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AACS già crackato?

15/01/2007
- A cura di
Archivio - La nuova protezione dei contenuti ad alta definizione comincia già a mostrare le prime debolezze. Non è ancora in circolazione un DeAACS, ma il lavoro di un hacker dimostra ancora una volta l'inutilità e la vulnerabilità intrinseca dei sistemi DRM.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Dunque è successo, e ancora prima di quanto preventivassimo. AACS, il successore del fallimentare CSS, primo baluardo della nuova catena di restrizioni DRM impiegate dall'industria per difendere le sue proprietà ad alta definizione, è già caduto vittima delle analisi preliminari degli hacker che sono venuti in contatto con i dischi hi-def HD DVD. E pare che ci sia voluto un tempo estremamente breve per venirne a capo.

L'annuncio è di Muslix64 che, come già Viodentia prima di lui, ha aperto un thread sul forum di Doom9.org per presentare i risultati dei suoi esperimenti con AACS. Muslix64, come dice lui stesso, si è trovato nella spiacevole situazione di non poter visionare su PC i film in suo possesso con il drive HD DVD esterno per Xbox 360 appena acquistato, a causa della restrizione dei player software utilizzati, che si sono rifiutati di leggere i dischi su un sistema privo di una scheda grafica compatibile HDCP (il secondo anello della protezione hardware-software di HD DVD, implementato nell'uscita video digitale) e senza uscita HDMI (su cui HDCP può far valere le sue eventuali restrizioni).

01_-_BackupHDDVD.jpgIl lavoro di Muslix64 si è concretizzato in BackupHDDVD, un programma scritto in Java e distribuito con tanto di codice sorgente, che l'hacker ha accompagnato ad un video su YouTube (ora cancellato per volere delle major) che lo mostra al lavoro. BackupHDDVD, in sintesi, sarebbe in grado di decifrare il film e farne una copia su hard disk in chiaro. E secondo l'autore, la protezione che l'industria ha impiegato anni per definire è stata battuta in soli otto giorni di lavoro! Tanto è bastato per capire come ottenere le chiavi di decrittazione necessarie per copiare film in versione HD quali Full Metal Jacket e Van Helsing.

Ma è lo stesso Muslix a raffreddare gli animi: in realtà quello che fa BackupHDDVD non è altro che implementare AACS così com'è descritto nelle specifiche della tecnologia a disposizione del pubblico. Il trucco, dice, è tutto nel trovare la title key specifica del disco. Per farlo, pare che il programmatore si sia servito di una vulnerabilità del player software, che ha incredibilmente reso disponibile la suddetta in chiaro nella memoria del PC.

La lotta contro AACS, quindi, non può ancora dichiararsi conclusa: come abbiamo spesso ricordato in passato, le major hanno la possibilità di revocare quelle chiavi invalidate aggiornando il lettore (sia esso software o stand alone) via Internet. Secondo Muslix, il sistema della title key renderebbe ad ogni modo la revoca assolutamente inutile.

Indipendentemente da ciò che BackupHDDVD è davvero in grado di fare, quel che è certo è il gran polverone provocato dalla sua pubblicazione in questi giorni: l'industria sta valutando il codice sorgente del software per stabilire la sua reale pericolosità per AACS, e si parla della possibilità estrema di inibire la fruizione dei nuovi dischi HD DVD sui player delle prime generazioni, che implementano la nuova protezione in maniera parziale.

02_-_Full_Metal_HD DVD.jpgE DVD Jon? Per ora non ha partecipato alla faccenda da par suo, con ogni evidenza in altre faccende affaccendato. Sia come sia, è quasi logorroico dover ripetere, per l'ennesima volta, come sia bastato un po' di codice "fatto in casa" per gettare nella confusione l'industria dei contenuti: al di là della totale mancanza di rispetto della disciplina americana dell'equo utilizzo, con AACS+HDCP i produttori non fanno altro che dimostrare la totale indifferenza alla volontà e ai diritti degli utenti.

Per poi scoprirsi vulnerabili ad ogni minimo refolo di vento, e gridare al rischio di fallimento se le nuove, luccicanti visioni hi-def della solita vecchia solfa non vendono quanto preventivato e gli hacker decidono di scassinare i pretenziosi grimaldelli messi a loro difesa.

E poco aggiunge a quanto già detto la notizia, strombazzata come una novità ma già vecchia di qualche anno, che Blu-ray, grazie a protocolli di difesa ulteriori (come BD+), risulterebbe più sicuro e virtualmente inattaccabile a tentativi come quello di Muslix. Già si inizia a parlare di possibili vantaggi regalati al formato di Sony dalla faccenda, e di aziende che abbandonano l'insicuro HD DVD per saltare sul carro invincibile di Blu-ray. Chi vivrà...

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