Punto informatico Network
Canali
20081020024312_393010016_20081020024245_1393840825_Firewall.png

Bloccare Facebook, YouTube, porno ed altre risorse inadeguate con CentOS e SquidGuard

27/05/2011
- A cura di
Zane.
Linux & Open Source - Che si tratti di tutelare i minori o di impedire che i lavoratori sottraggano tempo prezioso alle attività produttive poco importa: regolare l'accesso a contenuti inadatti è uno dei compiti in cui il nostro "super router" CentOS eccelle.

Tag

Passa qui con il mouse e visualizza le istruzioni per utilizzare i tag!

youtube (1) , pornografia (1) , bloccare (1) , server (1) , risorse (1) , facebook (1) , centos (1) .

Valutazione

  •  
Voto complessivo 3.5 calcolato su 7 voti

Squid, ti presento SquidGuard

Andremo ora a configurare Squid di modo che si interfacci con SquidGuard. Lanciate gedit /etc/squid/squid.conf per aprire il relativo file di configurazione.

Cercate (pulsante Find nella barra degli strumenti) il testo TAG: url_rewrite_program ed aggiungete una nuova riga subito sotto a quella che recita # none.

Su di essa, copia-incollate questa direttiva:

url_rewrite_program /usr/bin/squidGuard -c /etc/squid/squidguard.conf

MLINewShot_0562.jpg

Salvate il file di configurazione ed impartite service squid restart nel terminale per rendere effettive le modifiche.

Provare il blocco

Tutto è pronto: potete provare ad accedere ad una risorsa bloccata. Se avete utilizzato la configurazione proposta, Facebook è fra questi: aprite quindi www.facebook.com su uno dei client e dovreste imbattervi nella pagina di blocco scelta (notate che l'impiego di HTTPS da solo non è sufficiente a svincolarsi dal filtro)

Cover.jpg

Bloccare altre tipologie di contenuto

Se volete bloccare altre categorie oltre a quelle proposte, potete farlo con grande semplicità:

  • Accedete a /var/lib/squidguard/ e prendete nota del nome della cartella che contiene i siti che desiderate bloccare (potete aiutarvi con questa spiegazione estesa oppure ricercando i domini che volete proibire a questa pagina). Prendiamo ad esempio alcohol, lista che comprende i siti contenenti informazioni su vino, birra, liquori e via dicendo;
  • Impartite gedit /etc/squid/squidguard per accedere al file di configurazione;
  • Copia-incollate uno dei blocchi proposti, ad esempio dest porn{...};
  • Sostituite alla parola presente dopo dest un nome a piacere (ad esempio alcohol) di modo da ottenere dest alcohol;
  • Sostituite nei due percorsi presenti fra parentesi graffe il nome della cartella che contiene i siti da bloccare. Ecco quindi che domainlist porn/domains e urllist porn/urls diverranno, rispettivamente, domainlist alcohol/domains e urllist alcohol/urls;
  • Spostatevi alla fine del file e nella riga che comincia con pass e aggiungete il nome scelto per il blocco, preceduto da un punto esclamativo. Nel caso in esempio, si leggerà !alcohol

MLINewShot_0560.jpg

Ripetete la procedura per tutte le categorie che desiderate inibire, quindi ricordatevi di inizializzare le liste di blocco come visto poco fa: in un solo comando, quest'ultima fase si riduce a:

chown -R squid /var/lib/squidguard/* && squidGuard -C all && chown -R squid /var/lib/squidguard/* && service squid restart

Personalizzare la pagina di errore mostrata ai client

Prima di chiudere il file, potreste voler modificare la pagina di errore che Squid mostrerà ai client tutte le volte che richiederanno una pagina bloccata (per impostazione predefinita, la nostra configurazione mostra un'immagine caricata da MegaLab.it).

Per farlo, basta modificare l'URL riportato dopo la voce redirect presente verso la fine del file.

Bloccare siti specifici

Il modo più comodo per inibire l'accesso alle risorse che non siano presenti nella liste scaricate è quello di creare un proprio elenco:

  • Create la cartella opportuna: mkdir /var/lib/squidguard/BL/miei;
  • Create i file che compongono la lista: touch /var/lib/squidguard/BL/miei/domains && touch /var/lib/squidguard/BL/miei/urls;
  • Aprite il file dei domini appena creato: gedit /var/lib/squidguard/BL/miei/domanis;
  • Inserite ora in questo file i domini che desiderate bloccare (uno per riga!). Ricordate che immettendo qui sitobloccato.com, saranno automaticamente bloccati anche www.sitobloccato.com, forum.sitobloccato.com e via dicendo. Non è invece vero il viceversa!;

Seguite ora la procedura descritta al paragrafo precedente (Bloccare altre tipologie di contenuto) per caricare questo file di blocco nella vostra configurazione e avete concluso!

Prima di impazzire cercando di capire che non funzioni, vi sottolineo che la procedura per bloccare altre tipologie di contenuto prevede, come ultimo passaggio, anche la reinizializzazione delle liste, l'assegnazione dei privilegi ed il riavvio del servizio!

Risultati ed impressioni d'uso

Come appare evidente, l'intero impianto è tanto buono quanto lo sono le liste di blocco utilizzate. Di conseguenza, è importante aggiornarle quantomeno mensilmente di modo che siano classificate correttamente anche le nuove risorse.

Anche così facendo, dopo qualche settimana di utilizzo, ho ottenuto risultati misti.

Per quanto riguarda i social network, ad esempio, tutte le più importanti realtà internazionali (MySpace, Twitter, Netlog, Orkut) vengono bloccate correttamente, ma vi sono comunque alcune piccole risorse che sfuggono (risultano comunque talmente poco trafficate che difficilmente potranno essere di un qualche interesse per gli utenti della LAN).

Situazione analoga per quanto riguarda i siti dedicati al mondo del porno: tutti i domini presentati nelle prime pagine di una ricerca a tema su Google sono filtrati correttamenente, ma basta scavare un po' fra le pieghe della rete per trovare moltissime foto inequivocabili e non censurate.

Risultati più soddisfacenti per quanto riguarda le risorse dedicate allo streaming video: nel corso di qualche rapida prova, non sono riuscito a trovare nemmeno un rivale di YouTube realmente funzionante.

La vostra esperienza varierà sicuramente in funzione di molti parametri (competenza dei vostri utenti, stato di aggiornamento delle liste scelte, numero di categorie blocca e via dicendo), ma in linea di massima potete aspettarvi risultati "più che soddisfacenti, ma non perfetti".

In caso vi servisse ancora qualcosa di più, potete pensare di affiancare al tutto un secondo programma chiamato DansGuardian che utilizza un sistema di blocco basato su parole chiave invece di gestire domini interi: il 100% di successo continuerà ad essere ben lontanto, ma tentare, in caso di necessità particolarmente stringenti, non nuoce.

Vi segnalo comunque che nemmeno la potente infrastruttura che stiamo predisponendo vi garantirà l'assoluta certezza che qualcuno non riesca a bypassare il blocco. Se uno dei vostri utenti ha un bagaglio di competenze tecniche adeguato, potrà sempre "Accedere ai siti bloccati mediante SSH", anche in caso abbiate esplicitamente previsto questo scenario.

Iscriviti gratuitamente alla newsletter, e ti segnaleremo settimanalmente tutti i nuovi contenuti pubblicati su MegaLab.it!
Pagina precedente
Bloccare Facebook, YouTube, porno ed altre risorse inadeguate con CentOS e SquidGuard

 

Segnala ad un amico

Tuo nome Tuo indirizzo e-mail (opzionale)
Invia a:
    Aggiungi indirizzo email
    Testo

    © Copyright 2025 BlazeMedia srl - P. IVA 14742231005

    • Gen. pagina: 0.24 sec.
    •  | Utenti conn.: 80
    •  | Revisione 2.0.1
    •  | Numero query: 43
    •  | Tempo totale query: 0.06