Il forum "Sicurezza" di MegaLab.it raccoglie moltissimi consensi fra i nostri visitatori, interessati a chiedere un consiglio alla community per debellare malware di vario tipo, scegliere uno fra i tanti prodotti disponibili sul mercato oppure discutere le tematiche "calde" del momento.
Per cercare di semplificare la vita a tutti, abbia raccolto in questo articolo una lista di risposte "pronte all'uso" alle domande più frequenti.
La primissima strada da imboccare in caso di infezione è quella che prevede l'uso dei vari tool per la rimozione automatica. In particolar modo, scaricate e scansionate il sistema con:
Usate tutti i programmi indicati, uno dopo l'altro
Sia chiaro che questo primo approccio risolve solamente un numero relativamente ridotto di infezioni. In caso l'ospite indesiderato non voglia ancora andarsene, è il momento di passare alle maniere forti.
Fortunatamente, la maggior parte dei malware in circolazione può essere debellata seguendo una procedura "standard" che richiede l'uso di pochi programmi gratuiti.
Abbiamo dettagliato i vari passaggi nell'articolo "PC infetto da virus e altro malware? Vediamo come intervenire": in caso si sospetti un'infezione, ci sono ottime probabilità che questo approccio sblocchi la situazione.
Alcuni malware particolarmente "resistenti" sono in grado di impedire l'esecuzione dei vari tool di pulizia. In questo caso, la soluzione è quella di bypassare completamente il sistema operativo infetto e lavorare "dall'esterno" tramite un "Live CD".
Innanzitutto, dovete impostare la macchina per effettuare il boot da supporto ottico invece che dal consueto disco fisso: la procedura è stata descritta in "Come modificare l'ordine di boot (e avviare da CD)".
A questo punto, scaricate e masterizzate uno dei CD bootabili contenenti un "mini-sistema operativo" ed un antivirus: "Avira AntiVir Rescue System" è uno dei più apprezzati e si distingue per semplicità ed immediatezza
In caso il prodotto tedesco non vi consenta ancora di togliervi d'impaccio, potete tentare con disco Linux: la procedura passo per passo, adatta anche ai non-esperti del Pinguino, è stata proposta in "I virus su Windows ti fanno impazzire? Rimuoviamoli con semplicità tramite Ubuntu".
Una volta penetrati sul PC, alcuni malware riescono rendersi "invisibili" agli antivirus ed ai tool di rimozione. Questa classe di software è chiamata genericamente "rootkit".
Affinché il mascheramento sia efficace, il rootkit modifica il comportamento del sistema operativo infettato: di conseguenza, l'uso dei Live CD trattati in precedenza inibisce completamente questo tipo di invisibilità.
In caso però l'antivirus veicolato dal supporto ottico non riconoscesse il malware, la situazione potrebbe essere piuttosto complessa da gestire: se nemmeno un tool di pulizia con Gmer (vedi "Un indispensabile alleato per la nostra sicurezza: guida a Gmer") oppure una delle sue alternative ("Le alternative a Gmer tra i programmi anti-rootkit") è in grado di aiutarvi, il pubblico di esperti può ricorrere ad uno strumento potente quanto delicato: "Guida operativa a HxD, il bisturi per la rimozione definitiva dei rootkit".
La sotto-famiglia di rootkit chiamata "bootkit" costituisce una delle infezioni più ostiche da debellare: pur formattando completamente l'hard disk, l'ospite potrebbe non andarsene.
Prima di gettare fisicamente il pezzo nel cassonetto dell'immondizia, assicuratevi di fare un ultimo tentativo seguendo "Guida alla rimozione dei bootkit".
Schermate blu, crash dell'antivirus o dei programmi applicativi, finestre pubblicitarie che si aprono casualmente, lentezza generale della macchina o della connettività sono tutti segnali di una potenziale infezione in corso
Purtroppo però, non è sempre semplice capire se la causa sia un malware, qualche problema di configurazione, un software legittimo supportato dalle inserzioni pubblicitarie oppure un guasto hardware.
Il consiglio, anche in caso tutto funzioni regolarmente, è quello di effettuare periodicamente una serie di controlli sui processi in esecuzione utilizzando i seguenti strumenti:
Inoltre, è altrettanto raccomandabile eseguire una scansione con i già citati tool di rimozione automatica.
Questo, in combinazione alla protezione offerta dall'antivirus locale, dovrebbe costituire un buon compromesso fra tempo investito per la manutenzione ordinaria e tranquillità.
Sebbene l'antivirus presente sul sistema non rilevi una minaccia, non è detto che i file scaricati da Internet siano davvero sicuri. È quindi consigliabile eseguire un controllo in più, soprattutto in caso si tratti di un eseguibile.
I migliori servizi atti allo scopo sono:
"Prevenire è meglio che curare", recitava uno storico spot anni 80. Questo è particolarmente vero in campo informatico, considerato quanto possa essere difficile rimuovere alcuni malware insinuatisi nel sistema.
Nell'articolo "I migliori programmi gratuiti per la sicurezza del PC" vi abbiamo proposto una lista piuttosto ampia di ottimi prodotti.
Chi invece fosse alla ricerca di consigli precisi, troverà in "Quali programmi scegliere per navigare sicuri?" tutte le risposte.
Altrettanto importante è sincerarsi quotidianamente che tutto il software presente sul PC sia aggiornato alle ultime versioni disponibili: nel corso dell'articolo "Controlla automaticamente gli aggiornamenti dei programmi installati nel tuo PC" abbiamo presentato le utility più quotate in grado di aiutare nell'arduo compito.
Gli appassionati che installino e rimuovano spesso software farebbero inoltre meglio a dotarsi anche di una sandbox in grado di isolare i processi dal sistema operativo:
Di tanto in tanto può capitare che l'antivirus in uso non riesca a scaricare le definizioni aggiornate. I motivi possono essere molteplici: da un'infezione in corso che blocca intenzionalmente le connessioni al server di riferimento ad un sovraccarico di traffico sui sistemi del produttore
In caso vi troviate in questa situazione, potete provare a togliervi d'impaccio seguendo:
In caso il sistema operativo venga irrimediabilmente danneggiato dall'attività del malware o da un tentativo di rimozione del codice ostile, potrebbe essere impossibile arrivare al desktop di Windows. In questo caso, la vostra priorità deve essere il recupero dei dati più importanti: ne abbiamo parlato diffusamente in "Recuperare i dati personali quando Windows non si avvia".
È molto difficile stabilire con chiarezza quale sia l'antivirus o il firewall "migliore". Chi volesse proporre la propria opinione o leggere quella degli altri appassionati può consultare:
Il discorso è piuttosto ampio e sfaccettato: volendo comprimere il tutto in poche righe, possiamo dire che la voce secondo la quale non esistano minacce per la sicurezza al di fuori del mondo Windows è infondata:
Ciò premesso, è comunque altrettanto importante precisare che queste minacce difficilmente raggiungono una diffusione degna di nota: per l'utenza desktop, in particolare, il rischio concreto di imbattersi in una trappola studiata per compromettere le postazioni Mac e Linux è ancora piuttosto basso.
MegaLab.it propone a tutti i propri lettori un'area dedicata al "traffico" di virus, worm, spyware e quant'altro possa danneggiare il PC: la sezione è chiamata MegaVirusLab
L'accesso ed il download del materiale è completamente gratuito ma, per motivi di sicurezza, è riservato agli utenti registrati.
Per maggiori informazioni, si veda "MegaLab.it inaugura MegaVirusLab, un database gratuito di malware scaricabili".
Il punto di partenza per un'introduzione al mondo della sicurezza informatica è l'articolo "Attacchi informatici: cause, metodologie ed effetti".
Il nostro canale "Sicurezza", costantemente aggiornato con articoli, guide, prove pratiche e notizie, è il passo immediatamente successivo.
Se, nonostante le varie indicazioni fornite in questo articolo, siete ancora alle prese con qualche problema all'apparenza insormontabile, potete proporre la vostra domanda nel forum "Sicurezza".
Per dar modo alla community di aiutarvi, dovete accludere nel messaggio anche il file di log generato da uno dei vari programmi incontrati negli articoli segnalati in precedenza. Trattandosi di documenti molto lunghi, chiediamo a tutti di racchiudere tali informazioni all'interno del tag [MEMO]: in altre parole, siete chiamati ad inserire qualcosa del genere
Così facendo, chi visualizzerà il vostro messaggio si troverà davanti ad un'impostazione molto più gradevole
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