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![]() Corretti alcuni errori, inserita una nota circa le versioni upgrade ed i prezzi di vendita ufficiali. Contestualmente al lancio di Windows Vista, Microsoft ha introdotto una novità di tipo commerciale piuttosto significativa: non più due sole edizioni come per Windows XP, ma un ampio ventaglio di proposte, ognuna indirizzata ad un particolare tipo di cliente. L'idea, di per sè sicuramente condivisibile, ha mostrato però i propri limiti scontrandosi con un mercato, quello degli utilizzatori di PC, non abbastanza consapevole dal punto di vista tecnico per poter inquadrare le differenze e poter attuare una scelta ragionata. Il risultato è stato un clima di incertezza e confusione, che, unito ai vari problemi (reali o presunti) del prodotto stesso, non ha certo favorito le vendite di questa versione di Windows. Microsoft ci riprova ora con Windows 7, proponendo ancora una volta sei edizioni distinte: Starter, Home Basic, Home Premium, Professional, Ultimate ed Enterprise. Vi sono però una serie di interessanti novità: l'azienda ha ascoltato, e l'offerta è ora sensibilmente più semplice da comprendere. Le declinazioni "N" e "K"Prima di addentrarci nel vivo dell'articolo, parliamo brevemente delle corrispondenti edizioni caratterizzate dai suffissi "N" e "K". Me ne occupo congiuntamente, poiché, differenze territoriali a parte, si tratta fondamentalmente della stessa cosa. La differenza è fondamentalmente una: tali declinazioni non offrono Windows Media Player. La linea di prodotto "N", già vista anche con Windows XP e Windows Vista, è stata imposta a Microsoft come parte del provvedimento antitrust del 2004: per maggiori informazioni, si veda "Pronto Windows XP Edition N". Quella "K", d'altro canto, è la conseguenza di un provvedimento legale, del tutto analogo, voluto in Korea. Va da sé che queste due linee di prodotto verranno commercializzate, rispettivamente, solamente nei Paesi membri dell'Unione Europea ed in Korea. Che fine ha fatto "Windows 7 E"?La linea di prodotto "Windows 7 E" sarebbe dovuta essere commercializzata sul mercato europeo al posto delle corrispondenti edizioni complete: i prodotti marcati "E" sarebbero stati uguali in tutto e per tutto a quelli "regolari", se non per l'assenza di Internet Explorer fra la dotazione di accessori a corredo. Per maggiori informazioni, si veda la notizia "Windows 7: in Europa, senza Internet Explorer". In un secondo momento però, Microsoft è tornata sui propri propri passi: Windows 7 E è stato sopresso, ed anche nel vecchio continente l'edizione sugli scaffali è quella dotata di Internet Explorer. La stessa, insomma, che sarà in vendita nel resto del mondo. Per maggiori informazioni, si veda "Niente più Windows 7 "E" per l'Europa". Attenti alle versioni "upgrade" / "aggiornamento"!Nel corso della trattazione seguente, capiterà di parlare di versioni "upgrade" o "aggiornamento": sono quelle, fortemente scontate, che possono essere installate unicamente su PC già dotati di sistema operativo. La situazione è particolarmente ingarbugliata, e potrebbero verificarsi molteplici circostanze nelle quali l'acquisto di un prodotto di questo tipo potrebbe non essere realmente in grado di garantire quanto promesso: ne ho parlato in dettaglio nell'articolo "I percorsi di aggiornamento verso Windows 7". Una volta accantonati questi aspetti, possiamo entrare nel vivo della trattazione. Windows Vista e le strade paralleleLe edizioni di Windows Vista erano pensate come una serie di strade parallele: ogni percorso portava a funzionalità differenti, assenti negli altri. Fra questi, solo la costosissima Ultimate proponeva davvero tutto quello che Windows Vista aveva da offrire. La conseguenza è stata ovvia: i consumatori sono stati chiamati a scegliere. Chi utilizzava il PC a casa, poteva equipaggiare il proprio sistema con Windows Vista Home Premium, dotato di Windows Media Center ma sprovvisto di funzionalità come Remote Desktop o la possibilità di partecipare ad un dominio NT. Windows Vista Business era invece la scelta per i professionisti: in questo caso però, la possibilità di unire la workstation ad un dominio NT o controllarla mediante Remote Desktop, escludeva la presenza di Windows Media Center e di altri software multimediali. Windows 7 e il percorso a tappeTale strategia però non è piaciuta, soprattutto a coloro i quali utilizzavano il PC sia per lavoro, sia per svago. Con Windows 7, Microsoft ha corretto il tiro. Ora, ogni edizione è una tappa di un singolo percorso: ogni edizione comprende anche tutto quello proposto delle precedenti. Ecco quindi che la nuova edizione Business (rinominata per l'occasione in "Professional"), non è una strada parallela ad Home Premium, ma comprende piuttosto tutto quello che la sorella minore ha da offrire, affiancandovi (e non più "sostituendovi") le funzionalità richieste dai professionisti. Una raccomandazione chiara: Home Premium oppure ProfessionalLa nuova progressività delle edizioni fa sì che Microsoft sia molto più chiara nel raccomandare una edizione rispetto all'altra. E, sono felice di constatare, è la stessa che diedi ai tempi di Windows Vista. Nel comunicato stampa, Mike Ybarra, General Manager per la divisione Windows, ha affermato: Con Windows 7, vi saranno due edizioni principali: Windows 7 Home Premium e Windows 7 Professional. Pensiamo che queste due edizioni possano rispondere alle necessità della maggior parte dei nostri clienti.. [...] Stiamo facendo il possibile per rendere disponibile un prodotto appropriato per ogni tipologia di utilizzatore: ciò nonostante, la scelta per la maggior parte dei clienti sarà davvero semplice: Windows 7 Home Premium oppure Windows 7 Professional. Le edizioni Starter, Home Basic, Enterprise ed Ultimate vengono relegate quindi a fasce di mercato specifiche. A perdere consistenza pare essere soprattutto quest'ultima, che passa da fiore all'occhiello della linea a semplice prodotto relegato alla fascia altissima del mercato. Home Basic? in pochi Paesi. Starter? solo sui PC più economiciDue importanti novità riguardano la fascia bassa. Windows 7 Starter, corrispondente a quella Windows Vista Starter commercializzata solamente nei Paesi in via di sviluppo, è ora disponibile in tutto il mondo. Tale edizione non può però essere venduta in maniera indipendente, ma solamente preinstallata su taluni PC. In particolare, si tratta di un prodotto indirizzato ai netbook più economici, ed a tutti quei segmenti nei quali il prezzo è un elemento di importanza primaria. Di contro, Windows 7 Home Basic verrà relegata ai mercati emergenti. Se togliersi dai piedi quella bruttura della Home Basic è una "gran buona notizia", l'arrivo della Starter è invece piuttosto preoccupante: il sentore è comunque quello che tale edizione sia destinata ad essere adottata solamente su macchine specifiche, come ad esempio quelle destinate ai punti informativi (i "totem", tanto per dirla all'universitaria), i calcolatori delle librerie o quelli presenti negli Internet Cafè meno pretenziosi. Niente "Small Business" o "Netbook"Il silenzio prolungato di Microsoft circa le edizioni di Windows 7 ha fatto sì che in Rete spuntasse ogni sorta di speculazione al riguardo. L'annuncio ufficiale ha chiarito che l'azienda non commercializzerà nè una "Netbook Edition" (secondo alcuni, una declinazione del prodotto destinata ad ASUS Eee PC e derivati), nè una "Small Business Edition", ovvero il taglio studiato per la piccola e media impresa. D'altro canto, tali edizioni avrebbero avuto ben poco senso: da un lato, è ormai appurato che pure le versioni di Windows 7 più accessoriate gireranno senza problemi anche sui netbook, mentre dall'altro si sarebbe creata una inutile sovrapposizione con l'edizione Professional. Si aggiorna più facilmenteIn tutto questo, Microsoft non si è dimenticata di coloro che acquisteranno nell'incertezza. È infatti possibile passare alle versioni superiori tramite un semplice meccanismo di upgrade. La funzionalità si chiama "Windows Anytime Upgrade". Per portare a termine l'operazione è richiesto l'acquisto di un'apposita licenza di aggiornamento, che può essere comprata "digitalmente" sul sito di Microsoft, oppure in una più tradizionale versione scatolata Da notare che Windows Anytime Upgrade non richiede la formattazione del computer, nè l'inserimento del DVD di installazione: la versione scatolata, pensata chiaramente per una nicchia di consumatori poco avvezzi agli acquisti elettronici, contiene di conseguenza solamente un codice, ma nessun tipo di disco. Guida alle edizioniAbbiamo così ultimato il discorso introduttivo. Fra le novità più rilevanti, abbiamo sottolineato che:
Nelle prossime pagine, analizzeremo comunque le varie edizioni in dettaglio. Prima di iniziare però, una precisazione: sebbene ogni cura sia stata posta nella redazione di questo articolo, con molte ore trascorse fra prove pratiche, confronti e test di ogni tipo, l'assenza di materiale informativo ufficiale realmente completo sotto il profilo tecnico fa sì che non sia possibile escludere la presenza di errori o inesattezze. Le correzioni sono particolarmente gradite, e, una volta verificate, verranno inserite nella trattazione: a tale scopo è possibile utilizzare i commenti. ![]() La fascia bassa: Starter ed Home Basic Segnala ad un amico |
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