Punto informatico Network
Contenuto Default

Ha chiuso i battenti Overpeer, l'ammazza-Kazaa

20/12/2005
- A cura di
Archivio - Discontinuato il software usato per inquinare quella che un tempo era la rete di file sharing più popolare e popolata...

Tag

Passa qui con il mouse e visualizza le istruzioni per utilizzare i tag!

overpeer (1) .

Valutazione

  •  
Voto complessivo 5 calcolato su 180 voti
Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

01_-_Overpeer_logo.gifOverpeer, software di contrasto al P2P prodotto dalla compagnia Loudeye, ha in questi giorni smesso di "far danni". La compagnia offriva i suoi servigi ai produttori di contenuti multimediali in formato digitale, e in particolare alle etichette discografiche, le quali facevano uso della piattaforma Overpeer per inquinare, con contenuti fasulli o corrotti, le reti di Peer-to-Peer.

FastTrack, il network alla base di software come Kazaa e Kazaa Lite, è stato il bersaglio principale dell'azione di disturbo di Overpeer. In concreto, tale azione consisteva nel creare sulla rete migliaia di peer fittizi, clienti fasulli presenti solo sui server di Loudeye, che avevano il compito di immettere in rete contenuti all'apparenza validi, ma in realtà corrotti e inutilizzabili.

Il sistema sfruttava i punti deboli dell'algoritmo UU Hash, usato in FastTrack per identificare in maniera univoca un singolo file. Associando un codice UU Hash apparentemente valido ad un file "falso", si danneggiavano gli utenti e più in generale il meccanismo di condivisione.

02_-_Kazaa_logo.gifSecondo alcune stime, l'azione di contrasto a mezzo falsi contro FastTrack è arrivata al punto di contagiare non meno della metà del totale dei file presenti sulla rete. Non bastasse il danno agli scambi, Overpeer è stata anche accusata di andare oltre, diffondendo adware e altri malware invasivi.

È noto che fine abbia fatto la un tempo rigogliosa e popolata FastTrack: invasi dai fake e dai virus, gli utenti condivisori hanno messo in atto l'ennesima migrazione, come ai tempi della "supernova" di Napster, verso sistemi di scambio e network meno attaccabili dall'industria dell'intrattenimento. Sono così venute alla ribalta reti basate su tecnologie più sicure e affidabili dal punto di vista della verificabilità dei contenuti disponibili.

Al giorno d'oggi, network come BitTorrent e, in particolare, eDonkey2000 offrono una disponibilità di materiale enormemente superiore rispetto alla vecchia e defunta FastTrack. Parimenti, il P2P in generale ha conosciuto una crescita senza pari: prima dell'introduzione di Overpeer, gli utenti connessi erano inferiori ai 3 milioni, oggi si stimano nell'ordine di 10 milioni gli sharer contemporaneamente presenti su una delle tante reti oggi disponibili (BitTorrent escluso!).

La stessa azione di contrasto delle major si è spostata su altri piani: ora si preferisce spaventare gli utenti con la minaccia di cause legali, o tentare di condizionare le aziende produttrici di software di scambio con lettere di "cease and desist", piuttosto che seguire la strada della battaglia (evidentemente persa in partenza) di tecnologie antitetiche.

Iscriviti gratuitamente alla newsletter, e ti segnaleremo settimanalmente tutti i nuovi contenuti pubblicati su MegaLab.it!

 

Segnala ad un amico

Tuo nome Tuo indirizzo e-mail (opzionale)
Invia a:
    Aggiungi indirizzo email
    Testo

    © Copyright 2024 BlazeMedia srl - P. IVA 14742231005

    • Gen. pagina: 0.43 sec.
    •  | Utenti conn.: 142
    •  | Revisione 2.0.1
    •  | Numero query: 39
    •  | Tempo totale query: 0.04