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![]() Rilasciato Wayland 1.0, il successore di X.org sul Pinguino24/10/2012 - A cura di
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![]() Era il 1992 quando l'hacker statunintense Orest Zborowski effettuò con successo il porting del server grafico X Window System, conosciuto più comunemente come X.org, su GNU/Linux (versione del kernel 0.12). Ai tempi infatti l'unica interfaccia presente fra il sistema operativo e l'utente era rappresentata dalla shell Bash la quale già allora, visto il successo di sistemi operativi dotati di UI grafica come Mac OS e Windows 3.1, era ormai obsoleta per l'utilizzo da parte della seppur esigua utenza del Pinguino. Da allora sono passati ben 20 anni, e n'è passata di acqua sotto i ponti. Con la nascita e lo sviluppo dei vari ambienti grafici (GNOME con le varie Shell, KDE, XFCE, LXDE, ecc.), X.org è diventato sempre più uno degli elementi essenziali del sistema, ad oggi indispensabile per chiunque utilizzi GNU/Linux. X.org però presenta due problemi fondamentali tutt'oggi: primo fra tutti l'età, infatti la prima versione di X.org (denominata X11) vede la luce nel lontano 1984 nei laboratori del MIT e, nonostante diverse riscritture quasi totali del codice, proprio per questo motivo alcuni concetti di base sono ormai obsoleti. Secondo motivo è il fatto che non nasce su misura per GNU/Linux, ma per UNIX: solo successivamente è stato portato sul Pinguino, di cui però non sfrutta pienamente diverse caratteristiche del kernel. Per queste motivazioni nel 2008 è stato avviato lo sviluppo di un nuovo server grafico studiato appositamente per GNU/Linux, a cui è stato dato il nome di Wayland. Il progetto, avviato da Kristian Høgsberg, è supportato principalmente da Red Hat, la quale ha investito parecchio in esso, Intel e Nokia, i quali lo sfruttano già da alcuni anni nel progetto MeeGo, ed è giunto finalmente in questi giorni alla release 1.0, prima versione stabile ed effettivamente utilizzabile dello stesso. Ma quali sono le sue caratteristiche principali? Wayland innanzitutto è stato progettato per semplificare il più possibile lo stack grafico di Linux: infatti il nuovo compositor Weston interagirà direttamente col backend del server il quale, tramite le varie librerie UI, accederà in seguito a Mesa, ai driver grafici ed ai moduli del kernel. L'interazione con quest'ultimo è stata nettamente migliorata rispetto a quanto avviene con X.org, infatti Wayland è in grado di offrire nativamente le funzionalità di DRM (Direct Rendering Manager), KMS (Kernel Mode Settings) e GEM (Graphics Execution Manager). Le performance sono state nettamente migliorate, anche grazie al fatto che diverse estensioni di X.org sono state direttamente integrate nelle API di Wayland, e l'integrazione con le librerie OpenGL è stata ulteriormente rafforzata. Insomma, il nuovo server grafico ha tutte le carte in regola per mandare in pensione X.org, ma quando effettivamente potremo vederlo sulle nostre distribuzioni? Innanzitutto c'è da precisare che il team di sviluppo ha collaborato solo con i produttori di driver open source (Intel ed i team Nouveau e Radeon open), e non ancora con NVIDIA ed AMD, le quali sembrano non avere al momento alcun piano per il porting dei propri driver su Wayland. La situazione dovrebbe però cambiare nel corso del prossimo anno, quando Canonical e Red Hat spingeranno (come già annunciato da tempo) per l'adozione del nuovo server grafico su Ubuntu e Fedora, costringendo di fatto i produttori ad adattarsi alla nuova soluzione. Nel frattempo sia gli sviluppatori di GNOME che quelli di KDE stanno lavorando per portare i propri ambienti su Wayland, assieme ovviamente ai toolkit GTK+ e Qt. Mentre per il primo i lavori procedono a ritmo serrato, per il secondo bisognerà attendere la versione 5 dell'ambiente grafico prevista per fine 2013. Staremo a vedere quanto ci vorrà prima di poter toccare con mano questo rivoluzionario server grafico. Segnala ad un amico |
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