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![]() L'Agenda digitale italiana, con il decreto Crescita 2.0, mirava alla rimozione del divario digitale per la fine dell'anno, assecondando le richieste della Commissione europea, e portando a tutto il paese una banda di almeno 2Mbit. Il Ministero per lo sviluppo economico ha già spostato la scadenza al 2014. La crisi economica mette a dura prova il raggiungimento dell'obiettivo. Ma ad essere maggiormente compromesso sembra essere il secondo traguardo fissato a Bruxelles: entro il 2020 il 100% della popolazione raggiunto con una banda da 30 Mbit e il 50% con banda da 100 Mbit. Numeri lontanissimi se si considera che nel 2013 solo al 28% della popolazione arrivano almeno 30 Mbit. La somma indicata dal Ministero riguarda le gare già in corso e quelle previste per i prossimi mesi. Entro la fine del mese dovremmo vedere i bandi per le gare di Basilicata, per 4,7 milioni di euro, e Veneto, per 15,816 milioni di euro. Ad oggi i bandi avviati prevedono 36,4 milioni di euro per l'ultimo miglio. Altri 25 milioni sono destinati ad una gara, in essere, per il backhauling. 64,5 milioni di euro sono per bandi da lanciare per la copertura di base. Circa 400 milioni di euro sono per gare della banda ultra larga. Ma solo per il sud. Il centro nord si rifarà con i fondi europei stanziabili dal 2014 al 2020. Segnala ad un amico |
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