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È davvero imminente la fine dei PC tradizionali?

23/05/2011
- A cura di
Zane.
Tecnologia & Attualità - Fra tablet, smartphone, convertibili e quant'altro, osservatori ed esperti sono pronti a giurare che l'informatica stia per cambiare volto. Personalmente, non credo che questo sia uno scenario plausibile: vi spiego il perché.

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Ma come si apre questo "coso"?!

Il ciclo di vita dei dispositivi è oggi talmente esteso che, generalmente, il grande pubblico passa da un computer all'altro direttamente, senza preoccuparsi di svolgere un "upgrade" dei singoli componenti. Da questo punto di vista, nuova e vecchia generazione di device sono tutti sulla stessa barca.

C'è però una fascia relativamente ristretta di consumatori-appassionati che ama aprire il proprio computer, sostituire la CPU, aggiungere memoria o, più semplicemente, sa che in molte circostanze basta sostituire l'alimentatore o il disco fisso per dare nuova vita ad una macchina apparentemente morta

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Tutte queste operazioni, con un tablet o uno smartphone, sono impossibili o estremamente difficili e costose.

Per non parlare della libertà! Mentre sui PC desktop gli smanettoni possono assemblare i singoli componenti più adatti alle proprie esigenze, i nuovi apparecchi per l'informatica sono pre-assemblati e pre-configurati: l'offerta è e sarà sempre più variegata, ma si tratta di differenze che rimangono relativamente marginali rispetto alla selezione mirata della componentistica.

Parliamo di costi

I prezzi degli apparecchi di nuova generazione sono sostanzialmente superiori rispetto a quelli di PC fissi e notebook: con pocopiù di 500 €, è ormai possibile portare a casa un "mostro" da desktop oppure un buon portatile.

Con la stessa cifra, si può parlare di "fascia media" per quanto riguarda i telefonini intelligenti, ma siamo ben sotto la soglia di ingresso per i tablet.

I prezzi, come è naturale, andranno via via ad abbassarsi fino a raggiungere una sorta di "parità" nel corso di 3 o, più probabilmente, 4 anni... ma il panorama odierno vede la vecchia guardia in netto vantaggio, ed è difficile pensare ad un riallineamento drastico nell'immediato.

Verso un era di coesistenza

Arrivati a questo punto, credo sia chiaro che parlare di "morte dei PC" sia appropriato tanto quanto lo era pensare che l'avvento di un computer in ogni casa avrebbe ucciso le console da gioco: il successo delle varie PlayStation e rivali dimostrano chiaramente che i consumatori preferiscono impiegare molteplici apparecchi specializzati, in caso vi siano concreti vantaggi (la semplicità, nel caso in oggetto).

Allo stesso modo, credo che computer, tablet e smartphone siano destinati a convivere uno di fianco all'altro, creando vari mercati paralleli con poche aree di sovrapposizione.

In particolare:

  • Uno e un solo PC fisso rimarrà presente in ogni abitazione e verrà sempre più visto come la macchina "da lavoro", sulla quale svolgere le attività di produzione più impegnative oppure archiviare i dati ingombranti;
  • Il confine fra netbook e notebook andrà via via riducendosi sempre più, pur mantenendo viva una fascia di nicchia di "trasportabili". Ogni individuo avrà il proprio, personalissimo note|netbook e lo considererà a tutti gli effetti "il computer principale";
  • La diffusione degli smartphone continuerà indisturbata ancora per moltissimi anni, con modelli sempre migliori. Prestazioni e qualità del display saranno le aree di maggior interesse ancora per qualche tempo, ma in un secondo momento si inizierà a parlare seriamente anche di aspetti come l'autonomia;
  • I tablet continueranno ad andare forte sul mercato consumer, ma mi aspetto di assistere ad una situazione in cui chi già possiede un PC decida di acquistare anche una tavoletta digitale, piuttosto che preferire a priori il nuovo formato;
  • In questo scenario, è difficile pensare che vi sia spazio anche per gli eBook Reader: l'ipotesi più credibile è che il mercato di Kindle e soci si sviluppi parallelamente a quello dei tablet per qualche tempo, salvo poi fondersi in un unico prodotto non appena l'evoluzione tecnologica riuscirà a sposare la leggibilità dello schermo dei libri elettronici con la maggiore flessibilità delle tavole digitali;
  • Console da gioco, PC "da salotto" (HTPC) e le oggi nascenti "TV intelligenti" si contenderanno il dominio del soggiorno. Le prime continueranno però a farla da padrone, grazie al traino de più giovani all'interno delle famiglie;
  • Considerata la potenza di calcolo più che adeguata già oggi a disposizione ed il bassissimo prezzo d'acquisto, la diffusione di PC desktop e notebook in ambito business continuerà a scendere gradualmente solo a causa dell'estensione del ciclo di operatività di questi prodotti, senza però mai raggiungere numeri davvero preoccupanti;
  • In alcuni ambiti professionale, i tablet potrebbero senza dubbio risultare vincenti: rappresentanti, fattorini, medici, addetti alla qualità e molte altre tipologie di lavoratori potrebbero snellire enormemente le operazioni sostituendo i notes cartacei con la nuova classe di prodotti. Non sono tuttavia ancora pienamente convinto che il mercato riuscirà a notare questa opportunità, se non altro almeno fino a quando il prezzo non scenderà davvero in maniera drastica;

Qualcuno morirà davvero

Pur escludendo che il necrologio da scrivere sia quello dei PC tradizionali, sono fermamente convinto che alcuni prodotti siano destinati ad estinguersi:

  • Macchine fotografiche e videocamere digitali dedicate al pubblico consumer sopravviveranno ancora per qualche tempo (almeno 2 anni, forse persino qualcosa di più), ma finiranno senza dubbio per essere assorbite in larga misura dagli smartphone oppure dai tablet. Il settore delle reflex e dei modelli dedicati ai professionisti continuerà invece indisturbato;
  • Lettori MP3, iPod e "Walkman" continueranno ad avere una ragione d'esistere solamente fino a quando gli smartphone non scenderanno sensibilmente di prezzo. Non appena l'utenza non avrà più paura di danneggiare o perdere il proprio costosissimo dispositivo in attività sportive o zone a rischio furti, anche per questa classe di prodotti arriverà la fine;
  • I lettori di dischi ottici da salotto finiranno prestissimo di esistere nel formato attuale, ma non si estingueranno del tutto: piuttosto, muteranno progressivamente fino a divenire HTPC;
  • Con la proliferazione degli apparecchi digitali, numerose attività commerciali smetteranno ben presto di richiamare un interesse sufficiente a rimanere in attivo (con ripercussioni economiche e sociali tutt'altro che semplici da gestire). Fra queste: videonoleggi, sale giochi, Internet point sprovvisti dei servizi di ristorazione, negozi di musica e laboratori di stampa fotografica non pronti a mettere in campo fotografi professionisti per eventi importanti o prenotazione via web delle foto sono in cima alla lista;
  • Periodici, libri stampati e riviste cartacee continueranno nella propria parabola discendente, ma fatico a credere che sarò ancora in vita il giorno in cui saranno sostanzialmente soppiantati dai nuovi media;
  • I telefoni cellulari di stampo classico saranno ben presto una rarità: probabilmente non svaniranno completamente dai cataloghi per moltissimi anni ancora, ma ben presto i modelli di questo tipo costituiranno una netta minoranza rispetto agli smartphone;
  • Già entro l'anno corrente, "palmari" e "PDA" saranno ricordati come termini dell'era informatica passata: "smartphone" e "tablet" diverranno invece termini di uso comune;
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