layer intermedio (Hardware Abstraction Layer - HAL) per l'accesso alle risorse.

Il rovescio della medaglia? Windows NT 4.0 richiedeva un quantitativo di memoria nettamente superiore (almeno 16 MB), era sprovvisto di supporto a USB e Plug-n-play per l'installazione semplificata dell'hardware e risultava pressoché inutilizzabile con le applicazioni videoludiche e multimediali

Win4NT_2.gif

Winnt_box.jpg

Come già il predecessore, Windows NT fu commercializzato in due edizioni distinte: Windows NT Workstation, destinato alle postazioni da lavoro, e Windows NT Server, per i nodi di rete. In seguito però, apparvero anche Windows NT 4.0 Server, Enterprise Edition, Windows NT 4.0 Terminal Server (utilizzabile solamente per sfruttare il PC a mo' di terminale ed eseguire log-on su un server) e Windows NT 4.0 Embedded.

Nel corso della sua vita utile, Windows NT 4.0 ha visto sette distinti Service Pack, l'ultimo dei quali porta il progressivo 6a.

Il supporto alle varie edizioni "operative" è stato interrotto a metà del 2004, mentre sul finire dello stesso anno si è concluso anche il ciclo delle declinazioni "server".

Altre immagini di Windows NT 4.0 sono presso "Nathan's Toasty Technology - Microsoft Windows NT 4", "GUIdebook - Windows NT 4.0 Workstation" e "GUIdebook - Windows NT 4.0 Server".

Win_98.gif

Windows 98 ("Memphis")

Windows 98 (nome in codice: Memphis) è il diretto discendente di Windows 95 e, proprio da questi, eredita moltissimo.

Il principio innovatore di questa versione è l'integrazione con il web: il sistema operativo incorpora già il browser Internet Explorer, a cui è legato a doppio filo

Win98.jpg

Questa integrazione modifica molti degli aspetti grafici del sistema: Esplora Risorse, ad esempio, mostra ora un pannello informativo laterale che richiama lo stile grafico delle pagine HTML dell'epoca.

Win98box.jpg

Microsoft ha tentato, in modo fallimentare, anche di modificare l'approccio alle icone: se in Windows 95 era infatti richiesto un click per selezionare ed un doppio click per aprire, in Windows 98 è sufficiente spostare il cursore sopra l'icona desiderata per far scattare la selezione. Di qui, basta un click unico per interagire con l'oggetto.

Tale impostazione non è comunque attiva di default, ma deve essere abilitata manualmente dall'utente (grazie a Kar.ma per la doverosa precisazione).

Il parallelismo con il comportamento dei collegamenti web è evidente, ma Microsoft non si è fermata qui: Windows 98 ha infatti proposto anche la funzionalità Active Desktop, con la quale, nelle intenzioni dello sviluppatore, gli utenti avrebbero potuto sottoscrivere appositi canali informativi da cui ricevere le novità direttamente sulla scrivania.

Fra le più importanti novità architetturali, spicca il supporto al nuovo Windows Driver Model (WDM) in sostituzione al precedente VxD: proprio WMD rimarrà alla base dei sistemi operativi Windows anche nelle generazioni future: anche i sistemi operativi oggi in circolazione sono infatti compatibili con tale modello, sebbene Windows Driver Foundation (WDF) sia oggi la specifica di riferimento.

Uno dei limiti più significativi di questo sistema operativo è l'assenza del supporto ai dispositivi di memorizzazione USB: il difetto sarà corretto con Windows Me, mentre su Windows 98 è necessario ricorrere ad una soluzione alternativa.

Oltre all'aspetto estetico, questa versione di Windows avrebbe dovuto portare con sé numerosi bugfix e migliorie alla stabilità. In vero però, si rimase ancora lontani dal poter definire questo sistema "affidabile": proprio nel corso della presentazione alla stampa, Windows 98 andò in crash, suscitando l'ilarità generale e l'imbarazzo di Bill Gates e dell'assistente

La "Second Edition" (SE) è sostanzialmente un Windows 98 aggiornato in alcuni componenti: fra le novità più rilevanti, si segnala una migliore gestione dei dispositivi USB, l'aggiornamento del browser web (si passa ad Internet Explorer 5.0), la presenza di un tool per condividere la connessione ad Internet ed il supporto nativo ai drive DVD, oltre alla risoluzione di numerosi bug d'usabilità e stabilità operativa.

Il supporto a Windows 98 e Windows 98 SE è stato interrotto definitivamente l'11 giugno 2006: Microsoft non fornisce quindi più alcun aggiornamento o supporto di sorta a questa piattaforma.

Una raccolta di screenshot catturati da Windows 98 è disponibile presso "Nathan's Toasty Technology - Microsoft Windows 98", "GUIdebook - Windows 98" e "GUIdebook - Windows 98 SE".Win_me.gif

Windows Me ("Millennium")

Se l'obbiettivo di Windows 98 era quello di integrare il sistema operativo con il web, il successore si concentra su un utilizzo tutto nuovo del computer: lo svago.

Ecco quindi che, il 14 settembre del 2000, Microsoft lancia Windows Me (abbreviazione di Windows Millennium Edition, precedentemente noto con il nome in codice Millennuium)

WindowsME.png

Questa versione di Windows è caratterizzata da una grande attenzione al mercato consumer: Windows Me è equipaggiato con la versione più recente di Internet Explorer (la 5.5), Windows Mobile Player 7, un'applicazione in grado di decodificare i DVD Video senza bisogno di schede aggiuntive (Windows DVD Player, successivamente integrato in Windows Media Player) ed una serie di funzionalità aggiuntive per la gestione delle immagini (da scanner o da digicamera), dei suoni e della multimedialità in generale.Winme_box.png

Fa il suo debutto qui anche la primissima versione di Windows Movie Maker, l'applicazione per l'editing amatoriale dei filmati che, con il nome Windows Live Movie Maker, è disponibile anche per le versioni più recenti di Windows.

Si ritrovano inoltre numerosi perfezionamenti di natura estetica mutuati da Windows 2000 (la declinazione business del prodotto rilasciata pochi mesi prima) e numerose ottimizzazioni alle funzioni e alle utility di gestione della rete: fra queste, si segnala il debutto di Universal Plug and Play (UPnP).

Importanti novità anche ai tool di gestione del sistema: Windows Me introdusse System Restore per il ripristino dei file critici del sistema operativo (una caratteristica che fu subito invisa a molti) e System File Protection, il meccanismo di tutela in tempo reale dei file di sistema.

Windows Me, nonostante sia sempre stato bollato come un prodotto scadente dal grande pubblico, veicolò novità anche in moltissime altre aree: aggiornamenti automatici, ibernazione, gestore degli archivi zip integrato, nuovo sistema di guida in linea, supporto nativo alle chiavette USB e procedure guidate a iosa sono solo alcune delle novità proposte da questa sfortunata incarnazione di Windows

Anche "sotto il cofano" vi fu una novità di rilievo: a partire da questa versione infatti, Microsoft impedì all'utenza di "Riavviare in modalità MS-DOS": il vetusto sistema operativo a linea di comando era ancora presente, ma lo sviluppatore decise di limitarne la disponibilità come anticipazione della sua completa rimozione dalle versioni future.

Windows Me è l'ultimo membro della famiglia Windows 95: le release successive abbandoneranno infatti questo filone per "ripartire" da Windows 2000.

Il supporto a Windows Me si è concluso l'11 giugno 2006: Microsoft non fornisce più alcun aggiornamento o supporto di sorta a questa piattaforma.

Ulteriori screenshot tratti da Windows Me sono raggiungibili presso "Nathan's Toasty Technology - Microsoft Windows Me" e "GUIdebook - Windows Me".

Win_2000.gif

Windows 2000 ("Windows NT 5.0")

Lanciato sul mercato il 17 febbraio di quell'anno, Windows 2000 si presentò come sistema operativo per l'utenza business.

Fu proposto in varie edizioni: quella destinata alle workstation era denominata Professional, mentre quelle per le varie tipologie di server prendevano il nome di Server, Advanced Server e Datacenter Server

Win2000.jpg

È il diretto discendente di Windows NT 4.0: durante le fasi di sviluppo era infatti chiamato Windows NT 5.0.

Il prodotto tenne fede alla vocazione "di famiglia": come tutti i Windows NT, risultò immediatamente molto più stabile ed affidabile dei corrispondenti sistemi operativi destinati agli ambienti consumer (Windows 98 inizialmente, poi Windows Me), ma anche più vorace di memoria RAM.

Win2000_cover.PNGContrariamente a Windows NT 4.0 però, Windows 2000 si trovava abbastanza a proprio agio anche con alcune applicazioni multimediali, sebbene ancora non fosse in grado di offrire un'esperienza pienamente soddisfacente con i videogiochi.

Il sistema operativo mutuò numerose caratteristiche da Windows 98, aggiungendone altre inedite, quali l'interfaccia grafica perfezionata, il supporto alle memorie USB e varie tecnologie a protezione dei file di sistema. Molte di tali novità vennero poi riprese e rilanciate dall'erede di Windows 98, ovvero Windows Me.

Molte altre invece, come il file system NTFS 3.0, la crittografia dei file, la possibilità di imporre quote di disco fisso agli utenti, il gestore delle partizioni Logical Disk Manager, Microsoft Management Console (MMC), la Console di ripristino e l'indicizzazione dei file per la ricerca rapida rimarranno invece esclusiva di Windows 2000 fino all'avvento di Windows XP.

Windows 2000 ha visto susseguirsi quattro Service Pack ed un Rollup Update, ed è ormai prossimo all'abbandono: Microsoft interromperà ogni forma di supporto al prodotto a partire dal 13 luglio 2010.

Una gallery di screenshot tratti da Windows 2000 è disponibile presso "Nathan's Toasty Technology - Microsoft Windows 2000", "GUIdebook - Windows 2000 Pro" e "GUIdebook - Windows 2000 Advanced Server".

Windows Neptune e Windows Odyssey

Nel corso del 1999, parallelamente agli ultimi preparativi per il lancio di Windows 2000, Microsoft iniziò a lavorare anche al successore di Windows 98. L'obbiettivo era quello di abbandonare il ramo generatosi da Windows 95 e realizzare un nuovo sistema operativo basato sul più stabile kernel NT alla base di Windows 2000, ma comunque destinato al pubblico consumer.

Il nome in codice assegnato al progetto fu "Windows Neptune"

Neptune.gif

Frattanto, un secondo team di sviluppo iniziava la progettazione di Windows Odyssey, ideale successore di Windows 2000 e, quindi, corrispondente di Windows Neptune desinato al pubblico professionale.

Poco più tardi, Microsoft decise di fondere i due progetti: il nuovo obbiettivo era quello di realizzare un unico software, in grado di veicolare sia la robustezza alla base di Windows Odyssey richiesta dai professionisti, sia la capacità di gestire le applicazioni videoludiche prevista per Windows Neptune.

Iniziò così la gestazione di Windows Whistler, rilasciato poi sul mercato con il nome di Windows XP.

Mentre di Windows Odyssey non fu mai distribuita una versione di test, alcuni utenti selezionati ebbero l'occasione di provare una compilazione alpha, progressivo interno 5111, di Windows Neptune: quegli stessi byte sono oggi in circolazione sui circuiti di filesharing

Neptune2.jpg

Si tratta di un prodotto chiaramente ad uno stadio embrionale, che si presenta in larga misura come "Windows 2000 Professional" nelle varie schermate informative, riprendendone in maniera piuttosto uniforme il look.

L'eccezione più vistosa è costituita dalla schermata di benvenuto, il cui look è rimasto un'esclusiva di questa piattaforma, pur isprirando sicuramente il "Welcome screen" proposto da Windows XP

Aneptunelogon.gif

Numerose immagini tratte da Windows Neptune sono disponibili presso "The Open Bracket" e "DigiBarn computer museum".

Win_XP.gif

Windows XP ("Whistler")

Il 25 ottobre 2001, Microsoft lanciò sul mercato uno dei sistemi operativi più fortunati della serie: Windows XP (nome in codice: Whistler), abbreviazione di "eXPerience"

Windows XP.jpg

Win_XP_he_2002.PNG

Governato da una versione ampiamente rivista ed ottimizzata del kernel NT alla base di Windows 2000, Windows XP presentò una stabilità operativa fino ad allora sconosciuta agli utenti abituati ai continui crash di Windows 95/98/Me, il tutto all'interno di una veste grafica coloratissima e inedita.

Fra le miriade di novità presenti in questa versione, ricordiamo in particolare il nuovo menu Start, il raggruppamento delle applicazioni simili nella barra delle applicazioni, un Windows Explorer ridisegnato e dotato di una barra laterale delle attività, una funzione "Cerca" più amichevole (caratteristica disattivabile, fortunatamente), una migliore capacità di gestire e mostrare in anteprima i file grafici, spegnimento ed accensione più rapidi, la possibilità di masterizzare CD dati senza programmi aggiuntivi, Desktop remoto e il supporto nativo alle periferiche USB e alle reti senza fili.

Non tutti accolsero immediatamente con entusiasmo il nuovo prodotto però: il passaggio al kernel professionale della famiglia NT comportò infatti l'obbligo di impiegare una quantità di memoria RAM sensibilmente superiore a quella richieste da Windows 9x, pena assistere a frequenti rallentamenti.

Inoltre, la compatibilità con i videogiochi (soprattutto quelli meno recenti) risultò tutt'altro che perfetta, allontanando, almeno inizialmente, il pubblico dei videogiocatori.

Win_XP_pro_2002.PNG

Windows XP è anche da ricordare perché fu il primo a presentare, nel mercato consumer, diverse edizioni distinte: le due principali furono la Home Edition, destinata ai PC di casa e quindi sprovvista della possibilità di eseguire log-on su un dominio NT ed altre funzioni più o meno avanzate, e la Professional, rivolta all'utenza business. Apparve comunque subito chiaro che anche l'edizione minore comprendeva, pur mantenendole artificiosamente disattivate, tutte le funzionalità della Professional: ne abbiamo parlato in "Convertire Windows XP Home in Windows XP Professional".

Le altre declinazioni verranno trattate nei prossimi capitoli.

In Windows XP debuttò anche la tecnologia Windows Product Activation (WPA), rimasta poi in tutte le versioni successive del prodotto: contrariamente a Windows 2000 e precedenti infatti, con Windows XP è indispensabile, superato un periodo "di prova", superare una convalidà di autenticità per poter continuare ad utilizzare il sistema operativo.

Nel corso degli anni, Windows XP fu spesso sotto i riflettori a causa di gravi problemi di sicurezza: fra tutti, ricordiamo in particolare quelli che interessarono il servizio RPC e che consentirono la nascita dei worm "Blaster" e "Sasser", capaci di infettare milioni di postazioni.

Windows XP crebbe moltissimo nel corso degli anni, soprattutto grazie ai significativi miglioramenti alla sicurezza veicolati dal secondo Service Pack. Anche nel 2010, questa piattaforma si è rivelata il vero avversario da battere per le release successive di Windows.

MegaLab.it ha dedicato ampio spazio a questa versione di Windows: fra gli articoli di presentazione pubblicati nel 2001, ricordiamo in particolare "Windows XP", "Windows XP FAQ", "Home o Professional?" e "Windows XP: aggiornare o installare?".

Alla data odierna, Windows XP è un sistema operativo sulla strada dell'obsolescenza. La fase di supporto principale si è conclusa il 14 aprile 2009 ed ora Microsoft continuerà a rilasciare i soli aggiornamenti di sicurezza fino al 14 agosto 2014, data fissata per il pensionamento definitivo della piattaforma.

A partire dal 13 luglio 2010 inoltre, l'installazione del terzo ed ultimo Service Pack è considerata obbligatoria per continuare ad accedere al supporto tecnico.

Windows XP 64 bit Edition

Contestualmente al lancio di Windows XP, Microsoft rilasciò anche una speciale declinazione dell'edizione Professional destinata agli allora nascenti processori Itanium di Intel, fra i primi modelli per workstation a 64 bit. Il prodotto si chiamava semplicemente Windows XP 64 bit Edition e risultava incompatibile con qualsiasi altra architettura.

Una seconda generazione, basata però sul codice di Windows Server 2003, arrivò pochi anni più tardi con il nome di Windows XP 64 bit Edition, Version 2003. La principale novità era costituita dal supporto alla CPU Itanium 2, incompatibile con la precedente release.

Dagli inizi del 2005 comunque, entrambe le piattaforme non sono più supportate, a causa dello scarso successo sul mercato delle soluzioni Itanium.

Windows XP Media Center Edition

Nel corso del 2002, Microsoft rilasciò una edizione del sistema operativo denominata Windows XP Media Center Edition

MCE_screen.jpg

Questa declinazione, venduta unicamente pre-installata su un nuovo PC, offriva una specifica interfaccia grafica utilizzabile tramite un telecomando: impiegando il pannello Media Center era così possibile accedere a foto, filmati, musica e TV anche sullo schermo di un televisore.

Questa edizione fu poi aggiornata più volte negli anni successivi: Windows XP Media Center Edition 2003 (nome in codice: Freestyle) veicolò il supporto alla radio FM, mentre Windows XP Media Center Edition 2004 (nome in codice: Harmony) proposte alcune nuove funzionalità, vistosi ritocchi all'interfaccia dell'applicazione "Media Center" ed il freschissimo tema "Royale"

MCE_screen_2.jpg

Windows XP Media Center Edition 2005 (nome in codice: Symphony) fu l'ultima versione sviluppata prima del passaggio a Windows Vista.

Windows XP Tablet PC Edition

Sul finire del 2002, Microsoft lanciò un'edizione del sistema operativo esplicitamente studiata per governare gli allora nascenti "Tablet PC", ovvero quei dispositivi che permettevano di scrivere con un apposito pennino direttamente sullo schermo e salvare così appunti e testi in maniera non dissimile da quanto avvenga sui fogli cartacei

Windows XP_tablet.jpg

Fra le specifiche funzioni presenti in Windows XP Tablet PC Edition, oltre al supporto alla rotazione dello schermo e l'infrastruttura in grado di gestire l'input da penna, si trova anche la tecnologia per il riconoscimento della scrittura che permette al sistema operativo di trasformare automaticamente i testi immessi a mano libera in caratteri modificabili con qualsiasi applicativo da ufficio.

Sono inoltre presenti tutte le altre caratteristiche dell'edizione "Professional" tradizionale.

Il mercato ha accolto con freddezza questi nuovi dispositivi: i volumi di vendita sono sempre stati nettamente al di sotto di quanto previsto, ed i Tablet PC sono stati relegati in specifici ambiti professionali.

Ciò nonostante, all'edizione originale fece seguito una seconda release, denominata Windows XP Tablet PC Edition 2005 (nome in codice: Lonestar): questa evoluzione, oltre ad integrare nativamente il secondo Service Pack per il sistema operativo, veicolò miglioramenti al meccanismo di riconoscimento della scrittura ed a Tablet PC Input Panel (TIP), il pannello utilizzato per immettere testo tramite la penna.

Windows XP Edition N e Windows XP Edition K

Come parte della condanna della Corte europea che, nel 2004, trovò Microsoft colpevole di abuso di posizione dominante, il colosso fu stato costretto a commercializzare nel vecchio continente anche una declinazione del prodotto sprovvista di Windows Media Player.

Tali edizioni furono chiamate Windows XP Home Edition N e Windows XP Professional N.

Situazione simile nella Corea del Sud: all'interno della nazione, fu imposto a Microsoft di commercializzare due declinazione delle edizioni principali: la "KN", sprovvista di Windows Media Player e Windows Messenger e la "K", nella quale all'utente venivano esplicitamente segnalate alcune risorse alternative di terze parti.

Mentre in Europa è stato concesso di affiancare le edizioni "N" a quelle regolari, in Corea si è invece deciso che "K" e "KN" fossero le uniche disponibili al pubblico.

Windows XP Professional x64 Edition

Nel corso del 2005, Microsoft lanciò un'edizione del sistema operativo esplicitamente studiata per lavorare sui processori per desktop in grado di elaborare codice a 64 bit, come le CPU Athlon 64 di AMD ed alcune serie di Pentium 4.

Benchè il prodotto si chiamasse Windows XP Professional x64 Edition, si trattava di un software ben differente dalle declinazioni regolari di Windows XP: il kernel alla base era infatti lo stesso impiegato da Windows Server 2003.

Questa declinazione è incompatibile con i processori Itanium di Intel ed è ben distinta da quella Windows XP 64 bit Edition ad essa dedicati: quando si parla di Windows XP x64 comunque, ci si riferisce a questo prodotto.

L'ultimo maxi-aggiornamento per Windows XP Professional x64 Edition è il secondo Service Pack: a settembre 2009 infatti, Microsoft ha chiarito che non rilascerà mai una versione di SP3 compatibile con questa piattaforma.

Windows Fundamentals for Legacy PCs ("Eiger")

Nel corso dell'estate 2006, il monopolista del software rese disponibile ai sottoscrittori del programma "Microsoft Software Assurance" una versione ridotta di Windows XP denominata Windows Fundamentals for Legacy PCs (nome in codice: Eiger e nota anche "Windows FLP")

Windows XP_flp2.jpg

Lo scopo di questa piattaforma era quello di consentire al pubblico aziendale che disponesse di un parco macchine obsoleto per eseguire Windows XP di aggiornare comunque i calcolatori con una piattaforma in grado di offrire strumenti di gestione più moderni e, soprattutto, la possibilità di rimanere aggiornata tramite Windows Update.

Windows XP Starter Edition

Windows XP Starter Edition fu una speciale edizione di Windows distribuita solamente nei Paesi in via di sviluppo, nei quali la povertà della popolazione è, tutt'oggi, un problema rilevante alla diffusione dell'informatica: per la maggior parte degli abitanti di queste zone sarebbe pressoché impossibile infatti sostenere la spesa per una versione completa del sistema operativo.

Windows XP Start Edition veniva venduto solamente pre-installato su un nuovo PC ed è caratterizzato dall'assenza di alcuni software a corredo e dal limite massimo di tre programmi in esecuzione contemporanea.

Win_2003.gif

Windows Server 2003 ("Whistler Server" / "Windows .NET Server")

Il successore delle edizioni "server" di Windows 2000 arrivò soltanto ad aprile 2003, portando con sé una migliore scalabilità rispetto al predecessore, un'interfaccia grafica ottimizzata (ripresa direttamente dalla modalità "Classica" della controparte per desktop Windows XP) e numerosi strumenti tesi a semplificare quanto più possibile le operazioni di configurazione e manutenzione

Win2003.jpg

Win2003_box.jpg

Fra le caratteristiche più importanti proposte da Windows Server 2003 (nome in codice ufficiale: Whistler Server, ma noto anche come Windows .NET Server), si distinguono il nuovo Internet Information Services (IIS) 6, una miglior sicurezza generale grazie alla riduzione del numero di servizi attivi di default, varie ottimizzazioni ad Active Directory e alle policy di gruppo, ed alcune funzionalità integrate per il backup.

Stando a quanto dichiarato da Microsoft al momento del lancio, il prodotto risulta fino al 50% più veloce, a parità di hardware, delle corrispondenti versioni di Windows 2000.

Numerosissime le edizioni totali, fra quelle rilasciate contestualmente al lancio e quelle apparse in seguito: l'elenco comprende Small Business Server, Web Edition, Standard Edition, Enterprise Edition, Datacenter Edition e probabilmente anche altre.

Per Windows Server 2003 sono stati rilasciati due Service Pack: il primo (marzo 2005) veicolò sostanziali benefici alla stabilità e alla sicurezza del sistema operativo, allineando così l'edizione server a Windows XP SP2. Il secondo invece (marzo 2007) fu un Service Pack più tradizionale, comprensivo di tutte le singole patch già rilasciate in precedenza.

Una seconda edizione di Windows Server 2003, denominata Windows Server 2003 R2, fu rilasciata sul finire del 2005. Pur conservando la stessa base di codice, la R2 era dotata nativamente del primo Service Pack ed alcune funzionalità addizionali per la gestione degli accessi, dei dispositivi di memorizzazione e della rete.

Proprio sulla base di codice di Windows Server 2003 SP2 Microsoft lanciò sul mercato, a novembre 2007, un'edizione server rivolta al pubblico consumer del proprio sistema operativo server. L'idea alle spalle di Windows Home Server (nome in codice: Quattro) era quella di offrire un punto di controllo centralizzato per la condivisione dei file e la gestione dei backup anche a coloro che disponessero di più di un computer all'interno delle mura domestiche

Whs.png

Ulteriori screenshot sono disponibili presso "Nathan's Toasty Technology - Microsoft Windows Server 2003 (NT 5.2) " e "GUIdebook - Windows Server 2003 Web".

Windows Longhorn

Pochi mesi prima del lancio di Windows XP sul mercato, Microsoft iniziò a lavorare al successore. Il nome in codice del progetto era Longhorn e, almeno nelle intenzioni dello sviluppatore, sarebbe dovuto trattarsi di una versione minore di Windows, capace di congiungere temporalmente Windows XP con quello che oggi conosciamo come Windows 7

Winlonghorn.jpg

MegaLab.it provò una delle build preliminari nel lontano 2003, ma l'anno dopo si verificò una svolta inattesa: Microsoft annunciò che il progetto aveva raggiunto un livello di complessità tale da risultare insostenibile, e lo sviluppo sarebbe ripartito più o meno "da zero".

Da lì, furono necessari ancora più di due anni per arrivare al prodotto finito, ovvero Windows Vista.

Windows Vista

Windows Vista è sbarcato pubblicamente sul mercato a gennaio 2007, dopo alcuni mesi in cui la disponibilità era stata riservata agli utenti business.

Questa versione del sistema operativo Microsoft ha costituito sicuramente una grossa rottura con il passato: oltre a molte nuove funzioni (principalmente orientate alla sicurezza), Windows Vista ha proposto anche un nuovo modello di driver ed una serie di migliorie che hanno però generato alcune incompatibilità con il software già in circolazione

Windows Vista.jpg

Sul fronte tecnico, spiccano innovazioni quali Controllo account utente (UAC) e Address Space Layout Randomization (ASLR), Windows Aero, maggiore attenzione ai processori a 64 bit, supporto nativo ai dischi Serial-ATA, Windows Explorer ampiamente perfezionato, nuova organizzazione delle cartelle di default a disposizione dell'utente, BitLocker, supporto nativo per la scrittura dei DVD, nuovi tool per il backup e DirectX 10.

Dal punto di vista della distribuzione invece, Windows Vista è stato il primo a proporre una segmentazione del mercato piuttosto aggressiva: ben 6 diverse edizioni, studiate per altrettante categorie di clienti.

MegaLab.it ha dedicato ampio spazio a Windows Vista. Fra gli articoli di presentazione, segnaliamo "La grande guida a Windows Vista", "Windows Vista: percorsi di aggiornamento" e "Guida completa alle edizioni di Windows Vista".

Microsoft ha rilasciato due Service Pack per questo sistema operativo: Windows Vista Service Pack 1, nel 2008 e Windows Vista Service Pack 2, nel 2009.

Windows Server 2008 ("Windows Server Longhorn")

Windows Server 2008 (nome in codice: Windows Server Longhorn) è la controparte destinata ai nodi di rete di Windows Vista, e costituisce il naturale successore di Windows Server 2003

Win2008.png

Il prodotto, arrivato sul mercato a febbraio 2008, condivide con Windows Vista molto del codice di base e, di conseguenza, può offrire tutte le funzionalità già segnalate per il sistema desktop.

Windows Server 2008 ha introdotto anche il concetto di Server Core, ovvero una speciale modalità nel quale l'operatore è chiamato ad interagire da riga di comando, con un accesso estremamente limitato all'interfaccia grafica: il vantaggio è quello di poter fare a meno di un componente piuttosto pesante, riservando tutte le risorse all'erogazione del servizio.

Una macchina configurata in questo modo può essere preparata rapidamente a svolgere un compito specifico scegliendo fra una serie di ruoli già pre-impostati: è possibile ad esempio adibire il calcolatore a server web oppure DHCP, disattivando così immediatamente tutte le funzioni non necessarie.

Vi sono poi nuove funzioni per la gestione dei cluster e la manutenzione automatica del file system, strumenti per la realizzazione di server virtuali e meccanismi per l'allocazione delle risorse in base a policy specifiche.

Server Manager costituisce invece il punto d'accesso semplificato per la gestione di tutti i servizi erogati.

La release originaria di Windows Server 2008 integra già nativamente il primo Service Pack. Proprio perché la maggior parte del codice è in comune con Windows Vista però, i Service Pack successivi sono veicolati dagli stessi file destinati alla controparte desktop.

Questa incarnazione del prodotto è l'ultima della famiglia "Windows Server" ad essere stata veicolata anche in declinazione a 32 bit: tutte le release successive saranno unicamente a 64 bit.

Windows 7 ("Blackcomb" / "Vienna" / "7")

Finalizzato durante l'estate 2009 ed ufficialmente arrivato sul mercato il 22 ottobre dello stesso anno, Windows 7 (noto anche con i nomi in codice Blackcomb, Vienna e 7), è il diretto erede di Windows Vista

Win7.jpg

Come tale, questa versione riprende tutti i punti di forza della precedente, affiancando però numerose novità più o meno rilevanti per l'utente ed alcune ottimizzazioni di natura prestazionale.

L'accoglienza del mercato è stata senz'altro buona: in meno di quattro mesi, Microsoft è riuscita a vendere 90 milioni di licenze, con un tasso di soddisfazione pari all'86%.

Fra le caratteristiche più interessanti, ricordiamo la barra delle applicazioni super-potenziata, il menu Start ottimizzato, gli effetti "AeroShake", "AeroPeek" e "AeroSnap", l'introduzione delle "Raccolte", la possibilità di rimuovere alcune componenti di sistema (compreso Internet Explorer), la nuova veste grafica di WordPad e Paint e l'integrazione nativa dei più importanti codec audio e video.

MegaLab.it ha dedicato ampio spazio a Windows 7. Fra gli articoli di presentazione, segnaliamo "La Grande Guida a Windows 7", "I percorsi di aggiornamento verso Windows 7" e "Guida alle edizioni di Windows 7".

Tutti coloro che fossero interessati a provare Windows 7 in prima persona possono accedere gratuitamente ad una copia funzionante per 90 giorni del sistema operativo fino alla fine di dicembre 2010.

Ad aprile 2010, Microsoft è impegnata a sviluppare il primo Service Pack per la piattaforma.

Windows 7 E

Nel 2009, Microsoft si trovò nuovamente sotto i riflettori in Europa per un possibile abuso di posizione dominante: il motivo del contendere, questa volta, era l'integrazione del browser Internet Explorer nel sistema operativo.

Come possibile rimedio per placare gli animi, il colosso propose la commercializzazione di una speciale declinazione di Windows 7 all'interno del territorio europeo completamente sprovvista del navigatore web: la linea di prodotto avrebbe dovuto chiamarsi Windows 7 E.

Il progetto non andò però in porto: nel corso dei mesi infatti, l'azienda scelse di rilasciare, anche in Europa, la versione standard di Windows 7 e di proporre all'utente una speciale "schermata di scelta" dal quale il singolo potesse scegliere in autonomia il browser da utilizzare.

La Commissione di vigilanza accettò la proposta, ed il progetto "Windows 7 E" fu accantonato.

Microsoft ha iniziato a mostrare la finestra di selezione del browser da marzo 2010.

Windows Server 2008 R2 ("Windows Server 7")

Windows Server 2008 R2 (nome in codice: Windows Server 7) è la controparte dedicata ai nodi di rete di Windows 7

Win2008R2.png

Rilasciato pubblicamente a settembre 2009 nella sola edizione a 64 bit, il prodotto è considerato un aggiornamento minore al precedente Windows Server 2008 e non propone quindi novità particolarmente rilevanti.

Fra le caratteristiche assenti nel predecessore, si trovano alcune funzionalità tese a ottimizzare l'impiego di server virtuali, una migliore gestione dei consumi, alcuni strumenti di gestione perfezionati e svariati accorgimenti per quanto riguarda la gestione di Active Directory.

Internet Information Services (IIS) è qui presente nella versione 7.5, dotata anche di un nuovo modulo per l'accesso via FTP.

Si trovano poi alcune funzioni sfruttabili esclusivamente dai client Windows 7: DirectAccess, grazie alla quale creare VPN temporanee in maniera più semplice, e BranchCache per la riduzione del traffico verso le sedi distaccate.

Il primo Service Pack per Windows Server 2008 R2 dovrebbe veicolare due novità interessanti: Dynamic Memory e RemoteFX.

Cosa ci aspetta nei prossimi anni? Ecco qualche anticipazione sulle versioni di Windows a venire.

Si tratta perlopiù di indiscrezioni e voci di corridoio: raccomando quindi di prendere con il dovuto senso critico le informazioni presenti in questa pagina, poiché potrebbero risultare obsolete o essere smentite in qualsiasi momento.

No, nessun Service Pack 4 per Windows XP

Iniziamo dicendo cosa non arriverà. Microsoft ha chiarito che non è previsto un quarto Service Pack per Windows XP.

Il terzo, oggi in circolazione, è anche l'ultimo: SP3 accompegnerà il prodotto fino all'abbandono completo della piattaforma, pianificato per l'8 aprile 2014.

Windows 7 SP1 e Windows Server 2008 R2 SP1

L'aggiornamento di Windows temporalmente più vicino è costituito dal primo Service Pack per Windows 7 e Windows Server 2008 R2.

Per la declinazione desktop, si tratterà di un upgrade scarsamente rilevante, studiato principalmente per veicolare in un unico pacchetto tutti i singoli hotfix rilasciati in seguito alla disponibilità del prodotto sugli scaffali.

Per quanto riguarda Windows Server 2008 R2 invece, sono previste due novità abbastanza interessanti: Dynamic Memory e RemoteFX.

Ad inizio aprile, in rete è apparsa una versione pre-beta del pacco: per maggiori informazioni si veda "Una pre-release di SP1 per Windows 7 raggiunge la rete".

La release definitiva è ora attesa nell'arco temporale compreso l'autunno e l'inverno 2010.

Windows Home Server V2 ("Vail")

Non v'è ancora alcuna data certa, ma pare assodato che il successore di Windows Home Server, denominato semplicemente Windows Home Server V2, sia ormai in dirittura d'arrivo: il prodotto dovrebbe approdare sul mercato nel corso del 2010.

Abbandonata la base di codice di Windows Server 2003 del predecessore, sarà basato sul più recente Windows Server 2008 R2 e, quindi, compatibile unicamente con le CPU a 64 bit.

Stando ad alcuni tester che hanno avuto modo di provare una build preliminare sfuggita su BitTorrent, il nuovo sistema operativo potrebbe includere la possibilità di accedere ai file multimediali via web e uno store integrato da utilizzarsi, presumibilmente, per l'acquisto di funzionalità aggiuntive.

Windows 8

Già su finire del 2009, in pieno "boom" Windows 7, si è iniziato a mormorare circa la prossima evoluzione della piattaforma Microsoft per PC.

Al momento, si sa ancora poco circa quello che dovrebbe chiamarsi "Windows 8", se non che potrebbe raggiungere il mercato fra il 2011 inoltrato ed il 2012 e sarà distribuito unicamente nell'edizione a 64 bit.

Sul finire di giugno 2010, un documento privato sfuggito in rete ha rivelato le prime funzionalità previste: riconoscimento del viso per il login, modalità ibrida di sospensione per avvii e spegnimenti più rapidi, guida in linea più efficace, supporto al 3D ed altro ancora. Tutti i dettagli sono in "Windows 8: avvio più veloce, reinstallazione facilitata e... App Store".

Maggiori informazioni saranno raccolte nel tag "Windows 8" mano a mano che diverranno disponibili.

Windows Server 2012

Windows Server 2012 è la controparte di Windows 8 dedicata ai nodi di rete. Come già per l'edizione desktop, anche in questo caso non vi sono ancora informazioni concrete circa le novità previste.

Secondo una slide ufficiale mostrata sul finire del 2009, il prodotto dovrebbe arrivare attorno al 2012.

Windows Vista SP3

Ad oggi, non è ancora chiaro se Microsoft sia intenzionata a rilasciare o meno un terzo Service Pack per Windows Vista.

Tale possibilità è sicuramente concreta, ma ancora non vi sono state dichiarazioni o "soffiate" in merito.

Ad ogni modo, appare chiaro che si tratterebbe di un update di scarsa importanza, studiato principalmente per veicolare in un unico pacchetto tutti i singoli hotfix rilasciati in seguito a SP2.

Windows 9

Analisti ed appassionati fantasticano già sul futuro del sistema operativo Microsoft dopo Windows 8, ma la verità è che non v'è ancora in circolazione alcuna indiscrezione con un minimo di fondamento.

Ipotizzando che Microsoft riesca a sfornare una nuova release ogni 2 o 3 anni (come da ultime dichiarazioni), la piattaforma potrebbe vedere la luce fra il 2015 e il 2016: MegaLab.it, si spera, sarà ancora qui a tenervi informati in merito.

"Singularity" e "Midori"

Oltre alla tradizionale famiglia di sistemi operativi basati sul kernel NT, presso i laboratori Microsoft sono in essere ricerche tese a realizzare una nuova generazione di prodotti completamente scritti in linguaggio C#.

Tali software sono noti come "Singularity" e "Midori". Del primo, in particolare, è anche stato rilasciato pubblicamente un kit di sviluppo.

A metà 2010, è difficile dire se questi due progetti siano destinati a concretizzarsi in una veste ufficiale e raggiungere il mercato in una qualche forma, ma sono comunque due rami di sviluppo da tenere d'occhio da vicino per il futuro meno immediato.

Rimante sintonizzati

Per il momento questo è quello che è dato sapere, ma non mancheremo di aggiornare l'articolo, come già abbiamo fatto in svariate occasioni, in caso di nuove rivelazioni.

Restate sintonizzati..

MegaLab.it rispetta la tua privacy. Per esercitare i tuoi diritti scrivi a: privacy@megalab.it .

Copyright 2008 MegaLab.it - Tutti i diritti sono riservati