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La trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.
Sono passati ormai quasi cinque mesi da quando Canonical ha reso disponibile Ubuntu 9.10 (nome in codice: Karmic Koala) in versione finale. Ecco quindi che, puntuale come un orologio, l'azienda alle spalle della distribuzione Linux più amata dagli utenti desktop ha pubblicato una release aggiornata del sistema operativo Ubuntu 10.04 (Lucid Lynx) porta con sé una serie di novità minori, ma comunque di sicuro interesse. Un'interfaccia perfezionataLa più evidente è costituita dal nuovo tema: Ubuntu abbandona le tonalità marroni che ne hanno caratterizzato l'interfaccia fino ad oggi per abbracciare uno stile più scuro ed elegante denominato Ambiance. In alternativa è possibile selezionare, fra gli altri, il candido Radiance: si tratta di una combinazione più fresca e luminosa, diametralmente opposta ad Ambiance Software aggiornatiSono presenti anche le versioni più recenti degli ambienti grafici GNOME (da sottolineare la discutibile scelta di riposizionare i pulsanti di controllo delle finestre (riduci a icona, ingrandisci/ripristina, chiudi) all'estremità sinistra della barra del titolo) e KDE (in Kubuntu), nuovi indicatori nell'area delle notifiche, schermate di log-in e log-out graficamente perfezionate ed altri ritocchi minori qua e là. Numerosi i pacchetti aggiornati all'ultima versione. Troviamo, fra le altre, Firefox 3.6 abbinato di default alle ricerche di Yahoo!, il client per il servizio di sincronizzazione Ubuntu One, le ultime compilazioni stabili del mailer Evolution e OpenOffice.org, ed il nuovo Ubuntu Music Store, il negozio digitale alternativo ad iTunes, completamente privo di tecnologie anti-copia (DRM) ed integrato con il player Rhythmbox. Lucid Lynx presenta anche MeMenu nel pannello: si tratta di uno strumento basato sul clienti di microblogging Gwibber grazie al quale l'utente può interagire direttamente dal sistema operativo con i vari servizi di social networking quali Twitter e Facebook. Per quanto riguarda le novità "sotto al cofano", troviamo ora il kernel Linux 2.6.32, la possibilità di rimuovere Hardware Abstraction Layer (HAL) dalla fase di boot per velocizzare (ulteriormente) l'avvio ed il pacchetto likewise-open grazie al quale impiegare Ubuntu congiuntamente ad Active Directory. Nuovi driver per GPU NVIDIAImportanti novità anche per gli utilizzatori di GPU NVIDIA: Ubuntu 10.04 utilizza di default il driver open source Nouveau. Sebbene le potenzialità dello strumento appaiano interessanti (offre anche il supporto all'accelerazione 2D proprio come la controparte closed), le note di rilascio segnalano che si tratta di un progetto in fase di forte crescita, e quindi non ancora ottimizzato dal punto di vista prestazionale. Chi preferisse rimanere legato ai driver proprietari forniti da NVIDIA, può scegliere fra tre distinte versioni: NVIDIA-current (190.53), NVIDIA-173 e NVIDIA-96. Una release a lunga scadenzaGli utenti aziendali saranno inoltre interessati a sapere che Ubuntu 10.04 è una Long-Term Support (LTS): questo significa che Canonical si impiega a fornire pieno supporto alla release desktop per almeno 3 anni, che salgono a 5 per la controparte server Scaricare la ISOChiunque fosse interessato ad installare la nuova release può scaricare liberamente la propria copia partendo da qui. Il download si presenta sottoforma di immagine ISO, che dovrà quindi essere opportunamente masterizzata su CD oppure caricata con MobaLiveCD. Suggerimenti per l'installazioneNumerose le alternative per utilizzare lo strumento. In primo luogo, il supporto è un LiveCD: questo significa che è possibile utilizzare direttamente la distribuzione senza installare alcunchè. Chi invece volesse predisporre Ubuntu 10.04 senza abbandonare Windows, può creare una macchina virtuale con VirtualBox o VMware Player. Coloro che invece volessero installare il sistema operativo in maniera tradizionale potranno optare per un dual-boot. Il metodo più semplice (senza ri-partizionamento) è tramite Wubi, ma è chiaramente possibile anche predisporre un dual-boot nativo. I più audaci infine potrebbero inoltre essere interessati ad installare Ubuntu su disco USB esterno. Aggiornare con semplicitàChi invece già utilizzasse una versione precedente, può ottenere gli ultimi bit aggiornati tramite il gestore aggiornamenti (Sistema -> Amministrazione -> Gestore aggiornamenti). In alternativa, è sufficiente premere la combinazione da tastiera Alt+F2 ed impartire nel terminale il comando update-manager -d: il gestore dovrebbe rilevare la nuova versione e proporre l'installazione tramite una semplice procedura guidata. Segnala ad un amico |
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