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PlayStation Network: c'è un maxi-crack all'origine del disservizio
Sony accusa Anonymous.. e si prepara a subire un terzo attacco (aggiornato)
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![]() Tramite una serie di messaggi pubblicati negli ultimi giorni, Sony ha comunicato lo stato di avanzamento dei lavori finalizzati a ripristinare i servizi on-line legati alle proprie console in seguito al "maxi-crack" delle settimane scorse. Lavori in corsoAd oggi, PlayStation Network (PSN) rimane ancora off-line per manutenzione. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi lunedì, il gruppo ha però assicurato di essere attualmente al lavoro per riaprire i battenti al più presto. Le funzionalità più importanti torneranno disponibili già nel corso della settimana corrente. Fra queste, vi sono quelle legate al gaming on-line e alla verifica di autenticità dei giochi acquistati sullo store digitale del grouppo, ma anche la possibilità di chattare, sfogliare PlayStation Home ed accedere ad alcune sezioni per il download di contenuti multimediali. Il colosso ha altresì promesso di varare un programma di bentornato, tramite il quale scusarsi per l'accaduto: l'offerta sarà diversificata per ogni area geografica, ma si parla di materiale scaricabile gratuitamente, 30 giorni di account PlayStation Plus gratis per tutti e 30 giorni di sottoscrizione omaggio per il negozio di musica digitale Qriocity per coloro che fossero già registrati prima del crack. Il crack di Sony Online Entertainment (SOE)Frattanto, l'azienda del Sol Levante ha subito un'altra gravissima incursione. A cadere vittima dei cracker, questa volta, è stato uno dei server di Sony Online Entertainment (SOE), la divisione che realizza applicazioni videoludiche on-line come EverQuest e DC Universe Online. L'utente kaiserxol, che ringrazio, ha precisato nei commenti che, sebbene Sony abbia segnalato pubblicamente dell'aggressione a SOE solo in un secondo momento, si è trattato della primissima vittima in ordine cronologico: i server di Sony Online Entertainment sono stati compromessi "fra il 16 ed il 17 aprile", mentre l'incursione ai danni di PlayStation Network si è verificata "fra il 17 e il 19 aprile".Il bottino è stato piuttosto consistente: gli assalitori sono infatti riusciti a mettere le mani sui dettagli di un numero non meglio precisato di account. Fra le informazioni sottratte, spiega il comunicato stampa, figurano nome, cognome, indirizzo completo (sia "fisico", sia quello e-mail), data di nascita, genere e credenziali di accesso. Contrariamente a quanto comunicato in relazione all'hack di PlayStation Network, questa volta Sony ha comunicato che anche 12.700 numeri di carte di credito e 10.700 coordinate bancarie appartenenti ad utenti tedeschi, australiani, olandesi e spagnoli sono state sottratte nel corso dell'operazione (nessun accenno al pubblico italiano, fortunatamente). Il database in questione era però una copia ormai obsoleta, risalente al 2007. Il rischio, considerata la data di scadenza legata alle carte di credito, è quindi relativamente contenuto. Per far fronte al problema, Sony ha sospeso temporaneamente tutti i servizi erogati da SOE, assunto specialisti esterni per indagare sull'accaduto ed avviato le opportune verifiche tecniche finalizzate a ripristinare la sicurezza della piattaforma. Chiunque sia registrato a SOE farebbe meglio a modificare al più presto la propria password e mostrare la massima diffidenza in caso si ricevessero comunicazioni o telefonate di persone che si spaccino per il centro assistenza richiedendo ulteriori dati personali. Coloro che avessero utilizzato le stesse credenziali di accesso per la registrazione ad altri servizi vorranno altresì modificare la password anche su tali risorse, di modo da evitare che le informazioni carpite durante il crack della rete di Sony possano essere sfruttate per condurre truffe altrove. Segnala ad un amico |
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