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Mac OS X 10.6.6 porta App Store sul desktop (aggiornato)

07/01/2011
- A cura di
Zane.
Tecnologia & Attualità - Il negozio digitale, già celebre nel mondo iOS, sbarca ora anche sui Mac. Ci sono già più di 1.000 "App", fra le quali figurano anche nomi di rilievo.

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La befana ha portato una novità indubbiamente interessante a tutti gli utenti Apple. Il colosso di Cupertino ha infatti aperto le porte giovedì scorso a Mac App Store, nuovo punto di riferimento per l'acquisto ed il download di software compatibile con Mac OS X

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"Il Mac App Store è come l'App Store per iPhone, iPod touch e iPad, spiega la pagina informativa. "Trovare e scaricare app per il tuo Mac diventa facile come aggiungere la tua rivista preferita all'iPad o un nuovo gioco all'iPod touch. Puoi sfogliare le app per categoria, come giochi, produttività, musica e molte altre. Oppure puoi cercare velocemente digitando una parola chiave".

I vantaggi dello Store sono gli stessi che ne hanno decretato la fortuna su iOS. Oltre alla semplicità nell'acquistare ed installare i programmi tramite il credito iTunes (lo stesso spendibile per musica, libri ed altri contenuti multimediali), la piattaforma si occupa anche di ricercare automaticamente gli aggiornamenti e semplificare la fase di update.

Il catalogo è già alquanto ricco: si contano più di 1.000 applicazioni, fra le quali figurano nomi illustri come Autodesk, oltre che la quasi totalità dei programmi realizzata da Apple stessa. iPhoto, iMovie, GarageBand e le singole applicazioni del pacchetto iLife sono disponibili per 14,99 $ l'una, mentre Pages, Keynote e gli altri componenti di iWork costano 19,99 $.

Sia il modello di retribuzione, sia le regole alle quali gli sviluppatori devono sottostare sono i medesimi visti su App Store per iOS: il 70% del prezzo di vendita va al developer, il 30% ad Apple, ed i programmi devono essere preventivamente approvati dal colosso californiano. I contenuti pornografici, illegali o indecenti sono banditi a priori.

Numerosi osservatori stanno evidenziando alcune limitazioni che, sebbene presenti anche nella controparte per iOS, in ambiente desktop assumono un peso ben maggiore. In particolar modo, i programmi sottoposti per l'inclusione nello store non possono:

  • richiedere privilegi amministrativi (root)
  • essere versioni "beta" o, comunque, "preliminari"
  • essere versioni "trial" (di prova) oppure con un limite temporale
  • generare processi attivi in background anche dopo la chiusura dell'interfaccia
Sembra inoltre che l'attuale versione del software non riconosca i programmi già installati in maniera tradizionale, con tutti i problemi legati alla gestione dei software commerciali che ne conseguono.

Mac OS X 10.6.6

Per entrare in Mac App Store è necessario installare l'aggiornamento 10.6.6, rilasciato da pochi giorni. La strada più semplice per ottenerlo è tramite la funzione Aggiornamento Software integrata nel sistema operativo.

Chi preferisse procedere manualmente, può invece scaricare il client update oppure il server update (144 MB circa l'uno). Le rispettive versioni "combo", utilizzabili da coloro che impiegassero attualmente una versione precedente a Mac OS X 10.6.5, sono invece client update (1,06 GB circa) e server update (1,15 GB circa).

L'installazione dell'aggiornamento è consigliata anche a coloro che non fossero interessati specificamente all'uso dello Store: una pagina del supporto tecnico spiega infatti che Mac OS X 10.6.6 risolve anche un problema di sicurezza che, in talune circostanze, potrebbe consentire ad un aggressore di causare il crash di un programma o scatenare l'esecuzione di codice da remoto.

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