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Reportage completo da Kaspersky Security Symposium 2010

27/09/2010
- A cura di
Zane.
Sicurezza - MegaLab.it è volato a Monaco di Baviera per assistere al press tour Kaspersky sulla sicurezza informatica. Dagli attacchi mirati di "Operazione Aurora" e Stuxnet ai rogue antivirus studiati per truffare l'utente finale, passando per spam, gaming on-line, virus per Linux (!) e questioni legali. Vi raccontiamo cosa è successo e quali sono le minacce che tenteranno di compromettere i nostri sistemi nel futuro più immediato.

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L'apertura ufficiale della giornata principale è tenuta da Andreas Lamm, Direttore generale per Kaspersky Lab Europa

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All'evento sono presenti delegati provenienti da 24 nazioni differenti, che Lamm trova il tempo di citare una per una.

Il manager spiega quanto importante sia per la sua azienda l'aspetto relativo alla formazione e all'informazione del pubblico e si spinge ad alcuni interessanti parallelismi fra la sicurezza "fisica", presente in forze all'Oktoberfest, e quella del mondo tecnologico sul quale si trova ad operare.

Trattandosi di realtà che attraggono un'enorme bacino di utenza, questo significa importanti somme di denaro. E dove c'è denaro, ci sono i criminali.

Così come l'evento bavarese è sempre in forte crescita, lo stesso può dirsi della quantità di codice malevolo in circolazione: la curva ascendente ha iniziato ad essere particolarmente evidente nel 2004, per poi esplodere a ritmi sempre più sostenuti fino a raggiungere la situazione odierna

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D'altro canto, il bottino è sostanzioso: si parla di 10 miliardi di euro di introiti per i cyber-criminali per singolo anno nella sola Germania.

Lamm accenna anche al settore della sicurezza dei dispositivi mobili: sebbene i reali malware siano ancora pochi, spiega il manager, il pericolo che si possa consentire l'accesso a dati riservati (email, password, numeri di carta di credito, documenti aizendali) in seguito allo smarrimento o al furto dell'apparecchio è assolutamente concreto ed attuale.

La situazione, comunque, potrebbe cambiare presto: Lamm non esclude che la quantità di malware in circolazione sulle piattaforme mobili possa raggiungere la criticità che oggi caratterizza i PC attorno al 2015.

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