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![]() Sin dal lontano 1998, il team di appassionati noto come ReactOS Foundation lavora ad un sistema operativo open source che, a sviluppo completato, possa risultare compatibile con Windows ma utilizzabile liberamente da tutti. Il nome del progetto è ReactOS L'obbiettivo è ambizioso quanto complesso, ed il traguardo ancora molto lontano: ad oggi, infatti, ReactOS è un software in fase embrionale, giudicato inadeguato per l'impiego sui sistemi di produzione anche dagli sviluppatori stessi. Per capire in prima persona come stiano procedendo i lavori, ho deciso di fare un "giro di prova" con la versione 0.3.13-REL rilasciata a fine marzo 2011. Nota: Inizialmente, avevo previsto di installare ReactOS su un PC fisico. Nonostante abbia provato però su due macchine diverse e con due CD diversi, il setup si è sempre bloccato subito dopo il caricamento iniziale. Di conseguenza, ho ripiegato su una macchina virtuale gestita da VirtualBox, sulla quale il sistema operativo si è finalmente installato correttamente. Di conseguenza, alcuni dei problemi segnalati potrebbero essere causati dall'ambiente virtualizzato, più che da un difetto del sistema operativo stesso. Ottenere ReactOSLa prima cosa da fare per provare ReactOS è scaricare uno dei pacchetti disponibili alla pagina dedicata. È presente l'immagine ISO con la procedura di installazione da masterizzarsi su CD (quella da me provata), un Live CD per testare il sistema operativo senza installare nulla sull'hard disk e varie macchine virtuali pronte all'uso. Come anticipato, il materiale è distribuito con licenza GNU GPL ed è quindi scaricabile ed utilizzabile da tutti gli interessati in maniera gratuita. InstallazioneLa procedura d'installazione è ispirata a quella di Windows XP La fase preliminare, testuale, consente di scegliere la lingua (è presente anche l'italiano), gestire (in maniera alquanto rudimentale) il partizionamento del disco e copiare i vari file. La seconda fase è invece interamente grafica ed è dedicata alla raccolta delle preferenze personali Il tutto è sorprendentemente rapido: in meno di 5 minuti il sistema si riavvia... .... e siamo davanti al desktop Segnala ad un amico |
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