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Opera 10.50 è disponibile in versione finale

03/03/2010
- A cura di
Zane.
Internet - La nuova versione del browser norvegese propone un'impostazione grafica freschissima, la piena integrazione con Windows 7, il supporto al tag video e tanto altro ancora. La build definitiva per Windows è già scaricabile, ma ci sono anche le compilazioni preliminari per Mac e Linux.

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Opera Software ha rilasciato lunedì la versione finale di Opera 10.50, nuovo ramo di sviluppo del celebre browser gratuito

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L'edizione finale è arrivata nel corso del tardo pomeriggio, dopo (più di) cinque release candidate (RC) distribuite già da domenica a pochissime ore di distanza l'una dall'altra. L'obbiettivo, con tutta probabilità, era quello di ultimare la nuova versione in tempo per rendere il software disponibile all'interno della schermata di scelta che i PC Windows degli utenti europei dovrebbero iniziare a visualizzare proprio in questi giorni.

La nuova interfaccia

Opera 10.50 si propone con un'interfaccia grafica tutta nuova che, pur ricordando da vicino lo stile minimalista presentato da Google Chrome, propone anche un grande pulsante addizionale sul bordo superiore della finestra, anticipando così di parecchi mesi la probabile evoluzione di Firefox

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Pieno supporto a Windows 7

Questa edizione introduce la piena integrazione con Windows 7: ogni scheda viene visualizzata in un'anteprima differente

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La jumplist offre invece l'accesso rapido ai siti presenti nello Speed Dial ed a quelli più visitati.

Modalità privata

Sempre dalla jumplist è possibile aprire anche una scheda in modalità "privata": tale opzione, presente da tempo nei browser concorrenti, consente di navigare il web senza lasciare tracce quali cookie o cronologia sul PC locale

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Interessante notare che, al contrario di Firefox, Opera consente di utilizzare in maniera promiscua sia le schede "private", sia quelle regolari. Il navigatore Mozilla costringe invece ad utilizzare o le une, o le altre in sessioni separate.

Una piattaforma per i gadget

La versione più aggiornata di Opera si propone anche come piattaforma ideale per lo sviluppo dei "widget", ovvero quei mini-programmi addizionali installabili sul navigatore.

Grazie ai miglioramenti introdotti dalla nuova architettura, i widget possono ora essere eseguiti anche in maniera indipendente dal programma principale.

Una raccolta di questi programmi è disponibile alla pagina widgets.opera.com.

Standard web e HTML5

Il programma impiega ora il nuovo motore Opera Presto 2.5, capace di garantire una maggiore aderenza agli standard web, il supporto a CSS 3 ed alcuni tag del nascente HTML5. Fra questi, vi è anche <video>, ovvero quell'importantissima tecnologia che dovrebbe consentire ai browser dei prossimi anni di gestire i filmati in streaming in maniera nativa, liberando la rete dal giogo del pesante plug-in Flash.

Similmente a Firefox 3.6 però, il programma supporta unicamente i filmati codificati con il codec Ogg Theora: questo significa che, ad oggi, il navigatore norvegese continua a rimanere incompatibile con la "modalità HTML5" di YouTube.

Sono presenti anche le funzioni Web/Local Storage e Web SQL Database, ovvero le principali caratteristiche necessarie per realizzare web application utilizzabili anche off-line.

Una "awesome bar" anche per Opera

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La barra degli indirizzi del nuovo Opera è molto più che un campo nel quale digitare URL. La funzione propone infatti anche risultati provenienti dalla cronologia e dai segnalibri, mutuando una delle caratteristiche distintive della passata generazione di Firefox.

Finestre modali ottimizzate

Miglioramento minore, ma comunque degno di nota, è la sostituzione delle classiche finestre Javascript (alert, confirm eccetera) con videate in sovrimpressione nella scheda che le ha generate

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Rispetto al vecchio approccio con finestra modale nativa, il risultato è sicuramente encomiabile: è infatti ora possibile passare da una scheda all'altra, oppure ridimensionare la finestra o chiudere del tutto il software senza essere costretti ad occuparsi prima della finestra di dialogo in questione.

Più velocità, con Carakan e Vega

Opera, da sempre, fa della velocità uno dei propri punti di forza.

La versione 10.50 introduce l'interprete Javascript Carakan, capace di migliorare fino ad otto volte la velocità d'esecuzione rispetto alla release precedente, portando così Opera a giocarsela grossomodo alla pari con Google Chrome, attualmente considerato il punto di riferimento in termini prestazionali.

Per quanto riguarda la grafica invece, è ora impiegata la libreria Vega per il rendering di tutti gli elementi a schermo: anche in questo caso, i benefici in termini di fluidità e performance sembrano essere interessanti.

Tutte le funzionalità distintive storiche

Oltre alle tante novità, questa frizzante 10.5 non dimentica il pacchetto di funzionalità distintive presentato nelle scorse edizioni.

Ritroviamo così:

Il programma è multilingua (italiano compreso).

Aggiornare dalle release preliminari

L'aggiornamento dalle build "beta" pare non essere del tutto immediato. La funzionalità di auto-update ancora non rileva la disponibilità dei nuovi byte, e l'installazione manuale non riconosce correttamente la presenza di una release precedente.

In mancanza di linee-guida ufficiali, la linea d'azione più saggia è quindi quella di rimuovere manualmente le varie versioni preliminari eventualmente installate e procedere in seguito al setup di Opera 10.50 finale: le impostazioni personali (preferiti, speed dial eccetera) parrebbero essere conservate correttamente.

Download e disponibilità

Opera 10.50 in versione finale è disponibile solamente nella declinazione per Windows, almeno per il momento. Il pacchetto di installazione multilingua può essere scaricato da qui.

Opera ha però rilasciato qualche giorno addietro una beta della declinazione per Mac del nuovo software: gli interessati posso prelevarla da questo indirizzo.

Lo sviluppo della release Linux/FreeBSD è invece ancora piuttosto arretrato. Il team non ha infatti ancora approntato nemmeno i pacchetti compatibili con le varie distribuzioni: gli utenti sono invitati a prelevare i binari ed installare il programmamanualmente.

Non appena pronte, le build finali per Mac e Linux saranno scaricabili da questa pagina.

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