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Anonymous e l'Italia: intervista esclusiva ad alcuni connazionali dissidenti

10/02/2011
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Internet - Alcuni utenti di Anoymous si raccontano in esclusiva per MegaLab.it. Parlano degli scopi e delle tecnologie impiegate, ma svelano anche la data fissata per il prossimo attacco.

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Alcuni fatti recenti hanno portato nuovamente all'attenzione mondiale il nome "Anonymous". Per capire meglio di cosa si tratti, abbiamo deciso di intervistare alcuni utenti che hanno partecipato attivamente (e lo fanno tutt'ora) alla cosiddetta "Operation Italy", di seguito chiamata sinteticamente "opitaly".

Ringrazio per il tempo e per l'intervista concessa Kn0t, Killerklown, D0zer, fed, v3n0m, phre e firmament, i quali hanno acconsentito all'utilizzo in pubblico dei loro nickname. L'ordine con cui appariranno le risposte fornitemi, è da ritenersi strettamente cronologico. Riporto integralmente il contenuto dell'intervista: qua e la sono state apportate alcune modifiche lessicali e sintattiche per adattare meglio il testo all'articolo e rendere quindi la lettura più scorrevole, senza però modificare il messaggio che ogni singolo utente ha tentato di trasmettere.

MegaLab.it: Ciao, come definireste "Anonymous"?

Kn0t: Non siamo un gruppo come comunemente si dice. Siamo un'idea, un'idea precisa che si segue e si rispetta. Per questo siamo ordinati anche senza la figura di un leader, semplicemente perchè il nostro leader è l'etica.

Killerklown: Aggiungo: la cosa più bella di Anonymous è che la nostra protesta non colpisce la gente, ma solo i governi o un preciso obiettivo simbolico.

MLI: Qual è l'età media di coloro che partecipano alle azioni di Anonymous?

Kn0t: A differenza di altre categorie di dissidenti informatici, qui c'è gente di tutte le età, nel senso che si parte dai 15-16 anni e si arriva all'incirca fino ai 35. Però non ci sono distinzioni profonde: ci trattiamo tutti allo stesso modo, la differenza non si nota troppo. Secondo le mie esperienze, gli adolescenti sono quelli che sanno di più riguardo la sicurezza.

Killerklown: È ovvio che ci sono differenze di età. Dicono che noi siamo il popolo, ma hai mai visto un popolo di soli adolescenti? Questa è una rivolta, non una crew qualunque. Però non credo che gli adolescenti siano i più esperti.

MLI: Quali sono i motivi che vi hanno spinto a creare e/o partecipare a opitaly?

Kn0t: I motivi sono semplici, il governo sta minando la libertà di espressione e di informazione della gente. Noi difendiamo la nostra libertà in questo modo. Se si considera che oramai tutto è basato su internet, un danno ad una rete equivale ad un danno fisico.

Killerklown: Il capo del governo possiede tutti i media, banche giornali e TV. Inoltre viene negata la possibilità di vagare liberamente per la rete e di condividere files: mi riferisco, in particolare, alla prima Legge Urbani del 2003 e alla chiusura del sito "thepiratebay.org".

Kn0t: Oltretutto censure inutili e facilmente bypassabili.

D0zer: Protestiamo anche per il nostro diritto alla libertà di parola, visto che la censura la teme e cerca di arginarla.

Kn0t: Attenzione però a non generalizzare: non colpiamo solo i governi (come nel caso specifico), ma tutti coloro che sono contro i cittadini: quando ci furono quei fatti con Assange attaccammo Visa, Mastercard e Amazon; se, per esempio, domani ci mette i piedi in testa la banca tunisina di "vattelappesca", attacchiamo anche loro.

MLI: Usate solamente il Ddos (Distributed Denial of Service) come attacco o anche altre tipologie?

Kn0t: Principalmente attacchi Ddos perchè alla portata di tutti. Siamo comunque aperti a tutto: io stesso mi sono messo in moto per utilizzare attacchi che sfruttano una nuova tecnologia o meglio, tecnologia che sulla carta esiste da molto, ma nella pratica è poco sfruttata. Si inviano dati contraffatti a dei server per aumentare la potenza dell'attacco (ip spoofing, smurf, Dr-Dos).

D0zer: Spesso è il numero a fare la differenza, e il Ddos per noi è praticamente un simbolo.

Kn0t: Vi è inoltre una nuova volontà comune di effettuare attacchi mirati come pentesting diretto (semplificando, è un test delle reti per trovare vulnerabilità), cercare falle nel software, nei CMS e nei sistemi usati. Ovviamente questo non è alla portata di tutti, ma solo di coloro che ne hanno specifiche capacità tecniche (ad esempio doti avanzate di php e conoscenza dei sistemi).

MLI: Il vostro intento è quello di "destabilizzare" il governo con queste cyber-azioni: i cittadini possono stare tranquilli? I loro dati sono al sicuro?

Fed: Noi siamo dalla parte dei cittadini. Quello che faccio, lo faccio anche per loro.

Kn0t: Siamo assolutamente dalla loro parte. I loro dati personali sono al sicuro, anche perchè non siamo interessati ai soldi, anzi ad alcuni di noi più volte sono stati proposti in cambio di informazioni, ma non è quello il nostro scopo.

V3n0m: Ovvio, Anonymous è dalla parte dei cittadini, quindi direi che possono stare tranquilli.

MLI: Potete dirci se ci saranno altri attacchi, anche senza entrare nei dettagli?

Phre: Ci saranno sicuramente. Possiamo svelarvi anche la data: è giusto che la gente sappia. Il prossimo attacco avverrà domenica 13 febbraio dalle ore 13 ora italiana. Il target è per ora un segreto: verrà svelato circa mezz'ora prima dell'inizio dell'attacco.

MLI: Fino a quando andrà avanti la protesta?

Firmament: Fin quando se ne sentirà il bisogno (ed ora il bisogno è molto).

Kn0t: Opitaly cesserà di esistere solo nel remoto caso in cui la situazione attuale cambi, radicalmente ma credetemi le possibilità di cambiamento sono assai scarse.

Killerklown: Di una cosa sono però certo: Anonymous esiste da anni e continuerà ad esistere per sempre, o perlomeno finchè ci sarà bisogno di un esercito che combatta per la libertà di tutti noi.

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