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Aprire un blog: guida per muovere i primi passi nel mondo del web publishing

23/09/2009
- A cura di
Internet - Vuoi aprire un tuo blog ma è la prima volta che ti addentri nel faticoso ed appagante mondo della pubblicazione on-line? Ecco un buon punto di partenza per acquisire i primi, fondamentali concetti che ti aiuteranno nelle scelte che dovrai intraprendere.

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Quando si affrontano determinati temi, i cui argomenti sono entrati anche solo per osmosi nel nostro bagaglio culturale, è doverosa un premessa.

Questa guida si rivolge, e così verrà sviscerata, a coloro i quali si sono decisi ad aprire un blog personale, ma non hanno mai avuto esperienze di gestione, quindi hanno la necessità di avere un quadro generale per farsi un'idea e non trovarsi in ambasce difronte a domande che potrebbero apparire semplici ai più esperti.

Cosa è un Blog? è proprio un blog quello che voglio aprire?

Wikipedia dà una definizione sintetica ma nello stesso tempo esaustiva di quale tipologia di struttura web possa definirsi "blog".

In informatica, e più propriamente nel gergo internettiano, un blog è un sito internet, generalmente gestito da una persona o da un ente, in cui l'autore pubblica più o meno periodicamente, come in una sorta di diario online, i propri pensieri, opinioni riflessioni, considerazioni, ed altro, assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale elettronico come immagini o video. Il termine blog è la contrazione di web-log, ovvero "traccia su rete"

Prendendo questa denominazione come punto di partenza è evidente che un blog giri intorno alla parola chiave di "diario".

La sua struttura infatti ruota intorno all'indicizzazione per data dei contenuti.

La data è quindi parte integrante del contenuto, ne determina la cronistoria e lo inquadra automaticamente in un preciso contesto.

Il vantaggio di questo approccio si ripercuote sugli argomenti trattati.

A differenza dei siti web "classici" infatti di norma un blog non è rigorosamente monotematico e se tratta di un argomento in particolare (blog di genere) lo affronta dal punto di vista soggettivo dell'autore.

In generale parlando delle esperienze dell'autore, i temi trattati possono essere molteplici; poiché lo stesso affronta situazioni di diversa natura nella vita reale e ne riporta le opinioni.

Molto spesso questo approccio non viene rispettato; il motivo, però, è quasi sempre legato alla facilità di utilizzo del software di gestione per blog che lo rende adattabile anche alla costruzione di "mini-siti" più che alla duttilità del concetto di blog; ma dei vantaggi/svantaggi di questo approccio parleremo in seguito.

Data la sua natura, il blog vive grazie ai commenti dei suoi lettori che decidono di esporre la propria opinione in merito al tema "lanciato nel piatto" in ogni singolo post.

Questo, nel contempo, determina che un blog non necessita di una struttura di supporto tipo forum, e tendenzialmente non è predisposto per questo.

Esistono comunque varie tipologie di blog e penso che tuttavia non inglobino tutte le sfaccettature esistenti. Elenco quelle che a mio modo di vedere sono delle "macro classi":

  • Il blog personale è quello che più si attiene alla natura di diario on-line finora descritto.
  • Il corporate blog (o blog aziendale) è un blog tenuto da dipendenti di una azienda o collaboratori ad un progetto, solitamente è di dominio privato degli stessi; e tratta in maniera informale della vita all'interno dell'azienda.
  • I "media-Type blog" come i photoblog, i vlog (videoblog) e i linklog nei quali l'autore preferisce far parlare le immagini o i video oppure introdurre spunti di conversazione tramite collegamenti a notizie. Di norma i testi sono ridotti al minimo indispensabile, al limite sono presenti didascalie o piccole introduzioni.
  • I blog di genere, come abbiamo avuto modo di accennare, sono blog che trattano di un argomento di carattere generale ma prestabilito come la "politica", la "tecnologia", "l'arte" e via discorrendo. Rispetto ad un tradizionale sito web, comunque, difficilmente presenterà argomenti oggettivi come guide o manuali, le quali verranno sostituite da più soggettive opinioni, trucchi o suggerimenti e segnalazioni seguite da qualche spiegazione.

Come si può evincere da queste definizioni un Blog con la "B" maiuscola ha un linguaggio informale, presenta spunti di riflessione, racconta storie o pezzi di vita, analizza, sviscera ma quasi mai impone un punto di vista definitivo. È la casa virtuale di un autore, non il suo posto di lavoro.

Ovviamente, e non saprei dire se è un bene, la diffusione di questo strumento mette molto spesso in crisi la definizione e di conseguenza il motivo per cui sono nati i Blog.

Molti degli attuali "blog" o pseudo-tali, sono a tutti gli effetti, come dicevamo, dei "mini-siti".

La mia opinione personale è che questo avvenga perché quando un nuovo mezzo diviene di comune utilizzo chi si cimenta nell'adoperarlo tende a non informarsi a dovere sui limiti e sulle potenzialità; ma prende per buono l'andamento che va per la maggiore.

Gli svantaggi di questo approccio dovrebbero essere invece lapalissiani.

La struttura non è preparata per sostenere un sito web, ma viene adatta e stirata per sembrarlo.

La sezione commenti si trasforma in un forum ma non ne ha i vantaggi organizzativi per gestire un dibattito articolato: è capitato a tutti di vedere numerosi commenti che si replicano e si quotano ma di seguire a fatica il filo del discorso.

I post si trasformano in pagine statiche dove la data perde il suo valore storico è assume il semplicistico significato di "giorno di pubblicazione"

La ricerca dei contenuti diventa ingestibile: i blog solitamente indicizzano per data (ecco spiegata la presenza di default di un calendario, quasi mai utilizzato) e tramite tag o categorie per l'indicizzazione per argomento. La ricerca per stringhe che invece questo utilizzo forza è quasi sempre controproducente.

Ben più importante è lo svantaggio in termini di successo.

Competere con testate professionali, qualunque sia l'argomento trattato; è molto difficile ed è, tolte rare eccezioni, una battaglia persa in partenza.

Molti blog infatti diventano, aimhè, banali casse di risonanza per questi portali, più rinomati; uscendo con notizie non fresche, articoli rimpastati e peggio ancora fotocopia degli originali.

Questo porta solo ad una veloce perdita di credibilità e di interesse da parte dei lettori.

Mettere invece se stessi e le proprie esperienze in gioco è molto più produttivo.

Il lettore sa che troverà qualcosa di originale con cui confrontarsi ma sopratutto di personale, quindi tornerà da voi non per la mera notizia, che può avere da molteplici fonti; ma per la vostra opinione alla notizia.

In conclusione

Chiudendo questa prima parte, se sono riuscito a farvi comprendere a pieno il significato di Blog e siete sempre più convinti ad aprirne uno vostro; sarò felice di illustrarvi i concetti base da conoscere per effettuare le giuste scelte tecniche.

Per chi invece reputa che, in ultima analisi, non è un blog quello che aveva intenzione di aprire: non si scoraggi. Il web offre altri notevoli strumenti che spesso sfruttano le ombre grige che intercorrono tra blog e sito web "classico", o si concentrano su aspetti particolari e precisi del "social network", fornendo, quindi, strutture più adeguate. Certamente con un attenta ricerca possiamo trovare ciò che cerchiamo.

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Nozioni fondamentali da conoscere per mettere on-line un blog

 

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