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![]() Google è sempre più tentacolare. Sebbene la ricerca dei contenuti rimanga l'attività principale dell'azienda, il gruppo sta espandendo il proprio business in molte altre direzioni. L'ultima novità annunciata dal colosso è un servizio di URL shortening, ovvero uno strumento che consente di trasformare gli indirizzi particolarmente lunghi (http://translate.google.com/translate?js=y&prev=_t&hl=en&ie=UTF-8&layout=1&eotf=1&u=http%3A%2F%2Fwww.megalab.it&sl=it&tl=en, tanto per citare quello che consente di visualizzare MegaLab.it in lingua inglese grazie al servizio di traduzioni automatiche offerto da Google stesso) in stringhe notevolmente più brevi. Impiegando goo.gl, questo l'indirizzo al quale raggiungere l'ultima fatica del colosso di Mountain View, la stessa risorsa segnalata in precedenza può essere raggiunta al ben più maneggevole http://goo.gl/aJPo. Oltre che per una questione di mera comodità, l'importanza di usare indirizzi brevi è in rapida crescita anche a causa di Twitter che, con i 140 caratteri disponibili per ogni ciguettio, impone un limite piuttosto forte. Per una volta, Google non è certo pioniera: sono infatti numerosi i siti che, già da tempo, si prefiggono lo stesso scopo: bit.ly è il più amato del momento, mentre TinyUrl e SnipUrl sono quelli che da più tempo calcano la scena. McAfee URL Shortener punta invece sulla sicurezza. Dal canto suo, annunciano dal post ufficiale, il servizio targato Google fa della velocità e dell'affidabilità garantite dai datacenter del gruppo i propri punti di forza, oltre ad essere in grado di mettere in guarda preventivamente il destinatario in caso l'indirizzo accorciato sia impiegato per mascherare contenuti malevoli. Io l'ho già visto!I più attenti ricorderanno che il debutto del servizio è, in realtà, avvenuto sul finire dell'anno scorso: per parecchi mesi però, Goo.gl è stato raggiungibile unicamente tramite Google Toolbar, oppure impiegando i web services come Blogger, Maps, Picasa. A partire da oggi invece, l'accorciatore può essere utilizzato liberamente, semplicemente accedendo alla pagina di riferimento. Quello che ora manca per rendere il tutto completo al 100% è un bookmarklet ufficiale per il browser, che consenta di creare rapidamente un indirizzo "accorciato" semplicemente scegliendo l'apposito segnalibro. Frattanto, chi prevedesse di impiegare pesantemente Goo.gl può dotarsi dell'estensione per Firefox oppure per Chrome. Auto-generazione del codice a barre 2DUn altro aspetto interessante di questo nuovo servizio è una specie di easter egg la cui esistenza non è stata molto pubblicizzata e che consente di generare un codice a barre 2D (QR) partendo dallo short URL. Nel nostro caso a http://goo.gl/aJPo va aggiunto il suffisso .qr ottenendo http://goo.gl/aJPo.qr. Se ci cliccate avrete come risultato un codice a barre QR. Questo tipo di codice può esser letto con tutti i cellulari più recenti, sia Symbian che Android (suppongo anche con gli iPhone) e consente di trasporre un link dallo schermo direttamente all'apparato mobile senza digitale nulla. Nel mio N95 l'applicazione (si chiama i-nigma ed è gratuita) riconosce automaticamente la presenza di un URL e chiede l'autorizzazione per la connessione. Si è rivelata una comodità quando ho dovuto installare software che avevano link troppo complessi da digitare a mano e presenti in pagine che il micro browser del telefono avrebbe difficilmente digerito. Segnala ad un amico |
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