Canali
![]() Ultime news
![]() Ultimi articoli
![]() Le ultime dal Forum |
![]() Correlati![]() TagPassa qui con il mouse e visualizza le istruzioni per utilizzare i tag! Quando si interagisce con il PC per poche ore al giorno, qualche rallentamento o applicazioni non sufficientemente reattive sono da considerarsi più un fastidio che non un vero e proprio problema. Se però si arriva, come nel mio caso, ad utilizzare lo strumento per 12 o 14 ore al giorno, le differenze prestazionali fra una configurazione o un'altra diventano assolutamente significative, e possono tradursi in un calo di produttività preoccupante. In una versione preliminare di questa pagina lamentavo gravi problemi di prestazioni in Windows Vista. Ho scoperto comunque che si trattava di un problema specifico, causato da una impostazione sbagliata nella mia specifica macchina. Durante le versioni preliminari, una delle critiche più pesanti rivolte a Windows Vista era appunto legata alle prestazioni, che risultavano fino Beta 2, davvero scarse: continui rallentamenti e mancanza di reattività delle applicazioni erano all'ordine del giorno. Uno dei miei più grandi timori era che Windows Vista introducesse anche nella versione finale un peso computazionale simile. Devo dire che fortunatamente così non è stato. Le prestazioni di Windows Vista sono paragonabili a quelle di Windows XP, anche se non del tutto equivalenti per almeno due ragioni. Windows Vista, il divora-memoriaIl nuovo sistema Microsoft è sensibilmente più vorace di memoria rispetto ad XP. In particolare, interpretando spannometricametne i miei test, mi sento di affermare che: Windows Vista con 2 GB di RAM "equivale" a Windows XP con 1.5 GB di RAM Windows Vista con 1 GB di RAM "equivale" a Windows XP con 512 MB di RAM Windows Vista con 512 MB di RAM "equivale" a Windows XP con 128 MB di RAM Insomma, il decadimento delle prestazioni di Windows Vista è tutt'altro che lineare e, stando alle mie prove, sotto la soglia di 1/1.5 GB le cose si fanno decisamente poco vantaggiose: un Windows Vista dotato di 512 MB di RAM o meno è uno strumento scarsamente produttivo, in cui i numerosi vantaggi e novità rispetto al predecessore diventano sicuramente questioni di secondaria importanza rispetto alla lentezza eccessiva nel rispondere ai comandi dell'utente. Con Aero lavora anche la scheda videoSolitamente la scelta è fra "più bello o più veloce": da sempre infatti abbellire il sistema operativo con grafica sfavillante o orpelli aggiuntivi aggrava il carico del processore, e quindi rallenta il sistema. Con Windows Vista assistiamo invece al contrario: il motore grafico Aero performa infatti meglio delle UI minori. In questa modalità infatti, l'elaborazione (rendering) degli elementi grafici viene demandata al "cervello" della scheda video (GPU), liberando di fatto il processore centrale (CPU) da questa incombenza. Con meno lavoro da fare, CPU può dedicare più tempo a compiere lavoro utile. Questo si traduce inequivocabilmente in una sensazione di ritrovata leggerezza. Provare per credere! Nei videogiochi? la mancanza di driver ottimizzati si fa sentire...Quando arrivò Windows XP, in molti (soprattutto fra i giocatori più accaniti) rimasero fedeli a Windows 98 ancora per parecchi mesi: la mancanza di driver video ampiamente testati ed ottimizzati per la nuova piattaforma infatti, faceva sì che la nuova generazione performasse dal 10 al 20 percento meno bene rispetto al nuovo prodotto. Inutile dire che invece oggi, grazie alla adozione in massa di XP, la situazione si è capovolta drasticamente. Di più, molti giochi di nuova concezione nemmeno funzionano più su Windows 98. La stessa storia, come era ampiamente prevedibile, si ripete oggi: se siete giocatori ed adottate adesso Windows Vista, preparatevi ad ottenere un frame rate peggiore rispetto a quanto siete abituati. La colpa è, appunto, di driver grafici non ancora pienamente ottimizzati per Windows Vista. Mi sento comunque di affermare con un ragionevole grado di certezza che la situazione andrà a risolversi già a partire dai prossimi mesi, per poi raggiungere prestazioni paragonabili a Windows XP già a partire dalla fine dell'estate. Nel valutare l'aggiornamento a Windows Vista comunque, non mancate di considerare anche questo fattore. Al lavoro? Sono grossomodo equivalentiSe invece utilizzate il sistema come piattaforma di lavoro (grafica 2D, desktop publishing, navigazione web, posta elettronica, messaggistica istantanea, VoIP) mi sento di rassicurarvi: le differenze prestazionali sono difficilmente rilevabili, a patto però di rispettare le equivalenze in quantitativi di memoria esposti in precedenza. Stesso discorso anche in ambito domestico: se suonate qualche MP3 o CD musicale con il computer, o siete soliti guardare un film su DVD, non sarete in grado di cogliere alcuna differenza prestazionale fra XP e Vista. CPU e MemoriaWindows Vista supporta, in qualsiasi edizione, qualsiasi processore IBM-compatibile, compresi i nuovi modelli a molteplici "core": so parlando quindi dei dual core oggi in circolazione (Athlon 64 X2 e Intel Core Duo) ma anche dei futuri modelli a "quattro motori", quali Intel Core 2 Extreme QX6700 e successivi. Per chi necessitasse di ulteriore potenza invece, tutte le edizioni (a meno Home Basic) supportano configurazioni bi-processore. Per quanto riguarda la memoria invece, tutte le edizioni arrivano al limite fisico dell'architettura a 32 bit: è possibile quindi montare fino a 4 GB di memoria RAM. Se ciò non bastasse, sarà necessario rivolgersi alle edizioni di Windows Vista a 64 bit: fino a 16 GB per Home Premium x64, e addirittura 128 GB (!!) utilizzando Business, Enterprise oppure Ultimate nella versione a 64 bit. Windows Experience IndexIl nuovo prodotto Microsoft integra uno strumento che consente di rilevare le prestazioni dei singoli componenti del PC, assegnare un voto ad ognuno e quindi un giudizio globale sulla macchina nel suo complesso. Questo ad esempio è quanto ottengo sul mio elaboratore Athlon 64 3000+, scheda madre Asus A8V, 2GB di RAM DDR400, dischi fissi Serial ATA da 7200 RPM, GeForce 5500 FX Il voto complessivo, un deludente 2.0 nell'immagine, è dettato dal componente più lento (la scheda video, nel mio caso). In molti hanno giudicato in modo negativo questa scelta, sottolineando come optare per un punteggio globale basato sulla media dei parziali sarebbe stato più rilevante. Personalmente invece appoggio la decisione "la velocità del carro è data dal cavallo più lento" di Microsoft, che consente di visualizzare con la massima chiarezza quale sia il componente peggiore, su cui intervenire in prima battuta per migliorare la resa della macchina (sebbene riconosco che questo potrebbe anche essere fuorviante, e far credere ad esempio a chi utilizza la macchina per la semplice navigazione su web, di poter migliorare le cose semplicemente aggiornando "la scheda video"). Il punteggio viene attribuito per la prima volta subito dopo la fase di installazione, e ricalcolato ogni volta in cui si aggiorna una periferica o i relativi driver. Windows ReadyDriveNegli ultimi anni si è molto parlato di dischi fissi di tipo "solid-state": si tratta di hard disk completamente composti da memoria flash, simile a quella con cui vengono realizzare le Pen Drive USB, volgarmente dette "chiavette". Eliminare gli antiquati piatti rotanti porterebbe indubbi vantaggi, sia come affidabilità, sia come prestazioni e persino dal punto di vista dei consumi energetici. Il problema però sono i costi: dischi di questo tipo sarebbero enormemente più costosi, per singolo gigabyte di capacità, rispetto ai modelli meccanici. La soluzione temporanea, in attesa di una transazione tecnologica ai nuovi dispositivi ormai certa, è quella di realizzare dischi fissi ibridi, in cui la memorizzazione dei dati vera e propria è ancora affidata ai piatti meccanici, affiancati però da una memoria flash integrata (si parla di 1 o 2 GB), che si occupa di fare "da cuscinetto" verso i file utilizzati più di recente: in questo modo i dati vengono resi disponibili più velocemente, mentre si riduce il numero di volte in cui il disco motorizzato deve essere avviato, a tutto vantaggio ancora una volta di prestazioni e longevità del supporto. Windows Vista supporta nativamente questi dispositivi, senza bisogno di alcun driver aggiuntivo, necessario invece per utilizzare questo nuovo tipo di memorie con XP e/o precedenti (sempre che il produttore del dispositivo reputi proficuo svilupparne uno!). Bisogna comunque precisare che i dischi fissi ibridi non sono ancora disponibili sul mercato: il loro arrivo è previsto non prima del tardo 2007, e con tutta probabilità si tratterà di prodotti per notebook di fascia alta. La progressiva riduzione di prezzo e quindi la disponibilità al grande pubblico seguiranno da lì ad alcuni mesi. Windows SuperFetch"SuperFetch" è il nome un nuovo gestore della memoria che promette di velocizzare l'avvio o riavvio dei programmi utilizzati più spesso, pre-caricando in memoria i file cui si accede più frequentemente ed evitando che processi di background (quali un antivirus in scansione o una utilità di backup) possano "buttar fuori" i programmi dell'utente, dando luogo a saltuari ritardi e rallentamenti dopo un lungo periodo di inattività. Microsoft afferma che questa tecnologia possa tener conto anche dell'orario in cui si è soliti utilizzare determinate applicazioni, tentando di pre-caricare in anticipo il file necessari. Se vi sembra che questa descrizione sia alquanto vaga, in effetti è così: le uniche informazioni autorevoli che ho trovato provengono da questa pagina di MSDN che suona comunque più come un messaggio pubblicitario che non come una risorsa tecnica... Ad ogni modo, la mia esperienza al riguardo rivela che questa tecnologia è assolutamente vincente nel consentire di riprendere rapidamente le applicazioni dopo una pausa, ma in nessun modo migliora la velocità di apertura dei programmi "da freddo" rispetto a Windows XP: i tempi richiesti sono sempre grossomodo gli stessi. Windows ReadyBoostDa sempre si consiglia di aggiungere altra memoria per aumentare le prestazioni di sistema. Troppo spesso però si tende a dimenticare che per gli utenti meno avvezzi alla tecnologia può trattarsi di un intervento di una certa complessità: individuare ed acquistare un tipo di memoria adeguato (SDRAM, DIMM, SO-DIMM e ancora PC-100, DDR oppure DDR2? qui la spiegazione), staccare cavi, aprire il case, ricollegare il tutto... insomma, è un'operazione troppo complessa per l'utente medio. Microsoft ha pensato ora ad un interessante accorgimento per migliorare le prestazioni senza costringere l'utente ad aprire il computer: utilizzare le tradizionali memorie USB ("le chiavette", insomma) quasi come fossero cache di sistema. Le memorie flash di questo tipo infatti sono sicuramente meno veloci RAM "vera", ma comunque sensibilmente più agili degli hard disk magnetici: perché allora non sfruttarle per mantenervi una cache dei dati utilizzati più di frequente, riducendo così gli accessi al lento disco fisso? Il procedimento è piuttosto semplice: basta inserire una pen drive USB 2.0 da almeno 64 MB in una porta libera e cliccare sulla voce ReadyBoost della finestra di dialogo dell'Autoplay Da qui è necessario specificare quanto spazio ritagliare dalla chiavetta ed utilizzare per velocizzare il sistema, fino ad un massimo di 8 GB (!!): lo spazio assegnato a ReadyBoost non sarà infatti più accessibile per l'archiviazione di dati, almeno fino quando non si sceglierà di disabilitare la funzionalità Quali benefici concreti apporta realmente ReadyBoost? Ancora una volta, effettuare misurazioni precise è pressoché impossibile. Sul mio sistema non ho notato miglioramenti apprezzabili, ma bisogna comunque tenere in conto che con 2 GB di RAM a disposizione l'utilizzo del disco centrale è comunque piuttosto limitato: testimonianze raccolte in Rete sembrano evidenziare invece che i benefici sono interessanti con macchine più limitate, dotate di 1 GB di RAM o meno. Ad ogni modo, raccomando di non considerare ReadyBoost come un sostituto RAM: pensare di passare a Windows Vista senza una eccellente dotazione memoria causerebbe sicuramente delle delusioni, indipendentemente da questa funzionalità. Deframmentazione automatica: l'uovo di Colombo?È un dato di fatto che l'utente medio non cura in alcun modo la propria macchina, salvo poi lamentarsi se con l'andare le tempo lo strumento non è più scattante come ai primi tempi. Parte dell'inesorabile peggioramento prestazionale è da attribuirsi alla frammentazione dei file sul disco: certo, il problema è facilmente risolvibile utilizzando periodicamente l'utilità di deframmentazione acclusa fin da Windows 95, ma... quanti si ricordano di farlo? Windows Vista presenta una piccola novità anche sotto questo frangente: l'utilità di deframmentazione viene eseguita in automatico tutte le notti alle 2.00 per impostazione predefinita. L'orario comunque è facilmente personalizzabile. I/O PrioritizationSarà capitato sicuramente anche a voi di notare quanto il sistema diventi scarsamente reattivo durante operazioni molto intensive di accesso ai dischi, come ad esempio la copia di file voluminosi da un hard disk ad un altro. Ebbene Windows Vista risolve parzialmente questo inconveniente, facendo sì che tutte le operazioni di Input/Output siano priorizzate, e che rimanga sempre un minimo di margine per le richieste dell'utente. Devo dire che, fra tutte le migliorie prestazionali presentate, questa è sicuramente quella che sta mostrando i risultati migliori. Tirando le somme..No, alla data attuale Windows Vista non è in alcun modo più veloce di XP, checchè gli annunci promozionali vogliano dire, ma comunque... grazie Microsoft. Grazie per aver pensato anche a chi, come me, fa delle prestazioni del sistema un aspetto importante, ed aver quindi investito risorse nel realizzare un prodotto le cui performance possono essere considerate in linea con il predecessore, semplicemente rinunciando ad una cena per due al ristorante: 512MB di memoria DDR da aggiungere alla dotazione corrente costano meno di 50€. ![]() Aspetti negativi ![]() Altre funzionalità Pagine
Segnala ad un amico |
© Copyright 2025 BlazeMedia srl - P. IVA 14742231005