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Google Chrome 6 dev: sincronizzazione delle estensioni, WebM, PDF ed altro ancora
Google Chrome disabiliterà i plug-in obsoleti
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![]() Tramite un messaggio apparso ieri sul blog ufficiale, Google ha annunciato una novità piuttosto significativa per il proprio Chrome. Il team di sviluppo ha infatti integrato nativamente Flash Player nel browser, equipaggiando così il programma con tutto il necessario per accedere alle animazioni ed ai filmati realizzati con la tecnologia di Adobe. Contestualmente, il gruppo ha invitato i propri utenti a provare la novità giocando a Chrome FastBall, titolo gratuito realizzato in Flash e ospitato dalla piattaforma di YouTube. Tre piccioni con un FlashL'obbiettivo dell'integrazione è quello di semplificare le cose per i naviganti: se infatti oggi l'utente è chiamato ad installare innanzitutto Chrome e quindi procedere separatamente al setup di Flash Player, Google conta di eliminare la necessità di questo secondo step integrando il componente nel navigatore di default. Il secondo vantaggio è costituito dalla maggiore trasparenza e tempestività nella gestione degli update: grazie alla integrazione totale infatti, Flash Player verrà aggiornato in maniera del tutto invisibile all'utente dalla stessa funzionalità di auto-update impiegata da Chrome. Il terzo, ma non certo meno importante, vantaggio è la possibilità di isolare Flash Player nella celebre "sandbox" del browser, ovvero quel meccanismo di protezione che ha consentito proprio a Google Chrome di uscire indenne dall'aggressione degli esperti del Pwn2Own. Le prime compilazioni di Chrome con Flash integrato erano apparse a fine marzo nel canale "dev", ovvero quello dedicato alle funzioni più instabili. Lo sviluppo è comunque stato rapido, ed ora Google ha introdotto la variazione anche nelle build stabili dedicate al grande pubblico. Aspetti negativiL'integrazione del plug-in non è stata accolta in maniera positiva all'unisono. Se, da un lato, Flash Player è ormai divenuto un componente pressoché indispensabile per utilizzare il web moderno, è altrettanto vero che si tratta di un software particolarmente inviso agli utenti avanzati (soprattutto su Mac e Linux), che spesso lamentano l'eccessivo consumo di risorse ed una certa propensione a mostrare il fianco a problemi di sicurezza. Proprio per placare gli animi, un secondo messaggio apparso sul blog di Chromium ha ricordato che il componente può essere disabilitato accedendo alla pagina chrome://plugins. In questo caso, il navigatore tenterà di utilizzare l'eventuale plug-in presente sul sistema, per poi arrendersi in caso nemmeno tale strada fosse praticabile. Navigando contro ventoMentre l'organo di standardizzazione del web, World Wide Web Consortium (W3C), sta facendo il possibile per dotare HTML5 delle opportune funzionalità in grado di soppiantare Flash (perlomeno come tecnologia per lo streaming di contenuti multimediali), la mossa di Google potrebbe essere letta come una scelta in controtendenza. È comunque difficile pensare che l'azienda sia intenzionata a spingere ulteriormente Flash per motivi commerciali: d'altro canto, proprio il suo YouTube ha iniziato a sperimentare con HTML5 già da qualche tempo, ed è stata Google stessa a rilasciare il codec WebM, dedicato principalmente alla compressione dei flussi multimediali a scopo di streaming, con licenza open source. Pare comunque che la scelta del colosso delle ricerche non sia contagiosa: in una replica invita a The Register lo scorso aprile, Mozilla aveva chiarito che non sono attualmente in essere piani per integrare Flash Player in Firefox. Il gruppo ha inoltre ricordato che la funzionalità di localizzazione automatica dei plug-in mancati, presente in Firefox da anni, rende l'installazione dei componenti addizionali molto semplice. Sebbene non siano arrivate ulteriori conferme, la situazione sembra essere la stessa anche per Internet Explorer, Opera e Safari. Per quest'ultimo, in particolare, l'arrivo di Flash come plug-in incorporato è altamente improbabile. Segnala ad un amico |
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