Appendice: il comando export
export è un comando built-in di Bash, ovvero non lo troverete da nessuna parte nel sistema perché è parte integrante della shell che state usando.
Esso serve a rendere valide variabili e funzioni della shell in tutti i processi figli: in poche parole, se esporterete una variabile con export nel file di configurazione di Bash essa sarà resa valida sempre, fino a che non ne varierete il valore in una sottoshell o in un login alternativo, come su o chroot, o fino a che non la modificherete nella configurazione della shell.
Esportare una variabile è molto semplice, e basta lanciare
export VARIABILE=<valore>
Oppure, nella stessa istanza della shell, assegnare prima il valore alla variabile con
VARIABILE=<valore>
Ed esportarla successivamente con
export VARIABILE
Se volete vedere tutte le variabili esportate nella istanza della shell corrente, anche per verificare che la vostra variabile sia stata correttamente esportata, potete lanciare il comando
export -p
Oppure, siccome a volte l'elenco è molto lungo, potete filtrare l'intera lista con grep:
export -p | grep VARIABILE
Dove VARIABILE sarà la vostra variabile appena esportata. Ricordate che grep è case sensitive per default, ed è possibile renderlo case insensitive aggiungendo l'opzione -i:
export -p | grep -i VARIABILE.