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Google Chrome OS si presenta al pubblico su memoria USB

26/11/2009
- A cura di
Internet - Nei canali Torrent è possibile scaricare una versione preliminare del sistema operativo targato Google che potrà poi essere trasferito su chiavetta USB. Nulla di definitivo, ma lo stile è ormai delineato.

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Sono passati appena pochi mesi dall'annuncio ufficiale da parte di Google riguardo alla volontà di creare un sistema operativo proprio, e già il colosso di Mountain View può esporre i progressi raggiunti.

Dopo esser stato oggetto di presentazioni, confronti e video di diverso genere, è apparsa in rete una versione stabile del sistema dapprima, come hard disk virtuale per VMware, e successivamente come immagine da trasferirsi su pendrive USB.

Quest'ultima opzione presenta ovvi vantaggi, tra cui una maggior velocità e la non necessità di installare alcun gestore di macchine virtuali. La prima cosa da fare è scaricare l'archivio contenente l'immagine ISO e l'apposito software di masterizzazione per chiavette USB servendosi di questo file torrent.

Ovviamente, prerequisito fondamentale è l'installazione di un client torrent per il download del file. È inoltre necessaria una chiavetta USB di almeno 4 GB su cui andremo a riportare il sistema operativo della dimensione di 3 GB circa.

Come procedere

Una volta completato il download e l'estrazione dell'archivio, è necessario lanciare il software che trasferirà l'immagine scaricata sulla nostra chiavetta. In termini di file, si tratta dell'eseguibile Win32DiskImager.exe. Nel caso dovesse comparire una finestra che riporta l'errore 8, proseguite senza indugi ignorando l'avvertimento.

Chrome OS 1.png

È necessario indicare il percorso dell'immagine scaricata all'interno di Image File e in Device la lettera corrispondente alla chiavetta USB collegata. Quando tutto è pronto, possiamo procedere con Write.

Al termine del processo, potremo finalmente riavviare il sistema, richiamando in fase di avvio il boot da memoria USB. Pochissimi secondi di attesa per giungere alla schermata di login nella quale, se la macchina dispone di un collegamento Internet attivo, è possibile accedere con le credenziali del proprio account Google, altrimenti è sufficiente digitare chronos come username e password come password per avere ugualmente accesso al sistema.

IMG_9007.JPG

L'interfaccia principale (e in vero, anche l'unica interfaccia) apparirà di lì a poco, e somiglierà molto a quella del browser omonimo.

IMG_9011.JPG

Se non riusciste a visualizzare nessuna pagina o a effettuare il login con il vostro account Google, probabilmente l'adattatore di rete in vostro possesso non è supportato dal sistema operativo. Nel mio caso, ho dovuto ricorrere alla connessione LAN via cavo in quanto la connessione wireless per mezzo di un adattatore USB esterno non aveva dato esito positivo.

L'opinione

Il fatto che il sistema sia gratuito e basato sui principi dell'open source è sicuramente un punto a favore del colosso di Mountain View, ma allo stato attuale non lo vedo come un'alternativa a Windows o alle altre piattaforme esistenti.

Inoltre, il sistema targato Google sta cercando di introdurre un tale livello di innovazione, che difficilmente potrà essere sfruttato a pieno prima di un lustro. Si tratta di una concezione di computer basata solo sulla rete Internet che, per i più veterani non sarà certo difficile comprendere, ma per gli utenti di tutti i giorni risulterà forse eccessiva.

La necessità di avere dei software, più o meno avanzati, installati localmente sulla macchina, è al momento stretta. Francamente, non sono neanche riuscito a capire come si facesse a prendere uno screenshot delle parti più significative del sistema, tant'è vero che le foto proposte poco sopra sono vere e proprie fotografie.

Certamente va ricordato che lo stato del sistema non è ancora definitivo e pertanto soggetto a cambiamenti continui. Probabilmente, sarà grazie alla comunità open source alle sue spalle che il sistema avrà la possibilità di fare significativi passi avanti, ma per il momento, trovo che Chrome OS non sia ancora nulla di maturo.

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