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![]() Nel corso dell'ultima settimana, le prime pagine di tutti i siti web specializzati hanno trattato principalmente un solo sistema operativo: il nuovo Windows 7 di Microsoft, arrivato ufficialmente sugli scaffali giovedì 22 ottobre. Durante la giornata di ieri però, anche il mondo Linux si è fatto sentire. Canonical ha reso disponibile per il libero download la nuovissima versione della propria distribuzione: Ubuntu 9.10 (Karmic Koala), compilazione finale Oltre alla capacità di avviarsi in pochi secondi su sistemi dotati di dischi allo stato solido (SSD), Ubuntu 9.10 propone il kernel Linux2.6.31-14.48, l'ambiente desktop GNOME 2.28, nuovi driver per schede video Intel, il bootloader GRUB 2 e l'impiego del file system ext4 per impostazione predefinita. Fra le altre migliorie, troviamo il client di messaggistica istantanea Empathy in sostituzione al precedente Pidgin: il guadagno è notevole, principalmente perché Empaty supporta già anche la possibilità di fare videoconferenze o web-fonate VoIP. Backup, sincronizzazione e condivisione: Ubuntu OneChi desiderasse avvalersi di un servizio di archiviazione remota potrà invece contare sul client per l'accesso ad "Ubuntu One": 2 GB sono gratuiti per tutti, mentre il pacchetto da 50 GB ha un costo di 10 dollari al mese. Il servizio è particolarmente interessante, sebbene non sia nulla di davvero innovativo. I documenti locali possono essere sincronizzati automaticamente con lo spazio di archiviazione remoto, rendendo Ubuntu One davvero pratico anche a fini di backup, oltre che per mantenere sempre aggiornati i propri dati personali pur lavorando su molteplici computer. Ubuntu One non supporta soltanto i file però, ma anche la sincronizzazione di informazioni quali gli appunti catturati tramite l'applicazione Tomboy ed i contatti salvati nel PIM Evolution. Lo strumento prevede inoltre la possibilità di condividere pubblicamente talune cartelle, rendendole accessibili sia dal client integrato nell'ambiente desktop, sia mediante una pratica interfaccia web Come era facile aspettarsi comunque, il servizio mostra attualmente più di una incertezza: frequenti timeout e impossibilità a collegarsi sono una costante, sicuramente a causa del picco di traffico generato dalla novità. Per la sicurezzaDal punto di vista della sicurezza, troviamo una versione ottimizzata di AppArmor che promette di essere più veloce grazie ad un sistema di caching. Tale componente non è pienamente operativo di default però, e, per sfruttarne completamente le caratteristiche, è necessario addentrarsi nella configurazione manuale. In Ubuntu 9.10 debutta la funzionalità Non-eXecutable Emulation, grazie alla quale l'eventuale assenza del supporto all'istruzione NX nella CPU viene approssimato tramite l'emulazione software. Il risultato è che anche le workstation più datate possono avvalersi del meccanismo di protezione da buffer overflow ed altri exploit che dovessero tentare di eseguire codice tramite l'accesso illegale alla memoria. Sicuramente importante è la presenza di uno strumento di crittografia integrato che, già dalla fase di installazione, propone di proteggere da occhi indiscreti la directory dell'utente e la partizione di swap. Il confronto con la funzionalità BitLocker appare dovuto. Sebbene la procedura di setup standard non consenta di crittografare l'intero disco ma solo la cartella home, tale protezione dovrebbe essere più che sufficiente per la maggior parte degli utenti. Ubuntu non offre nemmeno, perlomeno seguendo l'installazione standard, un equivalente di BitLocker To Go per la crittazione delle memorie esterne. Ricordando però che BitLocker è presente solo nell'edizione Ultimate/Enterprise di Windows 7 (ben 399 euro per la licenza completa) mentre in Ubuntu è completamente gratuita, il confronto tende ad essere comunque impari. Un Aggiungi/Rimuovi nuovo di zeccaUbuntu 9.10 sfoggia anche un uno strumento per la gestione dei pacchetti tutto nuovo: Ubuntu Software Center rimpiazza da questa versione lo storico componente GNOME Rispetto al predecessore, i miglioramenti sono subito evidenti: l'utilizzo dello strumento è nettamente più intuitivo per i meno esperti e maggiormente gradevole per gli utenti di vecchia data. Scaricare o ordinare il CDUbuntu 9.10 offre sicuramente un considerevole numero di migliorie ("minori", a ben guardare), e può rivelarsi un sistema operativo interessante da installare sul proprio PC, magari a fianco alla consueta copia di Windows (o direttamente "all'interno" di Windows!). Chi volesse soltanto dare un'occhiata invece, ricordi che il disco di installazione è in grado di avviare il sistema e rendere disponibile una versione Live del sistema operativo. Combinando tale caratteristica con il software MobaLiveCD, divene quindi possibile utilizzare Linux come applicazione per Windows in pochissimi istanti. L'immagine ISO da masterizzare su CD può essere scaricata partendo da qui tramite HTTP, FTP oppure impiegando un client BitTorrent (consigliato, per ridurre il carico sul server ed ottenere la massima velocità). Chi non possedesse una connessione a banda larga può anche richiedere la spedizione gratuita di un disco fisico mezzo posta: maggiori informazioni su tale possibilità sono alla pagina ShipIt di Ubuntu-it.org. Segnala ad un amico |
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