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![]() TagPassa qui con il mouse e visualizza le istruzioni per utilizzare i tag! ConclusioniTutti i "concorrenti" non sono riusciti ad avviarsi con la minaccia attiva, si è dovuto ricorrere alla modifica dei loro nomi di default, eccetto Malwarebytes che non è stato possibile installarlo.
Lo strumento Hijackfree non è riuscito ad identificare la minaccia segnalandola in rosso nonostante questa sia presente nel database virale, come invece avviene usando il Killswitch di Comodo. Nonostante il doppio motore antivirale non è riuscito, in questo caso, a garantire un grado di pulizia profonda, inoltre non riconosce le modifiche effettuate al centro operativo del sistema.
Lo strumento Killswitch è la punta di diamante del software, riconosce le minacce che sono presenti nel vasto database virale di Comodo, inoltre i file ritenuti non sicuri vengono analizzati dal servizio on-line Comodo Instant Malware Analysis. La scansione si lascia sfuggire alcune voci di registro, mentre rileva le modifiche riportate al centro operativo. Risultato: discreto.
Nonostante l'impossibilità di installarsi su un sistema pesantemente infetto, se già presente per mezzo del camuffamento riesce ad eseguirsi correttamente. La scansione è la più efficace rispetto agli altri programmi, trova parecchie voci di registro e rileva le modifiche al sistema operativo in modo da ripristinarlo come in origine. La miglior combinazionePer ottenere una pulizia ottimale del sistema operativo infettato da questa tipologia di minacce, lo strumento più adeguato sembra essere Malwarebytes antimalware in quanto rimuove più tracce dei concorrenti. Nel caso in cui non fosse possibile installarlo, è bene usare KillSwitch per rimuovere i malware attivi, che ne possono impedire l'esecuzione, e procedere con Malwarebytes. ![]() La rimozione: trucchi e suggerimenti PagineSegnala ad un amico |
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