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Guida: le differenti modalità di installazione dei programmi su Ubuntu

06/05/2011
- A cura di
Linux & Open Source - Installare un nuovo software su una distribuzione GNU/Linux come Ubuntu non rappresenta certo un problema. I metodi per farlo sono numerosi e, forse proprio per questa ragione, ciò potrebbe lasciare spiazzato l'utente meno esperto. In effetti esistono almeno 5 metodi equivalenti ed altrettanto validi per eseguire tale operazione! Analizziamoli insieme uno ad uno.

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Gli utenti di Windows sanno bene che, per installare un nuovo software sul PC, la maggior parte delle volte è sufficiente cliccare sul file setup.exe del programma. Chi passa a GNU/Linux, al contrario, ha solo l'imbarazzo della scelta, tra soluzioni interamente a riga di comando come il terminale, oppure interamente grafiche come Ubuntu Software Center.

Ubuntu Software Center.png

Finalità della guida

Consapevole che negli utenti meno esperti di GNU/Linux avere la possibilità di installare un nuovo programma in molti modi differenti, più che rappresentare un vantaggio potrebbe generare confusione, ho deciso di riassumere i principali in questa guida. Analizzeremo, inoltre, il caso in cui un software non sia direttamente disponibile nei repository, costringendoci a compilare manualmente il codice sorgente.

Alla fine non verrà decretato un vincitore ma starà a noi utilizzare il metodo che più ci aggrada o quello che riteniamo più semplice o idoneo da applicare di volta in volta. Riassumendo, le tematiche trattate saranno le seguenti:

  • Installazione da terminale con apt-get ed eventuale aggiunta di repository esterni;
  • Installazione da terminale di un pacchetto .deb;
  • Installazione da terminale mediante compilazione del codice sorgente;
  • Synaptic ed eventuale aggiunta di repository esterni;
  • GDebi;
  • Ubuntu Software Center.
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Installazioni da terminale

 

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