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Machinima: videogame o cinema?

11/03/2008
- A cura di
Videogiochi - Nel sempre più vivo mondo videoludico, un curioso stile di animazione è saltato alle luci della ribalta. Unendo la grafica di un videogioco ad una buona trama, ecco che nasce il Machinima.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

In principio erano solo strumenti di distrazione guardati con dubbio, ma con il passare del tempo e con lo sviluppo esponenziale degli ultimi 20 anni i videogiochi hanno conquistato una popolarità di livello mondiale.

La chiave di volta è stata senza dubbio la funzionalità multiplayer, parallelamente al potenziamento della rete globale: migliaia di giocatori sparsi per il pianeta che si ritrovano nello stesso luogo virtuale.

E proprio in questo contesto è nata una strana idea nella mente di alcuni giocatori: perché non sfruttare le potenzialità e le caratteristiche dei videogiochi per creare filmati? È così che nasce il Machinima, letteralmente Machine Anime Cinema: la realizzazione di filmati di animazione utilizzando motori grafici 3D interattivi anziché software professionali di animazione.

La genesi di questo genere risale al 1996 quando, forse per scherzo, un famoso clan di videogiocatori chiamato Rangers stupì la net community, utilizzando il motore grafico di Quake per realizzare il primo cortometraggio della durata di circa 100 secondi, chiamato Diary of a Camper.

L'idea era semplice: sfruttare i comandi di console, che il gioco mette a disposizione, per creare "demo" realizzate ad hoc.

I Rangers non si fermarono a questo corto, ma misero in rete altri lavori sempre più rifiniti, continuando ad utilizzare il motore di Quake e inserendo il doppiaggio vocale in sostituzione ai dialoghi tramite console (Torn Apart 2 è il primo corto del genere).

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Il testimone virtuale dei Rangers venne raccolto da un gruppo chiamato Rooster Teeth, che spostò ulteriormente il limite raggiunto dai predecessori: sfruttando il motore grafico di Halo, crearono la prima serie animata formata da episodi di circa 5 minuti l'uno, chiamata Red vs. Blue: The Blood Gulch Chronicles (abbreviato in RvB).

Il successo fu talmente clamoroso che la serie è tutt'ora in corso, dopo aver raggiunto la quinta stagione ed essere stata addirittura commercializzata in DVD.

La strada aperta dai Rooster Teeth è stata seguita da molti altri e oggi si contano decine di serie e film, portate avanti sfruttando motori grafici di ogni sorta (The Sims, Half-Life, World of Warcraft, Unreal, ecc) e battendo ogni genere (Azione, Thriller, Horror, Video musicali, ecc...) per un settore in continuo sviluppo. Che sia vicino l'arrivo nei cinema veri e propri?

Per gli interessati il sito di riferimento è machinima.com, dove vengono raccolti migliaia di lavori e viene fornita una vetrina per i "registi" emergenti.

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