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Google Updater è ora rilasciato con licenza open source

28/04/2009
- A cura di
Software Applicativo - La celebre applicazione di Big G è ora aperta alle modifiche della comunità. La nuova fase di sviluppo potrebbe apportare modifiche sostanziali al software, permettendo allo stesso di cercare ed installare aggiornamenti per tutti i programmi installati sul PC.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

Google Updater è un'utility, distribuita con Google Pack, che permette di cercare e di installare gli aggiornamenti per i programmi installati con il pacco in modo automatico ed invisibile per l'utente.

Updater.png

Il servizio, però, non si è mai guadagnato una buona nomea fra gli utenti, che lo ritengono un po' invasivo e che sono infastiditi dalla possibilità che l'utility sia in grado di raccogliere informazioni riservate per poi inviarle a Google.

Il software ora cambia rotta: il suo codice diviene libero ed aperto alle modifiche di tutti quegli utenti che vorranno contribuire alla causa, secondo la filosofia dell'open source.

Il nome in codice del progetto è Omaha.

I benefici che potrebbe portare Omaha all'utenza sono ancora nell'ombra, ma già si pensa ad una funzione di auto-update per tutti i programmi installati nel sistema operativo Microsoft, e non solo di quelli installati da Google Pack, un po' come già accade nativamente in Linux e Mac OS X.

L'intenzione prioritaria di Google, comunque, sembra quella di rendere l'applicazione più trasparente: offrendo il codice sorgente infatti, gli sviluppatori più attenti alle questioni inerenti la privacy possono verificare quali dati vengono trasmessi, riabilitando così il buon nome dell'utilità.

Il motore di ricerca è ovviamente consapevole del fatto che non molti utenti possiedeono le competenze opportune per leggere o migliorare il codice, ma invita in modo esplicito tutti coloro che ne sono in grado a partecipare allo sviluppo di Omaha.

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