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ARM big.LITTLE - La nuova frontiera delle CPU mobile

04/04/2013
- A cura di
Telefonia & Palmari - Un breve articolo su come tutte le future CPU per smartphone funzioneranno, e sui benefici che porta la nuova architettura big.LITTLE progettata da ARM.

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ARM big.LITTLE MP

Come avevamo accennato nella pagina precedente, questa architettura in realtà è un VERO 8 core, nonostante abbia 2 CPU separate.

Il secondo tipo di implementazione di cui si è citato sempre nella pagina precedente, permette una migrazione totale di tutti i task da una CPU all'altra, in base alla loro pesantezza, e non sfruttando la coppia di core. Questo tipo di gestione però presenta un problema sostanziale a livello software.

Infatti lo scheduler del kernel non riesce a capire preventivamente se il nuovo processo necessita della potenza di calcolo offerta dai core A15, o basterebbe solo l'A7.

Il Team Linaro (famoso per le ottimizzazioni riportate in ambito Linux e android) è riuscito ad implementare questo tipo di algoritmo nel kernel Linux 3.8 (sarà aggiunto in seguito al mainstream), che permette l'utilizzo di entrambe le CPU presenti nel SoC come se fossero "fuse" assieme: i task leggeri migreranno verso i core A7, mentre quelli pesanti migreranno verso i core A15, utilizzando tutti gli 8 core assieme, ed ottimizzando la velocità del sistema.

Purtroppo questo nuovo algoritmo è ancora in fase preliminare di testing, e sarà pienamente funzionante e attivo tra qualche mese, ma le aspettative sono molto alte e trasformerebbe qualsiasi big.LITTLE in un sistema che può tener testa ad un desktop come gestione del multitasking.

Evoluzione delle CPU

Una ulteriore evoluzione della piattaforma big.LITTLE, che avanzerà nei prossimi anni, è l'utilizzo delle nuove architetture di CPU denominate Cortex A53 e A57, basate su architettura ARMv8 a 64 bit (AArch64), che permettono di sfruttare un massimo di 16 core totali mediante l'utilizzo del CoreLink CCN-504 come bus di interconnessione. Questa evoluzione inoltre permette l'utilizzo di memorie RAM DDR4 ad alta velocità, che contribuiscono alle performance estreme della piattaforma.

Conclusioni e Referenze

Di sicuro possiamo considerare questo nuovo tipo di architettura come un grande passo in avanti in ambito mobile, soprattutto nella gestione dei consumi, che si rivela uno dei maggiori problemi che si riscontrano nei terminali mobili odierni. ARM e la sua relativa architettura sono in continua evoluzione, quindi non possiamo fare altro che attendere per una corretta implementazione di questa tecnologia, in modo da beneficiarne al massimo dei suoi vantaggi, minimizzando i lati negativi.

Per chi fosse interessato alle prestazioni REALI di questa piattaforma, invito a visionare alcune video recensioni del Galaxy S4 variante I9500 (l'unica con l'Exynos Octa), in modo da farsi una idea su come la gestione dei core sia implementata su un vero terminale, e come gli svantaggi influiscano sull'utilizzo giornaliero.

Per ulteriori approfondimenti, dettagli tecnici e qualsiasi altra informazione in merito all'argomento dell'articolo, rimando direttamente al sito ufficiale ARM, e a quest'altro file PDF ufficiale ARM che spiega le principali differenze tra una architettura omogenea e una eterogenea (come il big.LITTLE).

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