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![]() Continua la caduta nel dimenticatoio del peggior software mai scritto la protezione da copia StarForce, che arriva Russia con furore a trasformare i nostri preziosi masterizzatori DVD in pezzi di ferraglia inutilizzabile. Dopo il caso eclatante di Ubisoft segnalato l'Aprile scorso (rif. Ubisoft abbandona StarForce), un nuovo publisher fa dietro front e annuncia l'abbandono della protezione per i videogame di prossima pubblicazione.
StarForce, lo ricordiamo, è da tempo sotto i riflettori per il suo modo di operare a basso livello, installando driver nascosti sul sistema che provocano malfunzionamenti o addirittura guasti ai dispositivi ottici collegati al PC (per approfondimenti rimandiamo alla news precedentemente indicata). Un vero e proprio malware, come è ormai considerata da molti, che di contrasto non ha certo bloccato la circolazione di copie pirata del software protetto. CDV, ad ogni modo, ha altresì comunicato che per i suoi prossimi titoli utilizzerà il sistema TAGES, protezione si spera meno invasiva e pericolosa per gli utenti e i dispositivi, che verrà usata a cominciare dal titolo Glory of the Roman Empire, in uscita nel mese di Giugno. La follia da DRM continua ad imperversare. Ora basta installare un semplice dimostrativo di un gioco per trovarsi il sistema compromesso da vulnerabilità e instabilità assortite. Continua l'ottuso comportamento protezionistico dei produttori, apparentemente incapaci di rendersi conto del semplice fatto che le protezioni anticopia sono il problema, non certo la soluzione ai mali dell'industria dell'intrattenimento. Solo quando cominciano a perdere soldi, le aziende di settore sembrano risvegliarsi dal torpore e agire nel reale interesse dei propri acquirenti. Demenza per demenza, StarForce ha da poco ottenuto la certificazione Microsoft "Designed for Windows XP", a ulteriore dimostrazione del fatto che le limitazioni di utilizzo del software e dei contenuti multimediali sono l'unica cosa che sta veramente a cuore alle Big Corporation, tutte particolarmente attive nella costruzione, pezzo per pezzo, di quel mondo asettico che dovrebbe infine proteggerci da ogni male che va sotto il nome di Palladium. Che, a ben vedere, non è altro che un gigantesco malware che ha a prescindere il controllo del sistema, lavorando in maniera trasparente alle spalle dell'utente, nell'interesse delle aziende e non certo in quello del legittimo possessore del sistema. Segnala ad un amico |
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