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Google regala 1 GB di spazio cloud

14/01/2010
- A cura di
Zane.
Mondo Windows - L'azienda apre lo spazio di archiviazione remoto a qualsiasi tipo di file. Non ci si aspetti le fondamenta per GDrive, comunque, ma qualcosa di molto più simile ad una sorta di RapidShare googolesco.

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Fino ad oggi, la possibilità di archiviare file all'interno dell'area personale offerta da Google Docs era limitata ai soli documenti editabili tramite la web-suite del gruppo.

Tutto questo sta per cambiare: un messaggio apparso sul blog ufficiale del colosso del search ha infatti anticipato l'intenzione di consentire agli utenti di caricare qualsiasi tipo di file nella nuovola di Google, potendo così contare su un servizio di backup oppure sulle possibilità di condivisione semplificate offerte da tale approccio.

In particolare, lo strumento può risultare utile per rendere facilmente accessibili i documenti più importanti da qualsiasi computer dotato di connettività Internet, oppure per semplificare il lavoro fra piccoli gruppi.

Ogni singolo file può avere una dimensione massima pari a 250 MB, fino ad occupare il gigabyte di spazio in omaggio. Chi avesse neecessità maggiori, può comunque acquistare una quota di disco remoto al vantaggioso prezzo di 0.25 $ all'anno per ogni GB addizionale.

Lo spazio acquistato in questo modo può anche essere utilizzato per conservare le foto con Picasa.

Non chiamatelo GDrive

Alcuni hanno speculato che la novità costituisca il preludio al fantomatico "GDrive", ovvero quel leggendario prodotto che sarebbe studiato per mandare in pensione i dischi fissi locali.

In vero, le cose non stanno propriamente così e, con tutta probabilità, il servizio annunciato oggi è semplicemente l'ennesimo strumento per la gestione via web di singoli file particolarmente importanti.

Intervistato da TechCrunch in merito, il product manager Vijay Bangaru ha confermato le impressioni generali: "Questo non è GDrive" ha sostenuto il direttore di Google Docs. Alla domanda "Quali sono le differenze?", Bangaru ha risposto "È difficile a dirsi, dato che GDrive non esiste".

Strumenti per la sincronizzazione

Lo spazio a disposizione è progettato principalmente per essere utilizzato via browser, e non è previsto per l'immediato un applicativo di sincronizzazione "ufficiale" a disposizione del grande pubblico.

Da notare però che le aziende che avessero acquistato Google Apps Premier Edition hanno la possibilità di impiegare alcuni software di classe enterprise per caricare i documenti in maniera più agevole ed ottenere un buon livello di sincronizzazione: Memeo Connect for Google Apps, Syncplicity e Manymoon sono fra quelli segnalati da Official Google Enterprise Blog.

Tale possibilità è comunque preclusa agli utenti dell'edizione gratuita.

Quando arriverà

Google ha precisato che, come spesso avviene con i servizi del gruppo, anche la caratteristica annunciata oggi verrà abilitata in maniera progressiva.

Gli utenti saranno tempestivamente informati tramite la consueta notifica a popup visualizzata da Google Docs in caso di variazioni al servizio non appena sarà posibile caricare qualsiasi tipo di file nella nuovola Google.

La replica di Microsoft

Con una mossa alquanto inusuale, Microsoft ha inviato ai giornalisti una commento all'annuncio di Google nel quale ricorda che il proprio Windows Live Skydrive offre un servizio analogo, capace di garantire 25 GB di spazio di archiviazione ad ognuno dei 450 milioni di utenti registrati, fin dal 2008.

La possibilità di modificare i file direttamente via web è però una novità non ancora concretizzata del tutto: la versione definitiva di Office Web Apps arriverà infatti solamente nel corso dell'anno corrente.

Le altre alternative

L'annuncio odierno non sembra dotare Google Docs di caratteristiche particolarmente innovative o inedite e, oltre ad offrire uno spazio di archiviazione inferiore a Windows Live Skydrive, non offre nemmeno le capacità di condivisione e sincronizzazione automatica rese possibili dall'eccellente Dropbox (vedi: "Con Dropbox si sincronizzano i file via Internet").

Vi sono poi i vari filehoster: molti fra quelli proposti nell'articolo "RapidShare e servizi alternativi: i file da condividere li ospitano loro" garantiscono tetti massimi per singolo file ben più elevati e quote superiori al singolo gigabyte di Google, pur senza rinunciare ad alcuni interessanti strumenti per la gestione e la condivisione dei file caricati.

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