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La trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.
Numerosi osservatori hanno sostenuto a più riprese che il principale concorrente di Microsoft non sono tanto le piattaforme alternative a Windows, ma piuttosto le copie pirata di quegli stessi software che costituisco il core business dell'azienda. Se è indubbio che il florido mercato illegale abbia contribuito ad affermare la supremazia del monopolista, l'azienda è impegnata da qualche anno a dotare i propri beni più importanti di tecnologie che possano quantomeno "intralciare" l'utilizzo di merce contraffatta. Il debutto di Windows Genuine Advantage (WGA) è avvenuto nel lontano 2004 e lo sviluppo del relativo componente software, dal 2006 in poi distribuito anche tramite Aggiornamenti automatici, continua ancora oggi. Sulla falsariga di WGA è Office Genuine Advantage (OGA), dedicato alla verifica dell'autenticità delle copie di Microsoft Office. Il colosso di Redmond ha comunicato ora che, a partire da Microsoft Office 2010, la celebre suite da ufficio includerà nativamente le caratteristiche di protezione offerte da Software Protection Platform (SPP): si tratta della medesima piattaforma che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto rendere Windows Vista e successivi più resistenti ai tentativi di manomissione del meccanismo di attivazione, più efficienti nel rilevare copie contraffate del prodotto e, in generale, più difficili da piratare. Stando al comunicato, SPP equipaggierà appunto anche Microsoft Office 2010 e successivi. Ulteriori conferme e maggiori informazioni al riguardo arrivano da un post pubblicato sul blog degli sviluppatori di Microsoft Office 2010: dal messaggio si scopre che, contrariamente a quanto visto con Office 2007, anche le copie di Office 2010 acquistate tramite una licenza a volume dovranno essere attivate: fortunatamente però, la procedura potrà essere svolta anche localmente, utilizzando un host equipaggiato con lo stesso Key Management Service (KMS) impiegato per le attivazioni di Windows. "Non vi sarà alcuna riduzione delle funzionalità" - rassicurano gli svilippatori - "Anche in caso Office non fosse attivato, gli utenti potranno comunque ancora aprire, salvare, modificare e stampare i file Office, tuttavia verrà mostrato un messaggio di notifica nel quale si ricorda la necessità di attivare il prodotto". Tornando al comunicato originale, Microsoft si rivolge apertamente ai propri utenti (come spesso accade quando si parla di WGA e OGA), e propone SPP come una funzionalità grazie alla quale "il personale incaricato portà controllare meglio il modo in cui le product key delle licenze a volume vengono attivate ed usate, mano a mano che andranno a distribuire Office 2010 all'interno delle relative organizzazioni". Oltre a sottolineare i gravi danni arrecati dalla pirateria all'economia mondiale e locale, l'azienda segnala anche che il 41% del software circolato durante il 2008 è stato acquisito illegalmente, o utilizzato senza una valida licenza: "questo si traduce in una perdita di oltre 50 miliardi di dollari per le aziende di settore", si legge. Contestualmente alla nuova caratteristica anti-pirati alla base di Office 2010, Microsoft ha annunciato anche che OGA è stato esteso ad ulteriori 13 Paesi (sebbene non si precisi quali), arrivando così ad un totale di 41 stati in cui il programma è attivo. Segnala ad un amico |
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