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![]() Il nome in codice è "Santa Rosa": no, non è una marmellata, ma certo è che la nuova la nuova generazione di Centrino, disponibile sul mercato dal 9 maggio scorso, farà venire l'acquolina in bocca alla stesso modo. La piattaforma Intel per notebook porta infatti con sé numerose, gustosissime novità. Il processoreCPU di Centrino 4 è basata in larga misura sull'architettura Merom precedente, verso la quale comunque non è meccanicamente compatibile, a causa di un socket di interconnessione (socket P) differente da quello utilizzato in precedenza. I nuovi Centrino sono comunque governati da un Intel Core 2 Duo, un "bicilindrico": CPU infatti è dotata di due core distinti, capaci di lavorare in parallelo. Ben conscia che le attuali applicazioni non sono ancora in grado di sfruttare a dovere le potenzialità dual core però, Intel ha dotato il processore di Intel Dynamic Acceleration (IDA), una tecnologia capace di innalzare "alla bisogna" la frequenza di funzionamento del core che stesse eseguendo una applicazione single threaded fino al 10% (a patto però che l'altro core non stia macinando a propria volta). La scheda madreAnche il bus di sistema (FSB) è ora più performante: passa infatti da 667 MHz della generazione precedente a 800 MHz (da intendersi comunque come "200 MHz Quad Pumped"). Il chipset della scheda madre è l'Intel 965 Express, con supporto a moduli DIMM DDR2-667 (anche dual-channel) per la memoria, dischi fissi Serial ATA II (rimane comunque almeno un canale EIDE tradizionale), 10 porte USB 2.0 e uno slot PCI Express x16. La scheda graficaIl sottosistema video è governato invece GPU GMA X3100 a 500 MHz, con supporto fino a 256 MB di memoria condivisa con RAM di sistema. Il dispositivo è chiaramente compatibile con Windows Vista e l'interfaccia Aero, ma non supporta DirectX 10, almeno nelle specifiche attuali. Il processore grafico adottato da Centrino 4 è una diretta evoluzione del precedente GMA X3000, giudicato da molti un dispositivo assolutamente inadeguato per la grafica tridimensionale: come tale quindi, gli esperti sono concordi nell'aspettarsi prestazioni mediocri anche dal GMA X3100. Connettività wirelessI nuovi portatili Centrino possono connettersi a reti senza fili con protocollo 802.11a, 802.11b, 802.11g ed anche 802.11n. Come noto però, i dettagli dello standard "n" non sono ancora state completamente approvate dal consorzio. Ciò nonostante, Intel ha deciso di non aspettare oltre, implementando un modulo basato sulle specifiche dell'ultima draft (bozza) ufficiale disponibile. Il colosso assicura comunque di aver profuso ogni sforzo per garantire la compatibilità del trasmettitore Wi-Fi anche con i prodotti 802.11n di altri produttori, ed ad ogni modo è molto probabile che verrà rilasciato un aggiornamento per il firmware non appena saranno approvate le specifiche finali dello standard. Escluso invece il supporto HSDPA, che avrebbe consentito di sfruttare la telefonia mobile di 3 generazione per il collegamento a banda larga. Assente il modulo per l'accesso a reti metropolitane WiMAX (standard 802.16): quest'ultimo però, secondo gli analisti, potrebbe essere inserito in un aggiornamento delle specifiche durante il 2007. Autonomia in primo pianoMa l'aspetto più importante per un notebook è probabilmente l'autonomia: con la nuova generazione di batterie "fuel cell" ancora lontane anni, Intel sta facendo il possibile per massimizzare l'efficienza della attuale generazione a ioni di litio. Ecco che quindi Centrino 4 è equipaggiato con una tecnologia denominata "Super Low Frequency Mode" (Super LFM), chiaro riferimento evolutivo alla precedente "Low Frequency Mode": la differenza è che mentre prima solamente il processore poteva adattare dinamicamente la propria velocità (e quindi il consumo elettrico) al carico di lavoro, ora anche il bus di sistema è in grado di abbassarsi nei momenti "tranquilli": Intel chiama questa caratteristica "Dynamic FSB switching". La funzionalità Display "Power Saving Technology (DPST) 3.0" si incarica invece di diminuire automaticamente la luminosità dello schermo non appena viene rilevato il passaggio da corrente a batteria, per poi ripristinare lo stato precedente al successivo riallacciamento alla linea elettrica. Anche la velocità della porta Ethernet verrà adattata in automatico: 10/100 a batteria, Gigabit a corrente, totalmente disattivata in caso non fosse inserito il cavo. Il miglioramento totale in autonomia sarebbe quantificabile attorno al 10%/15% rispetto alla architettura precedente. Robson è Intel Turbo Memory"Intel Turbo Memory" è il nome definitivo scelto per la tecnologia Robson, che dovrebbe consentire ai produttori di utilizzare memorie a stato solido per aumentare le prestazioni del disco fisso, riducendo allo stesso tempo i consumi di energia. L'idea è simile a quanto implementato da Microsoft con ReadyBoost, con la sostanziale differenza che, mentre ReadyBoost utilizza una generica memoria collegata via USB, con Intel Turbo Memory la memoria flash è collegata direttamente alla scheda madre mediante un connettore simile a quello per disco fisso, e risulta quindi estremamente più veloce. Al momento sono proposte configurazione con tagli di "Turbo Memoria" da uno o mezzo giga, quantità comunque destinata ad aumentare nei prossimi mesi. La scheda di memoria speciale comunque è venduta a parte (circa 20$), come accessorio. Centrino ProAffiancherà la configurazione standard di Centrino anche una seconda edizione chiamata Centrino Pro, dedicata alle aziende. La linea "Pro" aggiungerà alla piattaforma alcune tecnologie di interesse prettamente aziendale, quali la possibilità di amministrare il sistema da remoto in modo centralizzato e alcune tecnologie di virtualizzazione implementate a livello di processore. Segnala ad un amico |
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