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Linux, in quanto clone di UNIX, è un Sistema Operativo multi-utente, multi-tasking con time sharing, il che vorrebbe dire che su una stessa macchina possono esserci "loggati" contemporaneamente più utenti (sia in rete locale che remota), che possono eseguire contemporaneamente più processi e che tutti gli utenti riceveranno la medesima porzione di risorse hardware. E quindi io, dalla mia Box, posso aprire un terminale, connettermi al PC di un amico in Australia, avviare un trasferimento criptato via SSH e poi sfruttare la sua macchina per compilare dei sorgenti in C++, mentre agevolmente navigo con uno dei browser sulla mia box sul forum di MegaLab.it e scrivo questo articolo. Nel medesimo tempo un mio amico di Milano potrebbe connettersi alla mia macchina e avere accesso al mio server ftp e a file che io ho deciso di condividere con lui (e con gli altri ai quali ho dato modo di accedere al mio PC). Magari penserete che per fare cose del genere servano dei super PC, con processori di ultima generazione e chissà quanti giga di RAM. Non è cosi. Sul sito di Slackware il direttore del progetto Patrick Volkerding racconta un aneddoto: "The Box: Curious about the machine running this site, eh? Also fairly high on the importance scale (for this site, anyway) is the box itself. The machine is a Pentium III, 600 MHz, with 512 megabytes of RAM. It runs (of course) Slackware Linux, and does an efficient and reliable job even with moderately old hardware. The slackware.com site has been known to run for well over a year without a reboot." "Scatola: Curiosi a proposito della macchina che ospita questo sito? Discretamente in alto nella scala di importanza (almeno per questo sito) è Scatola stessa. La macchina è un Pentium III, 600 MHz, con 512 megabyte di RAM. Utilizza (ovviamente) Slackware Linux, e fa un lavoro efficiente e considerevole anche con un hardware discretamente vecchio. Il sito slackware.com è noto per essere rimasto attivo per ben più di un anno senza un riavvio." Stabile no? Ed è pure bello da vedere, oltre ad essere elegante nelle soluzioni. Personalmente non mi piacciono le interfacce grevi e piene di icone e sbrilluccicamenti, e quindi ho scelto un interfaccia leggera e modificabile al 100% che si chiama FluxBox (http://fluxbox.sourceforge.net/ la "foto" di Linus Torvalds che avete visto è uno screenshot del mio desktop), i cui sorgenti occupano circa due megabyte, ma ce n'è veramente per tutti i gusti, e passando per il più diffuso KDE (http://www.kde.org/) si può arrivare al folle XGL (http://www.novell.com/Linux/xglrelease/), un ambiente grafico completamente 3D con trasparenze reali del quale vi consiglio di guardare il filmato, perché eliminerà una volta per tutte l'idea che i prodotti Microsoft possano essere migliori, almeno esteticamente. Vi ho parlato di versatilità, di stabilità del sistema e dell'aspetto estetico, manca quindi solo lo scoglio maggiore, la facilità d'uso.
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