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Facebook e sicurezza: sfatiamo le credenze e i falsi miti

22/12/2011
- A cura di
Sicurezza - Facebook è ormai diventato il social network più famoso e utilizzato in tutto il mondo con i suoi milioni e milioni di utenti. Per questo motivo sta diventanto il bersaglio preferito per molti cybercriminali che sfruttano la popolarità del sito per diffondere vere e proprie catene "semi automatiche" a scopi lucrosi.

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Introduzione

Quanti di noi, che utilizzano Facebook, si sono visti taggati in qualche messaggio di un nostro amico, asserendo di essere ripresi in qualche video sconcertante, cosa in realtà rivelatasi falsa? Io ho ormai perso il conto.

Queste catene che si diffondono con tale rapidità sono veicolate per mezzo di diverse tecniche: una fra le tipologie di attacco più comuni che colpiscono gli utenti del social network è il "clickjacking", utilizzato massicciamente così da condividere involontariamente il contenuto indesiderato.

Cliccando su di un elemento in una pagina appositamente programmata il click viene catturato e reindirizzato, ad insaputa dell'utente, su di un altro oggetto. Per indurre l'utente a cliccare si cerca di "smuovere" la sua curiosità lanciando delle vere e proprie esche "appetitose", come foto "compromettenti" di personaggi famosi e contenuti sexy.

Tipologie dell'attacco

Questo attacco può essere portato a termine in due modi: utilizzando in modo improprio i Javascript o sfruttando un IFRAME nascosto.

  • Attacco tramite Javascript:

Il clic dell'utente su un elemento di una pagina HTML viene gestito dalla funzione event handler, che una volta riprogrammata con parametri differenti, reindirizza il click dell'utente verso destinazioni del tutto diverse da quelle da lui volute.

  • Attacco tramite IFRAME celato:

Il malintenzionato sfrutta un IFRAME - un elemento HTML incluso nella pagina - che permette di caricare all'interno di questa una qualsiasi altra pagina web. Per renderlo invisibile l'attaccante imposta l'elemento trasparente mediante CSS impostandolo trasparente. I click effettuati sulla pagina web visibile vengono in realtà eseguiti su quella celata.

Il perché di tutto...

Dietro queste attività truffaldine si celano motivi economici. Infatti più utenti condividono quel contenuto, maggiore sarà la sua visibilità.

Più il numero di click aumenta, più si riempiono le tasche dei criminali.

Di conseguenza c'è una crescita continua delle minacce scoperte nei social network come evidenziato da questo grafico elaborato da Sophos Lab.

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Nelle prossime pagine...

In seguito analizzeremo uno degli innumerevoli casi capitati tra le nostre mani, in modo da divenire più consapevoli riguardo questi fenomeni e concluderemo l'articolo inserendo alcune precauzioni da prendere quando usufruiamo di un social network come Facebook.

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Analisi Riassuntiva e precisazioni

 

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