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![]() Non capita tutti i giorni di veder associato il nome di Microsoft al mondo del software "open source". O, perlomeno, non senza trovarvi toni critici o polemici. Se la notizia che vede l'azienda contribuire allo sviluppo del kernel Linux ha sicuramente incuriosito gli osservatori, quella arrivata durante la settimana appena trascorsa è di portata anche maggiore. Il monopolista di Redmon ha lanciato un nuovo, controverso progetto senza scopo di lucro. Una fondazione no-profit dal nome CodePlex Foundation, il cui scopo sarà quello di incentivare lo sviluppo di software da distribuirsi non solo nella canonica forma binaria già compilata, ma del quale sia rilasciato anche il codice sorgente. L'organizzazione, per le cui attività iniziali Microsoft ha allocato la ragguardevole somma di un milione di dollari, si rivolgerà soprattutto ai produttori di software commerciali, ed avrà molte delle caratteristiche che contraddistinguono altri organismi simili del mondo GNU/Linux. Nel documento, che i partecipanti sono chiamati ad accettare, si spiega che il copyright del codice fornito dovrà essere trasferito alla fondazione, così come ogni diritto di utilizzo senza la necessità di versare alcunchè al programmatore originale. Proprio come succede nelle corrispondenti fondazioni classiche del settore, tale diritto sarà esteso anche a tutti coloro che sceglieranno di utilizzare lo stesso codice. La fondazione non imporrà un singolo modello di licenza ma, piuttosto, conderà ai singoli partecipanti di scegliere quella più congeniale alla circostanza: fra queste, vi sarà sicuramente la Ms-PL di Microsoft stessa, ma è lecito aspettarsi che anche GPL, BSD, MPL e compagnia siano fra le opzioni disponibili. Nel consiglio di amministrazione della fondazione siedono principalmente uomini Microsoft al momento, ma una delle prime incombenze è proprio quella di predisporre un CdA più eterogeneo, composto sia da rappresentati del mondo "open", sia da figure di rilievo delle attività closed-source. Fra gli altri, una poltrona è occupata oggi da Miguel de Icaza, famoso per il suo progetto "Mono", teso a realizzare una piattaforma completamente open e cross-platform compatibile con la tecnologia .NET. CodePlex Foundation è coordinata da Sam Ramji, già noto al pubblico per essere fra gli impiegati Microsoft più attivi nel sostenere il codice aperto. Ramji ha sottolineato più volte che l'approccio open source non è sinonimo di "Linux": sebbene sia molti progetti rilasciati sotto licenza GPL siano in netta contrapposizione alle soluzioni Microsoft, altrettanti finiscono per rivelarsi ottimi complementi delle attività del gruppo. Secondo la visione dell'esperto, è proprio su questi che l'azienda deve avvicinare la filosofia open. Non tutti però hanno salutato in maniera positiva la novità. Secondo alcuni esperti di software libero, uno dei requisiti delle fondazioni open source è proprio quello di rimanere indipendenti. Il legame che unisce CodePlax Foundation a Microsoft prepara invece il terreno a concreti "conflitti di interesse" nelle attività della nuova fondazione: cosa succederebbe in caso un progetto nato in seno a CodePlex Foundation iniziasse a dimostrarsi una minaccia per le attività della casa madre? Segnala ad un amico |
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