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È pace fatta fra Skype e Joltid

09/11/2009
- A cura di
Zane.
Tecnologia & Attualità - Joltid concede la proprietà delle tecnologie sotto accusa a Skype, interrompe le pressioni legali e addirittura investe, iniettando capitale nelle casse del gruppo. In cambio, il 14% del pacchetto di controllo. Una vecchie previsione viene confermata.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Si è risolto con un semplice accordo commerciale extra-giudiziario il contenzioso che veda opposta Joltid a Skype, e che avrebbe potuto compromettere concretamente il futuro del celebre programma di VoIP.

Come forse si ricorderà, ad inizio agosto la società Joltid L.t.d aveva accusato Skype di utilizzare alcune tecnologie brevettate senza pagarne i relativi diritti di sfruttamento. L'oggetto del contenzioso era talmente cruciale per il funzionamento del programma che numerosi esperti avevano paventato la possibilità che Skype non potesse sopravvivere senza l'utilizzo delle stesse e che il management, già in un momento difficile dopo la separazione da eBay, potesse non essere in grado di realizzare componenti alternative a quelle incriminate.

Ora la diatriba parrebbe essersi risolta. A darne l'annuncio è stato il numero uno di Skype, Josh Silverman, con un messaggio apparso sul blog ufficiale del prodotto.

Secondo i termini dell'accordo, la componente software oggetto del contendere diviene proprietà completa di Skype. Frattanto, Joltid si è impegnata ad interrompere qualsiasi pressione legale sul gruppo ed iniettare una cospicua somma di capitale fresco nelle casse dell'azienda (il cui preciso ammontare non è stato comunicato).

Dal canto suo, Skype ha concesso una partecipazione azionaria pari al 14% a Joltid, che quindi ora possiede una quota dell'azienda. Tale quota fa comunque di Joltid un azionista di minoranza: il consorzio di investitori guidati da Silver Lake detiene infatti il 56% del totale, mentre l'ex-proprietario eBay rimane associato con un 30% del pacchetto.

L'opinione... confermata

È interessante notare che alla guida di Joltid siedono Niklas Zennström e Janus Friis, ideatori originari di Skype.

I due si erano separati dalla propria creazione nel 2005, in cambio di circa 3 miliardi di dollari ma, più di recente, si erano fatti avanti per ri-acquistare la piattaforma: l'accordo però non si concretizzò e gli imprenditoriri rimasero con un pugno di mosche.

Qualche tempo addietro avevo avanzato l'ipotesi che l'aggressione sul fronte legale fosse un'astuta manovra per indebolire Skype per poi avanzare una nuova proposta d'acquisto. Alla luce dei recenti avvenimenti quindi, la previsione si era rivelata corretta: allo stesso tempo, non mi stupirei se nei mesi a venire si assistesse ad un progressivo incremento delle quote azionarie detenute da Joltid.

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