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Virtualizzazione per tutti: guida pratica a Windows Virtual PC

24/02/2011
- A cura di
Zane.
Tecniche Avanzate - Windows Virtual PC è un gestore di macchine virtuali per Windows 7 gratuito e facile da usare. Si scarica, si installa, e bastano pochissime cliccate per ritrovarsi con un "secondo computer" pronto ad essere utilizzato per prove e "smanettamenti" di ogni tipo. Può supportare anche Aero e, grazie all'integrazione con il sistema operativo host, permette di avviare applicazioni virtualizzate nel modo più semplice possibile.

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Prima di arrivare alle conclusioni, vi segnalo ancora qualche gruppo di opzioni interessanti, raggiungibili da Strumenti -> Impostazioni oppure cliccando sul pulsante Impostazioni che appare nella barra superiore della schermata principale di Windows Virtual PC una volta che viene selezionata una macchina virtuale.

Da Memoria potete modificare la quantità di RAM riservata alla vostra macchina virtuale

ShotMuletto_92.jpg

Per l'installazione del sistema operativo e dei vari programmi abbiamo usato il lettore CD/DVD fisico. È comunque presente anche il supporto integrato alle immagini ISO: dopo aver scaricato oppure creato un archivio di questo tipo, è sufficiente portarsi in Unità DVD per caricarlo

ShotMuletto_94.jpg

All'interno della macchina virtuale, l'immagine ISO sarà raggiungibile utilizzando la consueta icona relativa al disco ottico presente in Windows Explorer.

Segnalo infine i tre spazi dedicati ai dischi fissi: operando tramite le intuitive funzioni proposte, l'utente può modificare l'hard disk primario oppure affiancarne uno nuovo

ShotMuletto_93.jpg

Modificare l'ordine di boot (ed avviare da CD/DVD)

Notate che, per impostazione predefinita, l'ordine di boot impostato nel BIOS virtuale è disco fisso -> CD-ROM -> floppy -> pxe. Questo significa che Windows Virtual PC proverà per prima cosa a caricare il sistema operativo dall'hard disk, cercando un supporto bootabile nel lettore ottico solamente in caso non lo trovasse.

Una volta che avrete installato Windows quindi, non vi sarà più possibile utilizzare la stessa macchina virtuale per provare LiveCD o altri supporti in grado di avviare il sistema.

Per risolvere la situazione, spegnete il PC etereo, selezionate la vostra macchina virtuale dalla schermata principale di Windows Virtual PC e cliccate il solito pulsante Impostazioni. Da qui, disattivate l'opzione Abilita all'avvio presente nel gruppo Funzioni di integrazione.

Ora avviate la macchina virtuale, e premete ripetutamente il tasto Canc della tastiera per accedere al BIOS virtuale

Boot.jpg

A questo punto, potrete variare l'impostazione seguendo le istruzioni proposte dal solito articolo "Come modificare l'ordine di boot (e avviare da CD)".

Ad impostazione completata, ricordatevi nuovamente di abilitare l'opzione inerente le funzioni di integrazione automatiche all'avvio per rendere disponibili tutte le funzioni avanzate.

Conclusioni e limiti

Nel corso di questo articolo abbiamo visto come utilizzare Windows Virtual PC per creare un secondo computer da utilizzarsi per prove e "smanettamenti" di ogni tipo. Nulla vieta, chiaramente, di creare anche un terzo o un quarto calcolatore virtuale, magari impiegando sistemi operativi differenti. Fino a quando è disponibile abbastanza memoria, possono anche essere eseguiti contemporaneamente

MLIShot_2.jpg

A meno dei già citati requisiti (è indispensabile Windows 7 sul PC fisico, e preferibilmente una delle ultime tre edizioni di Windows sulla macchina virtuale), Windows Virtual PC si è rivelata un'ottima soluzione di virtualizzazione, che fa della grandissima semplicità e dell'ottima integrazione con il calcolatore fisico uno dei più importanti punti di forza.

Come già i prodotti concorrenti, anche Windows Virtual PC soffre delle limitazioni intrinseche all'attuale generazione di architetture di virtualizzazione: in particolar modo, non è in grado di eseguire applicazioni 3D troppo impegnative, come giochi "avanzati" e simili.

C'è poi il terribile vincolo costituito dall'obbligo di attivare anche il sistema operativo virtualizzato: concluso il periodo di prova ed i "riarmi" previsti, l'utente deve gestire una complicazione in più. Continua a non esservi una reale soluzione al problema: il corso d'azione migliore è probabilmente quello di contattare il centro assistenza Microsoft (il numero di telefono è mostrato a video proprio durante la fase di attivazione) chiedendo chiarimenti direttamente a loro.

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Esecuzione diretta dei programmi virtualizzati

 

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