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![]() Solo poche settimane addietro, Google annunciava un secco cambio di rotta per quanto riguarda il supporto ai filmati trasmessi in streaming tramite il tag <video> introdotto da HTML5: la capacità di decodificare il formato proprietario H.264 sarebbe stata presto rimossa da Google Chrome. La decisione, più che da motivazioni tecnologiche, era dettata dalla ferma intenzione di privilegiare l'uso di algoritmi liberi, fra i quali il suo "WebM" rappresenta uno degli esponenti di spicco. A Microsoft, fermamente intenzionata a sospingere H.264 proponendolo anche come unico formato gestito nativamente da Internet Explorer 9, la mossa non era proprio andata giù. La reazione non si è fatta attendere troppo: tramite un breve post, l'azienda ha segnalato ieri di aver ultimato la preparazione di una specifica estensione per Google Chrome, installando la quale il browser della concorrente diviene in grado di sfruttare il decoder H.264 integrato in Windows 7 e riprodurre così di nuovo correttamente i relativi flussi in streaming. Lo strumento, compatibile con Google Chrome 8.0 e versioni successive solamente quando installato sul più recente sistema operativo Microsoft, è chiamato Windows Media Player HTML5 Extension for Chrome e può essere scaricato liberamente partendo da qui Con questa release, il colosso di Redmond rende potenzialmente in grado tutti i browser web concorrenti più rilevanti di riprodurre filmati codificati con H.264: Microsoft stessa aveva infatti rilasciato un'estensione analoga per Firefox già sul finire dell'anno scorso, mentre Safari integra già nativamente questa tecnologia. Resta da vedere se Google deciderà di dare un nuovo colpo di coda, disabilitando, più o meno ufficialmente, il componente in questione, o se magari deciderà di replicare sul profilo tecnico, rilasciando un'estensione per Internet Explorer 9 in grado di consentire al programma di decodificare filmati WebM. V'è anche l'eventualità che il gruppo decida di accettare passivamente la situazione: considerata la scarsa attitudine del colosso delle ricerche a rimanere inerte, tale scenario risulta sicuramente il meno probabile. Segnala ad un amico |
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