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![]() Dopo pochi giorni dal rilascio della 10° versione di Firefox, Google per non restare indietro ha reso disponibile la nuova versione 17 (più precisamente la 17.0.963.46) del suo famosissimo browser: Google Chrome, per Windows, Mac OS e GNU/Linux, annunciandolo la notizia nel blog ufficiale. Scaricabile dal sito ufficiale, oppure semplicemente cliccando su Chiave inglese - Informazioni su Google Chrome e aspettando il completamento di questa breve operazione d'aggiornamento. SicurezzaLa novità più importante in ambito della sicurezza è l'ampliamento della funzione Safe Browsing di Google, infatti ora non si limita ad avvertirci se il sito che stiamo visitando è pericoloso e contiene qualche malware, ma scansiona i file che abbiamo scaricato prima che noi possiamo utilizzarli (in modo similare a quanto visto su Internet Explorer 9). Funzione molto utile, che va a sostituire una analoga offerta da un servizio di terze parti. Guadagnando cosi in termini di leggerezza. Le estensioni di file interessate sono il classico .exe e i pacchetti di installazione di Windows, ovvero .msi. Anche se i virus spesso e volentieri si camuffano dietro file d'immagine come .jpg e .png cosi da nascondersi meglio ai motori antivirali, quindi speriamo che vengano aggiunti altri tipi di file al controllo. Nel caso il file scaricato, non sia presente nella "whitelist", e perciò considerato sospetto, Chrome consulta i database di Google, per verificare se la fonte da cui è stato prelevato è considerata attendibile o no, e quante volte è stato scaricato. Da questi fattori poi Chrome ci avvisa del pericolo con un messaggio simile al seguente: I dati inviati saranno utilizzati puramente per il riconoscimento dei malware e quindi non ceduti a terzi (per approfondire leggere le nuove norme della privacy di Google). Gli indirizzi IP e le altre informazioni verranno cancellate 2 settimane dopo il loro invio. Se prestate molta attenzione a questi aspetti è possibile disabilitare questa nuova funzione, e affidarsi ad altri strumenti antivirus. VelocitàAltra novità, in questo caso riguardante la velocità, è l'introduzione della funzionalità per il precaricamento (o prechacing) in background del sito, in relazione alle lettere che abbiamo digitato nella omnibox, che ha più probabilità di essere visualizzato (questo determinato dalla cronologia e i preferiti dell'utente), cosi in questo modo la sua visualizzazione sarà praticamente fulminea. Aspetto negativo di questo strumento è basato sul fatto che se non visitiamo il sito che Chrome ha precaricato, non facciamo altro che consumare banda. ConclusioniNovità minori sono la correzione di bug critici e minori. Attendiamo ora la risposta degli altri browser, come Opera, Safari e Internet Explorer (che sta iniziando a sviluppare la versione 10). Segnala ad un amico |
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