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![]() Il marchio "Palm" ha perso oggi molto del proprio lustro, parallelamente alle ingenti quote di mercato erose dai concorrenti. Un tempo però, l'azienda era leader nel settore dei palmari: per molti professionisti della prima metà del decennio corrente, il sistema operativo PalmOS, definitivamente abbandonato l'anno scorso, è ancora un ricordo vivido. Il gruppo ha tentato il rilancio l'anno scorso, con la piattaforma webOS e l'interessante Palm Pre. Il prodotto, da solo, si è rivelato ben presto insufficiente a tenere a galla l'azienda. Con un comunicato stampa apparso a metà settimana, Palm e HP hanno annunciato di aver raggiunto un accordo di vendita: il primo produttore al mondo di personal computer acquisterà l'ex-colosso per un prezzo che si aggira attorno agli 1.2 miliardi di dollari (907 milioni di euro circa). A generare l'interesse di HP è proprio la piattaforma webOS e le competenze degli ingegneri del software Palm: "L'innovativo sistema operativo di Palm fornisce una piattaforma ideale per espandere la strategia mobile di HP e creare una esperienza unica fra diversi dispositivi mobili e interconnessi" ha dichiarato il vicepresidente di HP Todd Bradley. L'obiettivo è tutt'altro che modesto: "Il mercato degli smartphone è ampio, redditizio ed in rapida crescita.[... ] L'avanzamento del settore mobile sta offrendo importanti opportunità, e HP intende divenire leader in questo mercato". Il perfezionamento dell'acquisizione richiederà fino alla fine di luglio dell'anno corrente. HP ha anticipato l'intenzione di mantenere il CEO di Palm, Jon Rubinstein, alla guida della nuova proprietà anche dopo ad acquisizione conclusa. Non è facile presagire quale sarà la sorte del marchio "Palm": HP potrebbe infatti scegliere di amalgamare progressivamente le tecnologie all'interno dei propri prodotti, oppure mantenere l'azienda semi-indipendente e continuare la commercializzazione dei futuri dispositivi realizzati sotto lo stesso brand. La prima ipotesi, comunque, sembra la più probabile: integrando le diverse competenze infatti, il colosso potrebbe iniziare a commercializzare i propri PDA e smartphone senza le necessità di appoggiarsi a piattaforme realizzate da terze parti, come il Windows Mobile di Microsoft oppure l'Android di Google. HP non è nuova a imponenti acquisizioni di questo tipo: come forse si ricoderà infatti, già nel 2001 l'azienda aveva acquistato il colosso Compaq, raggiungendo così il primo posto per volume di vendite nel settore. Segnala ad un amico |
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