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Microsoft condannata in Europa!

07/04/2004
- A cura di
Zane.
Archivio - Icrosoft è stata condannata per violazione delle norme antitrust e abuso di posizione dominante dalla corte europea di Bruxelles.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

La notizia è di quelle che fanno rapidamente il giro del mondo, non solo sui periodici

Specializzati in ICT, ma anche sulla stampa generalista: Microsoft è stata condannata per

Violazione delle norme antitrust e abuso di posizione dominante dalla corte europea di

Bruxelles.

Le sanzioni sarebbero sicuramente notevoli per qualsiasi azienda: il provvedimento

Adottato, 497,2 milioni di euro (circa 750 miliardi delle vecchie lire), è il più alto mai

Imposto Comunità Europea. Una piccola Finanziaria, insomma.

Quanto però questo possa essere un problema per Microsoft è tutto da vedere: le liquidità

Del gruppo alla chiusura del secondo trimestre 2003, intesa come solo valore in denaro

Contante a disposizione, ammontava a circa 40 miliardi di dollari, circa 80 mila miliardi

Di vecchie lire: è evidente quindi come la multa imposta dalla comunità europea è di ben

Un ordine di grandezza inferiore alla sola liquidità Microsoft. Poco più che una puntura

Di zanzara, quindi, che il big di Redmond potrà recuperare completamente in pochi mesi di

Produttività.

Se il provvedimento si fermasse qui, quindi, ci si troverebbe davanti ad uno spettacolo

Già visto varie volte in passato, anche all'interno degli stessi tribunali USA impiegati

Nello stesso caso: la comunità europea però ha imposto a Microsoft anche ulteriori

Sanzioni che potrebbero sicuramente creare qualche fastidio a Microsoft.

In primo luogo, è stato imposto al big di Redmond di commercializzare entro 90 giorni una

Versione di Windows spogliata del Windows Media Player, il riproduttore multimediale

Incluso nel pacchetto: per prevenire ogni "workaround" di mercato, è stato specificato che

Il nuovo prodotto non potrà costare più della versione "ufficiale", né sarà consentito

All'azienda qualsiasi altro comportamento teso a dirottare i consumatori sulla versione

Comprensiva di Windows Media Player.

Questa prima parte del provvedimento potrebbe avere risvolti notevoli sul settore

Business del multimedia: l'integrazione del Windows Media Player fornisce infatti una

Piattaforma per l'utilizzo di formati Windows Media Video e Windows Media Audio: per chi

Distribuisce contenuti multimediali, è quindi una scelta estremamente vantaggiosa in

Termini di fruibilità e facilità d'uso per la propria utenza, utilizzare le piattaforme di

Sviluppo e "content providing" proprietarie di Microsoft che, manco ci fosse bisogno di

Dirlo, sono a pagamento.

Qualora le tecnologie Microsoft non fossero più integrate, Redmond e le altre aziende

Rivali si troverebbero sullo stesso piano di partenza, con maggiore possibilità di scelta

Da parte di utenza e produttori.

Come terza sanzione, potenzialmente la più interessante nella liberalizzazione del

Mercato, Microsoft sarà obbligata entro 120 giorni a rivelare ai concorrenti uno dei

Propri segreti commerciali più importanti: le chiamate alle API di Windows.

Le API (Application Program Interface) sono componenti che permettono ai programmi di

Interfacciarsi in maniera diretta con il sistema operativo: sapendo come utilizzare queste

Chiamate (e al momento solo Microsoft detiene questi dettagli), gli sviluppatori possono

Realizzare applicazioni più performanti e stabili: rivelando come sfruttare le API ai

Concorrenti, ogni sviluppatore sarà allo stesso livello di sfruttare Windows di Microsoft

Stessa.

Non si tratta di rivelare alcun codice sorgente, come riportato erroneamente da alcune

Testate, ma solamente di rendere pubblico come "chiamare" queste componenti: in caso

Vengano sfruttate applicazioni coperte da copyright, le aziende concorrenti saranno tenute

A versare a Microsoft un equo compenso.

In conclusione, se la sanzione economica in se è del tutto trascurabile (!),

L'imposizione di commercializzare Windows senza il Media Player e ancor di più, l'obbligo

A scoprire le API sono penalità molto interessanti per liberalizzare il mercato: ora sta a

Vedere quanta coerenza verrà adottata nel provvedimento, quanto UE si impegnerà

Effettivamente affinché Microsoft adempia ai propri obblighi e, ancor più, quanto i rivali

Sapranno sfruttare questa apertura in tempi ragionevolmente brevi da poter risultare

Davvero efficaci ad accaparrarsi quote di mercato: ancor più, sarà da vedere quanto la

Pubblica Amministrazione Europea, da sempre uno dei principali clienti di Microsoft con

Migliaia di uffici e network basate su Windows e dintorni, vorrà rimanere fedele alle

Proprie iniziative di liberalizzazione del settore, adottando anche piattaforme

Alternative, fra cui spicca naturalmente Linux e l'open source.

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