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Windows 7: in Europa, senza Internet Explorer
Microsoft dice "sì" alla schermata di scelta del browser in Windows 7
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La trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.
Stando ad un lancio dell'agenzia Bloomberg rapidamente ripreso da tutti i siti di settore, Microsoft sarebbe impegnata in una trattativa con l'Unione Europea tesa a risolvere il contenzioso che la vede sotto il microscopio per abuso di posizione dominante e pratiche anticompetitive ai danni dei concorrenti. Due sono i distinti casi sui quali l'UE sta scrutinando l'azienda. Il primo e più discusso è quello legato all'integrazione del browser web Internet Explorer all'interno del sistema operativo, in un indagine partita in seguito alle lamentele avanzate dalla norvegese Opera Software. L'altro riguarda invece il formato dei documenti generati con Microsoft Office, giudicati evidentemente inadeguati a consentire l'interoperabilità con i software alternativi del settore. La fonte della notizia sono quatto persone bene informate circa l'avanzamento del negoziato, che hanno però chiesto all'agenzia di rimanere anonime. Gli informatori hanno altresì rivelato che Microsoft sarebbe impaziente di chiudere la questione prima dello scadere del mandato di Commissario attualmente affidato a Neelie Kroes, ovvero il dicembre dell'anno corrente. Il Commissario Krose, dal canto suo, si è detta intenzionata a concludere il procedimento e non cedere la questione al proprio successore. "È nel loro interesse chiudere prima che l'UE imponga delle sanzioni", ha commentato Matt Rosoff, analista presso un'azienda specializzata di Washington. "In questo modo, Microsoft avrebbe ancora una qualche forma di controllo circa le azioni da intraprendere" ha continuato. L'esperto si riferisce probabilmente alla millantata "schermata di scelta del navigatore" che Microsoft potrebbe essere costretta ad inserire in tutte le future versioni di Windows. Di cosa si parlaTrattandosi di trattative confidenziali, è impossibile al momento sapere di più circa lo stato delle cose: è comunque presumibibile che Microsoft stia facendo pesare al massimo la propria decisione di distribuire Windows 7 sprovvisto di Internet Explorer in Europa (Windows 7 E), e come questo possa facilitare le cose per gli sviluppatori alternativi. Circa Microsoft Office invece, sarà sicuramente il supporto a OpenDocument di cui sarà dotato Microsoft Office 2010 il fulcro delle trattativa, così come la scelta di rendere disponibile tale caratteristica anche agli utenti delle versioni attualmente in commercio della suite. Non è da escludere nemmeno che l'azienda possa mettere sul piatto il pagamento anticipato di una certa sanzione a patto di chiudere le investigazioni e consentirle di andare avanti. Resta ora da vedere se la Commissione reputerà sufficienti le argomentazioni di Microsoft, e se gli esperti riterranno adeguate le dimostrazioni di apertura intraprese dal monopolista. Segnala ad un amico |
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