Linux & Open Source - Se provare un CD o un DVD live non vi basta e volete usare Ubuntu in modo più "approfondito" pur senza minare la stabilità del vostro sistema, potete semplicemente munirvi di un disco USB esterno... e seguire queste istruzioni.
Questo è un disco rigido IDE da 80GB Maxtor, montato in un box esterno USB 2.0.
Il processo di partizionamento è molto simile, almeno per la prima
parte. Ricordatevi sempre di scegliere il disco giusto (nell'esempio 82.0 GB Maxtor 6 L080L0), il resto sta a voi. Potete decidere se usare tutto il disco (Use the entire disk) o partizionarlo manualmente come nell'esempio con l'unità flash USB.
Su un disco come il Maxtor non avrete problemi di spazio, quindi
potete partizionarlo come meglio vi aggrada, anche lasciando spazio per
altri filesystem.
Alcuni suggerimenti per sfruttare al meglio il disco
Mettete sempre la partizione di swap come prima partizione, per massimizzare il throughput del disco. Potete farla grande quanto volete, ma non avrebbe comunque senso farla più grande della capienza totale della RAM installata nel sistema, a meno che non sia relativamente molto piccola (meno di 512MB in un Pentium 4, ad esempio).
Fate in modo di creare una partizione separata per la directory radice (/) e per /usr, così sarà più semplice gestire il software che installerete, e non correrete rischi di rovinare la directory radice se commetterete errori in /usr.
Separate la directory /home dalla directory radice mettendola in una partizione distinta, in modo da poter operare in più sicurezza senza rischiare di cancellare software importanti casomai doveste operare come utente root.
Se volete aggiungere ulteriori partizioni (e, ovviamente, se avete abbastanza spazio) potete separare /boot dalla radice: il/i kernel, le immagini initramfs e initrd, l'intera configurazione di GRUB potranno così essere ancora più al sicuro.
Se avete ancora spazio potete creare directory generiche, temporanee, di rete o di lavoro come sottocartelle di /home (come, ad esempio, /home/temp, /home/shared, /home/office, /home/work, eccetera), comunque tenendole separate dalla radice o da /usr.
In distribuzioni come Gentoo potrebbe essere una buona idea separare /var in una partizione a se stante, specialmente per il fatto che directory come /var e/usr tendono a crescere a dismisura. Usate utility di manutenzione della distribuzione come eclean-pkg per liberare spazio.
Questi suggerimenti sono validi anche per installazioni su dischi interni.