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Tutta la verità su computer ed energia elettrica

27/10/2008
- A cura di
Zane.
Hardware & Periferiche - Quanta corrente consuma un personal computer? È molto costoso mantenerlo sempre acceso? È possibile risparmiare qualche euro? Ecco il nostro viaggio fra alimentatori, watt, Windows e... Enel!

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Rispondo di seguito ad alcune domande relative a computer ed energia elettrica rintracciate in Rete, sfatando nel contempo alcuni miti e credenze completamente sbagliati.

Un PC consuma "molto" o "poco"?

Tutto è relativo, ma in linea di massima possiamo dire che una workstation media, anche se accesa per una decina di ore al giorno, consuma "poco".

Un climatizzatore di classe B, tanto per avere un paragone, consuma all'incirca 2 kWh. In altre parole, mantenerlo acceso per un ora significa consumare grossomodo quanto 8 PC utilizzati per lo stesso tempo.

Discorso analogo per l'utilizzo di un forno elettrico di medie dimensioni della stessa classe di consumo energetico.

Ancora: una lavastoviglie di classe B consuma circa 1,3 kWh per ogni ciclo di lavaggio. Grossomodo quanto un PC utilizzato per 5 ore.

Di contro, una lampadina media consuma 60 watt. Quindi, privandosi di un ora di PC, è possibile illuminare per più di 4 ore.

Ad ogni modo, una volta che avete rilevato il consumo del vostro PC utilizzando i metodi illustrati in precedenza, potete fare altri confronti tenendo a riferimento questo documento informativo proposto da ENEA, ma ricordando sempre che tutti i dati ivi riportati si riferiscono ad un consumo misurato in laboratorio, e nell'uso pratico l'assorbimento è indubbiamente superiore.

Cosa posso fare per contenere i costi?

Come emerso, il singolo PC di casa dovrebbe essere una delle ultime aree su cui porre l'attenzione se si sta pianificando una politica di risparmio energetico.

Ad ogni modo, per ridurre i consumi del computer potete

  • Sostituire il vecchio monitor a "tubo catodico" (CRT) con un modello "a schermo piatto" (LCD): i consumi di questi ultimi sono inferiori di circa il 60-70%.
  • Utilizzate un notebook, invece di un PC fisso. I consumi dei PC portatili sono infatti abbondantemente al di sotto dei 100 Wh anche a pieno carico. Un PC da scrivania di contro, stenta a raggiungere tali consumi anche quando è assolutamente inutilizzato.
  • Spegnere le periferiche esterne, ed accenderle solo quando necessario. Non passerete mica tutta la giornata a stampare, vero?
  • Attivare la modalità di risparmio energetico del sistema operativo (Start -> Pannello di Controllo -> Opzioni di risparmio energetico): da qui, raccomando di selezionare Portatile/Laptop sotto Windows XP oppure Risparmio energetico sotto Windows Vista
  • La pigrizia non fa risparmiare! Spegnete sempre il PC quando siete in pausa o uscite per fare commissioni!

Ho sentito che spegnere e riaccendere il PC lo danneggia!

Non ho trovato alcun dato concreto circa questa diceria. Di più: il mio PC portatile viene acceso e spento almeno 2-3 volte ogni giorno, da cinque anni, e funziona alla perfezione.

Se avete l'accortezza di spegnere il PC utilizzando l'apposita funzionalità del sistema operativo, il problema davvero non si pone.

Ma io ho sentito che la fase di accensione consuma più energia...!

Panzane. Non v'è nessun dispositivo elettronico domestico, PC ed illuminazione compresi, che consumi più corrente durante l'accensione che non in fase di funzionamento.

Ma ragioniamo per assurdo: un PC impiega circa 45 secondi per diventare operativo. Anche se in tale fase impiegasse il doppio dell'energia necessaria una volta acceso - cosa che non è assolutamente vera - mantenerlo spento anche solo per 91 secondi (1,5 minuti) sarebbe comunque più vantaggioso rispetto a mantenerlo acceso ma inutilizzato per 90.

Spegnere l'elettronica fa sempre risparmiare energia, anche se solo per qualche secondo.

Ho sentito che per ridurre i consumi conviene acquistare un alimentatore con potenza nominale minore..

Questa è una diceria alquanto diffusa. In realtà, l'alimentatore eroga unicamente la quantità di potenza richiesta dai componenti. Se il PC abbisogna di 400 W, l'alimentatore erogherà 400 W, indipendentemente che la potenza nominale indicata sia di 400 o 4.000 watt.

Il valore stampato sull'alimentatore indica unicamente la potenza massima che può essere erogata: ergo, un PC si rifiuterà di funzionare se i componenti richiedessero più potenza di quella fornita dall'alimentatore. Il risultato sarebbe un brusco spegnimento del sistema.

Raccomando piuttosto di acquistare sempre alimentatori di portata adeguata, magari anche sovradimensionati: non vi sono effetti collaterali di alcun tipo, e si sarà sicuri di poter escludere un alimentatore troppo "piccolo" dalla lista delle cause di eventuali problemi.

Quanti PC posso collegare contemporaneamente alla mia linea elettrica di casa?

Tutto dipende da che tipo di contratto avete. La tariffa monooraria D2 di Enel presa come riferimento fino ad ora, assicura un massimo di 3 kWh - anche se ho potuto constatare che, a meno di vistosi avvisi del contatore elettronico, viene offerta una tolleranza pari al +35% per brevi periodi.

3 kWh significa:

3.000 Wh di potenza disponibile / 250 Wh di un PC desktop medio = 12 PC

In tal caso però, assicuratevi di non accendere né climatizzatore, né lavatrice... né tostapane.

Posso utilizzare PC ed [elettrodomestico_qualsiasi] contemporaneamente?

Persino climatizzatori e forni elettrici destinati ad uso abitativo non superano i 2.5 kWh, nemmeno in casi estremi.

Pure aggiungendo altri 250 W di un PC medio o i 400 W di una postazione particolarmente attrezzata, si rimarrà comunque entro i 3 kWh di contratto.

Quindi "sì", potete utilizzare il PC contemporaneamente a qualsiasi altro elettrodomestico.

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