molte fotocamere digitali sono dotate di una uscita di tipo video, che ci permette di collegarle ad un normale video registratore, o ad un normale televisore, con la possibilità, quindi, di scaricare le immagini su normali videocassette;
Bilanciamento del bianco
, automatico o manuale: quando si fotografa in interni, con le luci artificiali, o in esterni, in particolari condizioni di illuminazione naturale, le foto assumono delle fastidiose dominanti di colori, che possono essere eliminate, restituendo alla foto i suoi colori originali, con questa funzione, che, se regolata manualmente, è più efficace.
Schermo a colori a cristalli liquidi (LCD)
, detto anche visore, o monitor, o display: di dimensioni variabili (la diagonale è compresa, di solito, tra 1.6 e 2.2 pollici), e posto, solitamente, sul retro della macchina, non ha un corrispettivo nelle fotocamere tradizionali. Può fungere anche da mirino, per controllare la inquadratura, può servire per visualizzare i menu di controllo dei vari automatismi della macchina, ma la sua funzione più interessante è quella di permetterci di vedere subito le foto appena scattate, in modo da eventualmente eliminare quelle che non ci piacciono, e liberare così spazio prezioso dalla scheda di memoria. Tuttavia, il pannello LCD consuma parecchio le batterie, e di questo bisogna tenere conto, specie se non si dispone di batterie di riserva, e non è facilmente visibile in condizioni di forte luminosità, per cui sono preferibili le macchine con display e mirino ben distinti rispetto a quelle con il solo display, anche perché, disponendo di entrambi, si può utilizzare il mirino per fotografare soggetti lontani, ed il display per soggetti molto vicini, laddove il mirino ottico risente dell'errore di parallasse (quel classico inconveniente delle fotocamere tradizionali compatte, cioè, non reflex, per cui, specie nelle foto ravvicinate, si vede una cosa e se ne fotografa un'altra). Il display, infatti, permette di trasformare la nostra macchina in una reflex, dato che su di esso appare proprio ciò che inquadra l'obiettivo, come nelle classiche reflex;
Compressione delle immagini:
con questa funzione, è possibile scegliere, ancora prima di scattare la foto, il grado di compressione della immagine, di solito effettuata nel formato .JPEG, e dalla quale dipende la qualità della immagine. Infatti, più si comprimono le immagini, più dettagli si perdono, specie a forti ingrandimenti, ma, per contro, si ottengono dei file meno voluminosi. Le foto, infatti, se non compresse, occupano grandi quantità di memoria; basti pensare che una foto non compressa, con una risoluzione di 640 x 480 pixel, e con una profondità di colore di 24 bit, corrispondente a 16 milioni di colori, occupa quasi 1 MB di memoria (infatti: 640 x 480 x 24 = 7.372.800 bit = 921,600 kB). In pratica, l'utente, in questo modo, in base alla quantità di spazio libero nella scheda memoria, in base al numero di foto che decide di scattare nella stessa seduta, in base all'uso che intende fare delle foto, può decidere se privilegiare la qualità delle immagini, usando un basso rapporto di compressione, ed avendo, per contro, dei file piuttosto ingombranti, o la quantità delle immagini, usando un alto rapporto di compressione, ed ottenendo, pertanto, delle foto di qualità inferiore, ma anche di un minore ingombro in termini di kB.
Minore o maggiore numero di automatismi:
tutte le fotocamere dispongono di un certo numero di impostazioni automatizzate: per il Ritratto, per i Paesaggi, per la ripresa di avvenimenti sportivi, per la ripresa notturna, ecc. Alcuni modelli hanno uno " Stabilizzatore di immagini", utile affinché le foto non vengano "mosse", specie se si usa una focale lunga; altri, possiedono, la "funzione Unione Guidata", detta anche Panorama, che permette di unire diverse foto insieme, in modo da ottenere una sola immagine panoramica (strettamente legata a questa funzione è l'idea di Epson di commercializzare una carta fotografica la cui larghezza massima è quella standard del formato A4, mentre la lunghezza è il doppio del formato A4, e cioè, quasi 60 cm. In questo modo potremo stampare delle foto panoramiche tipo poster). Contrariamente a quanto si possa pensare, solo le fotocamere più economiche dispongono solamente di un automatismo totale nella scelta della corretta esposizione della foto, nel senso che non lasciano, all'operatore, alcuna possibilità di scegliere né i tempi di esposizione, né l'apertura del diaframma. Infatti, sono solo le fotocamere più costose che permettono queste scelte, dando la possibilità, all'operatore, di liberare la propria creatività, privilegiando, a seconda del risultato finale che si vuole ottenere, il grado di apertura del diaframma (priorità di diaframmi), o il tempo di esposizione (priorità di tempi), o, infine, lasciando fare tutto alla macchina. Proprio come nelle migliori reflex tradizionali! Solo le professionali, infine, permettono una fotografia digitale completamente manuale, nel senso che lasciano all'operatore il piacere di scegliere l'accoppiata apertura di diaframma-tempo di esposizione che più gli aggrada. Purtroppo, in quasi tutti i modelli, queste impostazioni possono essere fatte solo dal monitor LCD, ciò che porta ad un fastidioso consumo delle batterie; sono molto poche, infatti, le fotocamere digitali che hanno sul corpo macchina i comandi necessari per regolare le suddette impostazioni.
Possibilità, o meno, di montare un flash esterno
, dato che quello incorporato nella fotocamera, ha, di solito, una bassa potenza luminosa, che si spinge fino a 3 massimo 4 metri di distanza.
Funzione Macro
, per fotografare a brevissima distanza (pochi cm) ;
Registrare messaggi vocali
, da associare alle foto;
#Registrare brevi filmati;
Lo scatto continuo
, cioè, la possibilità di scattare più fotogrammi al secondo, utile per riprendere soggetti in movimento. Il numero di scatti che è possibile effettuare dipende, ovviamente, dal modello di fotocamera, e dalla risoluzione scelta (più è elevata, e minore sarà il numero di fotogrammi al secondo che si possono scattare).
Un numero più o meno elevato di accessori:
Il mirino a correzione diottrica, per chi ha problemi di vista; la possibilità di scattare foto a distanza mediante telecomando; la possibilità di ruotare l'obiettivo o lo schermo LCD; la possibilità di montare filtri sull'obiettivo, per ottenere effetti particolari, la possibilità di utilizzare delle custodie impermeabili, che trasformano la macchina in una subacquea, ecc.
Infine, tutte le fotocamere digitali dispongono, a corredo, di un software
, più o meno sofisticato, di fotoritocco, che ci permette sia di migliorare la qualità della immagine, sia di elaborarla secondo il nostro gusto personale. Di solito si tratta di Adobe Photoshop (probabilmente, il migliore, ma, anche, il più costoso ed il più difficile da utilizzare), o Paint Shop Pro, o Photodeluxe, o Ulead Photoexpress.