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Scegliere il monitor LCD

22/02/2007
- A cura di
Hardware & Periferiche - È giunto il momento di cambiare il vostro vecchio ed ingombrante monitor col tubo catodico con un nuovissimo monitor a cristalli liquidi? Esaminiamo le principali caratteristiche che un buon LCD dovrebbe possedere.

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Posto che monitor di bassa qualità possono danneggiare la vista, è sempre necessario scegliere prodotti di buona qualità. In ogni caso, è consigliabile evitare lunghe permanenze davanti allo schermo.

A tal riguardo, il D.L. 626/94 tutela il lavoratore che svolge la sua attività mediante l'utilizzo del personal computer, prevedendo che "il lavoratore, che usa per almeno 4 ore consecutive il video terminale, deve usufruire di una interruzione della sua attività mediante pausa, di almeno 15 minuti ogni 120 minuti di applicazione continuativa al video terminale" (artt. 50-54 D.L. 626/94).

Ai fini di una perfetta visualizzazione delle immagini, importantissimo è anche il posizionamento del monitor, che deve essere posto esattamente di fronte, ad una distanza di circa 60 cm. Inoltre, è necessario che la parte superiore del monitor corrisponda all'altezza degli occhi e non si trovi al di sotto, per evitare così un affaticamento della vista.

Dal tubo catodico ai cristalli liquidi

Immagine.jpgIl monitor CRT (Catode Ray Tube- Tubo a raggio catodico) è il classico monitor di grosse dimensioni, che produce radiazioni potenzialmente pericolose per la nostra vista.

Sono simili in tutto e per tutto alla televisione; ciò che li differenzia è che i CRT hanno una definizione maggiore. Il loro è stato un mercato fiorente, che offriva una vasta gamma di formati (dai 14 pollici fino ai 21 pollici). La ragione del loro successo e della loro persistenza sul mercato - non sono stati scalzati velocemente dai monitor a cristalli liquidi - è riconducibile al fatto che per lungo tempo sono stati in grado di offrire una migliore qualità visiva e un prezzo contenuto.

Infatti, gli LCD non garantivano una perfetta visione dello schermo da angolazioni critiche, né tantomeno un'omogenea illuminazione dello schermo e una perfetta resa cromatica.

Ancora oggi vi sono modelli affetti da tali problematiche e alcuni di questi, se non perfettamente schermati, possono comunque emettere radiazioni, pertanto è bene fare attenzione a ciò che si acquista, senza lasciarsi sedurre da offerte allettanti; è meglio spendere qualcosa in più, ma avere la sicurezza di ciò che si acquista.

Tecnologia TFT

Allo stato attuale, il meglio della tecnologia è rappresentato dai monitor TFT (Thin Film Transistor) e gli apparecchi che appartengono a tale categoria vengono detti "a matrice attiva".Immagine3.JPG

In questo tipo di monitor, l'accensione e lo spegnimento di ogni pixel è gestito da un transistor, che è l'elemento attivo; ne deriva che, caratteristica essenziale di tale tecnica è un minor impiego di corrente e un tempo di accensione e spegnimento dei pixel notevolmente inferiore, a cui consegue un aumento della frequenza di refresh, di cui parleremo fra poco.

A questo punto, senza scendere troppo nel tecnico, precisiamo che un pixel è un elemento puntiforme, a sua volta costituito da tre subpixel rispettivamente di colore rosso, verde e blu (si parla di sistema di colori RGB). Le immagini visualizzate sullo schermo vengono quindi generate dalla luce, che colpisce proprio questi ultimi. A lato lo schema di un pixel costituito dai tre sub pixel.

Vantaggi dei monitor LCD

Gli schermi LCD offrono una serie di vantaggi che ora consideriamo:

Innanzitutto, essi presentano un minor consumo energetico pari a circa un terzo rispetto ai CRT (cioè fino al 70% in meno) ; tuttavia, è bene ricordare a che alcuni LCD consumano corrente anche da spenti. Il tutto, comunque, a parità di area visualizzata, con la conseguenza che essi producono una minor emissione di calore e naturalmente hanno un minor ingombro.

Già ad una frequenza di 60 MHz forniscono immagini prive di sfarfallio, essendo disegnate mediante l'accensione dei pixel e non, come nei CRT, mediante una visualizzazione riga per riga. Le immagini prodotte, inoltre, non vengono distorte come accade nei monitor tradizionali a causa della forma stessa di tali monitor.

A parità di superficie, un LCD ha un'area di visualizzazione maggiore rispetto a quella di uno schermo tradizionale, e offre una durata superiore: per un monitor tradizionale, la durata varia in un intervallo che va dalle 25.000 alle 30.000 ore, mentre per un monitor a cristalli liquidi si va dalle 40.000 alle 50.000 ore, prima che si notino gli iniziali cali prestazionali.

Sicuramente, anche gli LCD presentano svantaggi, che analizzeremo in seguito. Scopriremo quindi che, acquistando un prodotto di pregevole qualità, sarà possibile non incorrere in nessuna brutta sorpresa.

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  1. Scegliere il monitor LCD
  2. Caratteristiche del monitor
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