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Come aggiornare Windows 7 Beta/RC alla versione definitiva

11/09/2009
- A cura di
Zane.
Trucchi & Suggerimenti - Sebbene la procedura di setup impedisca di aggiornare direttamente un PC equipaggiato con una compilazione preliminare di Windows 7 alla build definitiva, basta una semplice modifica per abilitare tale possibilità. Le prove confermano: (quasi) nessun effetto collaterale, e tutto funziona per il meglio senza bisogno di formattare e perdere ore a reinstallare tutto.

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Ho atteso qualche tempo prima di proporre questo articolo sul portale: come già precisato alla pagina precedente infatti, la procedura descritta non è ufficialmente supportata da Microsoft.

Ho quindi preferito provare per alcune settimane tre configurazioni equipaggiate con Windows 7 in versione finale, aggiornato dalla precedente RC proprio utilizzando questa tecnica, per sincerarmi che tutto funzionasse correttamente.

Primo PC: da RC a RTM in una macchina virtuale

Il primo PC a subire il trattamento è stata una macchina virtuale creata mediante VirtualBox, sulla quale erano presenti (ed utilizzati concretamente per qualche tempo) alcuni software aggiuntivi di vario tipo (7-Zip, PDFCreator, OpenOffice, VLC media player, Paint.NET, Avira AntiVir, Adobe Reader, Java Runtime Enviroment ed altri)

Test_PC1.jpg

L'unico problema riscontrato in tale scenario riguarda i driver aggiuntivi propri dell'ambiente virtuale (Guest Additions): subito dopo il termine dell'upgrade, il cursore del mouse risultava infatti bloccato, ed è stato necessario reinstallare manualmente i Guest Additions prima di poter procedere.

A meno di tale imprevisto comunque, tutto funziona alla perfezione.

Test_PC1_RTM.jpg

Secondo PC: da Windows Vista a Windows 7 RC, da RC a RTM

Piacevolmente colpito dai risultati ottenuti, ho provato a complicare ulteriormente le cose. Una macchina virtuale con Windows Vista (ampiamente utilizzata per provare software di ogni tipo) è stata prima aggiornata a Windows 7 RC, e, da qui, migrata a Windows 7 RTM.

Anche in questa situazione si è verificato nuovamente l'inconveniente con i driver Guest Additions ma, una volta risolto, non sono stati riscontrati ulteriori problemi: tutti i programmi presenti continuano a funzionare esattamente come prima.

Test_PC2.jpg

Terzo PC: il sistema di produzione

Ma il test più interessante è indubbiamente quello eseguito sul sistema fisico: poiché il mio PC di produzione principale (scheda madre Gigabyte GA-EX58-UD4P, processore Intel Core i7, 6 GB di memoria RAM, doppio disco fisso Samsung HD103UJ) montava Windows 7 RC, ho provato la migrazione utilizzando la medesima procedura.

Sono stati necessari all'incirca 65 minuti per ultimare l'upgrade, quindi in linea con i tempi necessari per l'aggiornamento "ufficiale" da Windows Vista.

Anche in questo caso comunque, e nonostante si sia davanti una configurazione particolarmente "carica" (sono in esecuzione più di 80 processi in background, con molteplici applicativi di tipo "server", ambienti di sviluppo e relative librerie in quantità e molte altre configurazioni quantomeno "peculiari" rispetto ad una workstation tradizionale) tutto è filato (più o meno) tutto liscio.

Prima le buone notizie: ad oggi, devo ancora rintracciare un singolo programma che mostri qualche incompatibilità causata dall'upgrade "forzato", così come non sono rilevabili decadimenti prestazionali.

Sono emersi tuttavia alcuni problemi che, sebbene di secondaria importanza, sarebbe meglio non trascurare.

Innanzitutto, i driver della scheda di rete (precedentemente installati da Windows 7 RC) risultano essere incompatibili con la compilazione definitiva

Test_PC3_NICfail.jpg

Ad ogni modo, è bastato rimuoverli e riavviare il sistema perché Windows reinstallasse, in completa autonomia, un driver compatibile e pienamente funzionante.

In secondo luogo, è da notare che tutti i collegamenti inseriti manualmente nel menu avvio sono andati persi, e sono stati ripristinati quelli predefiniti. Avendo effettuato preventivamente una copia di backup, sono comunque bastati pochi istanti per ripristinarli.

Con il tempo, sono emersi altri piccoli inconvenienti minori: qualche suono personalizzato non è più correttamente associato, modifiche ai file di sistema come quella che permette di Sostituire il Blocco Note di Windows con Notepad++ dovono essere ri-applicate e cose del genere.

È bene anche non dimenticare che la nuova copia di Windows non sarà attivata: sarà quindi necessario immettere la product key per la compilazione RTM e ripetere il processo di attivazione.

Considerazioni finali

Inizialmente, avevo pianificato di formattare la partizione di sistema e reinstallare da nuovo la versione finale del sistema operativo ultimata la prova in questione.

In seguito però, mi sono reso conto che non è assolutamente necessario: l'aggiornamento non-ufficiale da Windows 7 RC a Windows 7 RTM è andato per il verso giusto, e tutto funziona in modo impeccabile.

Certo, un backup completo e qualche ora di downtime da preventivare in caso le cose vadano male sono da mettere in conto. Come visto inoltre, potrebbe essere necessario effettuare qualche semplice correzione manuale.

Tenendo ben presente tali premesse però, mi sento di raccomandare a coloro i quali si trovino in una situazione simile di non indugiare, e procedere seguendo le indicazioni fornite alla pagina precedente: il tempo risparmiato è moltissimo, così come la soddisfazione di non dover riconfigurare, per l'ennesima volta, tutto quanto.

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