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Agenda digitale: l'Italia si aggiorna!

14/11/2012
- A cura di
Tecnologia & Attualità - Dopo averla annunciata e più volte rinviata, il Governo Monti finalmente approva le norme che dovrebbero traghettare il nostro Paese nell'era del digitale. Ecco tutte le novità.

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Anche l'Italia da qualche giorno ha finalmente una sua Agenda Digitale, come già il resto d'Europa. Ma se non ce ne fossimo accorti, non dobbiamo preoccuparcene: non è colpa nostra! Al momento, infatti, non si vedranno molte novità perché in realtà abbiamo appena posato il primo mattone di quell'edificio chiamato "Agenda Digitale" (il cui progetto fu anticipato in Parlamento il 17 novembre del 2011 durante le votazioni per la fiducia al Governo Monti appena insediato).

Con questo termine s'intende un piano strutturato e sistematico per traghettare l'intero Paese dal regno dell'analogico a quello del digitale: e quindi banda larga per tutti (e in prospettiva anche quella larghissima, a 100 Megabit al secondo), niente più carta nelle scuole, basta file agli sportelli in Comune (pagheremo anche le multe via Internet) e finalmente vivremo in città più intelligenti ("smart cities") che, grazie alla tecnologia, consumeranno meno energia e avranno un traffico più ordinato.

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Si inizia a far sul serio

La prima bozza di Agenda Digitale è un decreto legge approvato il 4 ottobre dal Consiglio dei Ministri che dovrebbe poi avviarsi in un iter parlamentare che ne modificherà alcuni dettagli nelle prossime settimane. Già prima lo Stato aveva lanciato iniziative e misure per digitalizzare l'Italia, ma erano parti separate, frutto dei diversi ministeri. La novità del decreto è quindi la sua sistematicità: ha norme che riguardano tutti i capitoli della cosiddetta rivoluzione digitale. Ma come cambierà la nostra vita quotidiana grazie a questa iniezione di digitale che viene dallo Stato? In molti modi, è la promessa di questo governo. Bisognerà avere pazienza, però: solo poche misure scatteranno subito (durante il biennio 2012/2013). Quelle più rivoluzionarie prenderanno il volo progressivamente, dal 2014 in poi.

Un appuntamento importante

La premessa è che questa sia una rivoluzione necessaria. "Per non perdere i nostri attuali livelli di benessere sociale", dice Roberto Sambuco, capo dipartimento comunicazioni presso il ministero allo Sviluppo economico e uno dei principali autori dell'Agenda italiana. Detta in numeri: la completa realizzazione dell'Agenda farebbe risparmiare allo Stato 19 miliardi di euro l'anno e farebbe passare il rapporto deficit/Pil dal 3,9 per cento attuale all'1,5 per cento, spingendo il Pil ad una crescita compresa tra lo 0,69 per cento e l'1,30 per cento, stando ad alcune stime del Politecnico di Milano. Tutto grazie alle migliori efficienze concesse dalla diffusione della tecnologia nelle nostre vite e negli ingranaggi dello Stato. Speriamo solo che le beghe politiche non facciano finire nel dimenticatoio queste importanti riforme: l'Italia non potrebbe permettersi di perdere questo treno!

Le novità della rivoluzione digitale

Ecco una sintesi dei punti innovativi previsti dalla Agenda Digitale che più direttamente impatteranno nel nostro quotidiano.

Banda larga

Ci sono 1,1 miliardi di euro circa (stanziati dal nuovo decreto e da altre misure precedenti) per eliminare il digital divide entro il 2013. Tutti saremo coperti almeno da 2 Mbps. Quei fondi serviranno infatti a finanziare gli operatori che costruiranno reti banda larga nelle zone ora scoperte. Una parte delle risorse sarà usata anche per portare fibra ottica vicino alle case - cioè banda larghissima - in alcune aree del Sud Italia non interessate dai piani commerciali degli operatori come Fastweb e Telecom Italia.

Scuola

Nascerà il Fascicolo elettronico dello studente dal 2013/2014. "A decorrere dall'anno scolastico 2013-2014, il collegio dei docenti (scuole medie e superiori) adotta sclusivamente libri nella versione digitale o mista, costituita da un testo in formato elettronico o cartaceo e da contenuti digitali integrativi, accessibili o acquistabili in rete anche in modo disgiunto", si legge nel decreto. Per le scuole elementari il termine è 2014/2015. Un accordo tra ministero dell'Istruzione e Regioni mira inoltre a diffondere Internet, tablet e computer nelle classi (con 40 milioni di euro).

Documento digitale unificato

Nascerà nella primavera 2013 (salvo rinvii) e accorperà tessera sanitaria, carta d'identità e carta nazionale dei servizi. Con una sola tessera dotata di chip potremo farci riconoscere dalle pubbliche amministrazioni negli uffici e nei loro siti Internet per usarne i servizi.

Sanità digitale

Ognuno di noi avrà un fascicolo sanitario elettronico, con la nostra storia clinica. Qualunque ospedale italiano farà una ricerca in un database e saprà i nostri problemi presenti e passati, così non dovremo portare in giro la cartella medica cartacea con gli esami fatti. Le ricette digitali gradualmente sostituiranno quelle cartacee (il medico caricherà su un server le prescrizioni e la farmacia le leggerà da lì).

Moneta elettronica

Da gennaio 2014 i negozi saranno obbligati ad accettare pagamenti anche via bancomat e carta di credito. Le pubbliche amministrazioni dovranno permettere, già da quest'anno, anche pagamenti a distanza (bonifici, carte di credito su Internet).

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