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Francia: ritorna la proposta "three strikes"

13/07/2009
- A cura di
Filesharing Peer-to-peer - Dopo il primo fallimento, la temuta normativa anti-P2P viene riformulata e ridimensionata. Nonostante HADOPI perda di autorità, la proposta di legge non sembra aver perso il proprio scopo deterrente.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Nonostante la prima sconfitta, in Francia ritorna la celebre normativa conosciuta con il nome "three strikes". La prima versione della legge è stata bocciata nell'ultima tappa verso l'approvazione dal Consiglio Costituzionale francese, che l'ha bollata come "incostituzionale", ma ora una nuova versione della stessa è stata riproposta.

Il punto chiave che aveva condannato la prima normativa riguardava l'autorità di HADOPI, il gruppo che doveva decidere quali condivisori punire e quali salvare, scavalcando un normale processo e bypassando la figura del giudice. In questo modo si pensava di non poter garantire un processo leale agli imputati.

Nella riscrittura di "three strikes", l'autorità di HADOPI è stata depennata. La nuova proposta di legge garantirà un processo completamente leale nei confronti dei condivisori pizzicati al terzo avvertimento, dando ad un giudice l'ultima parola, come in ogni altro caso civile.

Ma la normativa non risulta aver limitato i tipi di condanna imponibili: chiusura della connessione, multe sino ad un valore di 300.000 euro e detenzione fino a due anni di carcere. Sotto questo aspetto, infatti, la proposta non perde il proprio scopo intimidatorio, continuando a confermarsi la più dura legge anti-pirateria mai varata (sempre che non venga nuovamente respinta dal Consiglio Costituzionale).

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