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![]() Finalmente ci sono arrivati anche gli addetti ai lavori. Il caso incredibile di una ADSL da 8 Megabit offerta in Francia a 20 Euro al mese contro una mediocre 640/1.2 Megabit da 40 Euro al mese che ci propina la mai troppo esecrata Telecom Italia è arrivato sotto i riflettori della Commissione Europea, e il commissario europeo Società dell'Informazione Viviane Reding pubblica una nota abbastanza eloquente sulla attuale situazione di mercato. "Il mercato unico europeo delle comunicazioni elettroniche" si legge nella nota diffusa Commissione, "è distorto da variazioni sostanziali nei prezzi delle linee in affitto" che, invece, "dovrebbe riflettere il costo reale della loro fornitura". Parole naturalmente riferite agli ex monopolisti nei vari paesi europei che propongono, da noi con certezza, prezzi all'ingrosso da strozzinaggio, impedendo di fatto ai concorrenti di fare il loro mestiere, e cioè la concorrenza in un mercato davvero "libero". Il Commissario sottolinea inoltre come "un prezzo concorrenziale per le linee in affitto espanderà la varietà" dell'offerta "e porterà alla riduzione dei costi dei servizi delle comunicazioni elettroniche oggi a disposizione delle imprese e degli utenti finali nell'Unione Europea". Dal punto di vista pratico nulla di nuovo sotto il sole, e Commissione si limita a raccomandare alle Autorità Nazionali Garanti del settore di adottare provvedimenti che rendano i mercati nazionali compatibili con la visione "europea" espressa dalla nota. Almeno se ne sono accorti, ed è già un passo avanti... Segnala ad un amico |
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